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Napoli-Atalanta, la probabile formazione: turn over di Coppa, i dubbi sono in attacco

La nostra idea sulla formazione di oggi, sui ballottaggi e sulle possibili scelte in vista del match di Coppa Italia contro l’Atalanta.

Napoli-Atalanta, la probabile formazione: turn over di Coppa, i dubbi sono in attacco
Zielinski / Photo Hermann

Le ipotesi del Napolista

L’avevamo preannunciato, nel pezzo sulla probabile formazione di Crotone-Napoli. In Calabria spazio ai titolarissimi, che poi tanto c’è la Coppa Italia per ruotare gli uomini, per ampliare il minutaggio delle alternative. E ora eccoci qui, alla vigilia del match contro l’Atalanta. Una partita complicata, anche perché gli orobici possono – devono – credere nella possibilità di una storica semifinale di Coppa Italia. Considerando le difficoltà ricorrenti della squadra di Sarri contro il Genoa e l’Atalanta di Gasperini (un pareggio per 0-0, due vittorie e due sconfitte dall’arrivo a Napoli del tecnico toscano), l’impresa è da considerarsi possibile. Anche per questo, il Napoli eserciterà un turn over meno radicale rispetto al match del 20 dicembre contro l’Udinese. Cambi ragionati, squadra trasformata ma non rivoltata come un calzino. I dubbi principali sono legati soprattutto agli uomini offensivi. Vediamo la nostra ipotesi di formazione, ballottaggio per ballottaggio.

Sepe – Reina

La sostituzione più scontata, probabilmente. Gigi Sepe è ormai stato scelto/eletto come dodicesimo del Napoli, quasi certo il suo utilizzo al posto di Pepe Reina. Se lo merita pure, dopo la buona prova di Verona col Chievo e la prestazione tranquilla contro l’Udinese, sempre in Coppa Italia.

Hysaj – Maggio

Considerando certo il rientro di Mario Rui dopo la giornata di squalifica, quasi certamente Sarri proporrà Hysaj nel suo ruolo naturale con il portoghese sulla sinistra. Una scelta che può sembrare illogica per una partita quantomeno orientata al turn over, ma è anche il modo attraverso cui Sarri può mantenere inalterati i suoi equilibri di squadra. Alla vigilia di un match come quello contro il Verona, tra l’altro l’ultimo prima di una sosta di quindici giorni, l’idea di inserire l’albanese ci pare sensata, dal punto di vista tattico e gestionale.

Chiriches – Maksimovic

Il centrale serbo fu la sorpresa nella formazione iniziale di Napoli-Udinese, oggi dovrebbe toccare al rumeno – accanto all’inamovibile Koulibaly. La scelta ci pare tatticamente intelligente: contro una squadra dalla grande aggressività, che soprattutto contro il Napoli sceglie un sistema di marcature a uomo come base della propria impostazione tattica, l’uscita palla – ricercata e concettualmente avanzata – di Chiriches può rappresentare un’opzione importante. L’ex Tottenham ha una visione di gioco superiore rispetto a quella di Maksimovic, i suoi appoggi verticali sono un rischio calcolato e potenzialmente utile in una partita dai grandi contenuti agonistici.

Rog – Zielinski

Iniziamo con i ballottaggi più incerti. Abbiamo ragionato in questo modo: Diawara titolare in cabina di regia, un titolarissimo e uno dei due subalterni in campo nel centrocampo a tre. Con Zielinski possibile jolly in caso di rotazione intensiva in attacco. Partiamo allora dal “duello” per lo slot di mezzala tra il polacco e Marko Rog, titolare contro l’Udinese e autore di una prestazione solida, convincente. Siamo indecisi, soprattutto per quanto riguarda questo ballottaggio.

Tutto dipenderà dall’impostazione “generale” della formazione, ma al momento pare più probabile l’ipotesi con Zielinski e Hamsik a centrocampo e Insigne con Mertens e Callejon in attacco. Insomma, una rotazione basica, minimale, data anche la consistente posta in palio (chi perde è fuori). Tatticamente, l’eventuale assenza di Allan porterà ad un tentativo di upgrade qualitativo nel gioco a centrocampo, nella ricerca di traiettorie più complesse nella costruzione della manovra. Una scelta potenziale abbastanza condivisibile, che fa il paio con il discorso su Chiriches nel paragrafo precedente: l’Atalanta proverà a disinnescare il gioco del Napoli con la solita aggressività a tutto campo, la risposta del Napoli potrebbe essere orientata ad un superamento “tecnico” di questa trappola. Con Zielinski, da questo punto di vista, si va sul sicuro.

Hamsik – Allan

Continuiamo sulla stessa falsariga. Un Napoli dal gioco volutamente tecnico, basato sulla qualità, non può prescindere da Hamsik. Rilanciamo, legandoci all’attualità. Non può prescindere da questo Hamsik, calciatore in recupero dal punto di vista fisico e creativo. Per questo, nella formulazione delle varie ipotesi di formazione, continuiamo a credere che Sarri sia orientato a privilegiare i calciatori più dotati dal punto di vista del palleggio. Nonostante la forma esplosiva di Allan – che comunque tornerà discretamente utile contro il Verona, tra quattro giorni.

Insigne – Zielinski

Qui si “gioca” il resto degli uomini in campo. Per quanto riguarda il gioco delle percentuali, abbiamo scelto di mantenere un equilibrio sostanziale. Per la nostra formazione iniziale, 50 possibilità su 100 per Lorenzo e50 per Piotr. Che potrebbe tornare nel suo “nuovo” ruolo, secondo un’interpretazione più conservativa in vista del campionato (e anche per preservare Lorenzo, ancora non al massimo della condizione psicofisica). Alla fine, noi pensiamo che il tecnico del Napoli preferirà Insigne, ma proprio in virtù del suo recupero ancora in corso nutriamo qualche dubbio. Più che una pura scelta tattica, questo ballottaggio vivrà su dinamiche “gestionali” in vista del futuro più immediato.

Mertens – Ounas

Abbiamo scelto di mettere il francese in concorrenza con Mertens. Quindi Callejon intoccabile nella formazione iniziale, come centravanti (soluzione già vista in Napoli-Udinese) o come esterno destro, nel suo ruolo storico. Diamo Mertens in vantaggio, perché la differenza qualitativa tra il Napoli-1 e il Napoli-2, soprattutto in attacco (e soprattutto ora, con Milik ancora ai box) è troppo ampia. E la partita con l’Atalanta schiuderebbe comunque al Napoli le porte di una semifinale di Coppa Italia, quasi certamente da giocarsi contro la Juventus. Come dire: altre due serate di una certa importanza, da provare a conquistare. Della serie: vincere aiuta a vincere, e per il momento Ounas non dà grandi ancora garanzie in questo senso.

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