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Corriere dello Sport: «Il Var funziona, 58 decisioni giuste e 26 sbagliate. Mariani l’arbitro più “aiutato”»

Review statistica del quotidiano romano su queste prime 20 giornate di supporto tecnologico agli arbitri: tra i direttori di gara che hanno usato peggio lo strumento ci sono Gavillucci, Calvarese e Doveri.

L’articolo del Corriere dello Sport

La frase chiave del pezzo pubblicato dal Corriere dello Sport è quella sul numero degli interventi Var “positivi”: «Un bilancio delle prime 20 giornate di campionato. Abbiamo contato 58 decisioni giuste prese con l’ausilio delle immagini, nel senso più ampio, a prescindere che il direttore di gara sia andato a vedere con i proprio occhi o meno, contro le 26 decisioni sbagliate prese pur potendo avvalersi del supporto tecnologico». Le decisioni giuste sono il doppio, e anche di più. Anzi, il rapporto è pari al 66% per essere precisi. Insomma, secondo le valutazioni del Corsport il Var assolve il suo compito principale. È una conferma, l’ennesima, della bontà dell’esperimento di supporto tecnologico agli arbitri.

Il commento di Marcello Nicchi, presidente degli Arbitri italiani: «È positivo che si discuta del Var, vuol dire che piace. Il Var funziona ma si può migliorare. È uno strumento che dà giustizia. Bisogna applicare alla lettera il protocollo. Cosa c’è di negativo? Che ne parliamo troppo. Purtroppo l’errore ci sta sempre ma lasciamo lavorare gli arbitri. Grazie al Var l’arbitro scende in campo molto più tranquillo psicologicamente». Sul fatto che “ne parliamo troppo” il Napolista è concorde da sempre. La nostra prima testimonianza in merito risale addirittura alla prima di campionato (qui).

“Classifica” e arbitri

Il Corriere dello Sport ripercorre questa prima parte di stagione del Var, con un resoconto di tutti gli episodi passati al vaglio del supporto tecnologico. Interessante capire chi siano stati gli arbitri  “aiutati” (di più e meglio) dal nuovo strumento. Al primo posto di questa particolare “classifica” c’è Mariani: cinque ricorsi alla moviola, altrettante decisioni corrette. Poi Maresca e Guida. Sugli ultimi, riportiamo un passo del pezzo del quotidiano romano: «C’è Gavillucci, con tre chiamate sbagliate rispetto alle due giuste; Calvarese, che l’errore l’ha fatto per ultimo, sabato sera a Cagliari, non fischiando a favore dei sardi il rigore per il fallo di mano di Bernardeschi. Poi c’è Doveri. L’arbitro romano è addirittura a -3 ma nel suo bilancio pesa sostanzialmente una sola gara, Udinese-Juve 2-6, quando il supporto tecnologico portò a quattro decisioni sbagliate».

Al di là di questo giochino sugli arbitri, spicca come detto la statistica sugli interventi corretti o che hanno corretto decisioni sbagliate. Il Var funziona, nonostante la percezione è che ci sia qualche oppositore interno. E poi, l’errore non è solo fisiologico nel primo anno di adattamento, ma va contemplato sempre, in ogni caso. Le decisioni restano degli uomini, anche se magari non ci facciamo più caso.

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