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Ottavio Lucarelli, presidente dei giornalisti di Napoli, difende la fake news della rapina a Sterling

Era un borseggio, come denunciato dalla moglie. Una falsa notizia mai smentita e difesa dal presidente dell’Ordine. Gli articoli di Secolo XIX e Fatto quotidiano

Ottavio Lucarelli, presidente dei giornalisti di Napoli, difende la fake news della rapina a Sterling
Il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli (foto tratta da menogiornalimenoliberi.it)

Ripubblichiamo un articolo uscito ieri sul quotidiano on line Gli Stati Generali a proposito della falsa notizia della rapina a Sterling, pubblicata e mai smentita dai giornali napoletani, e difesa dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli.

Fake news e giornalismo. Una vicenda illuminante sta accadendo a Napoli, a proposito della rapina mai avvenuta a danno dello scrittore Bruce Sterling invitato dalla Università Federico II e dalla Academy Apple a tenere una lezione. Vicenda in cui è intervenuto persino il presidente dell’Ordine regionale della categoria Ottavio Lucarelli in difesa della falsa notizia.

I fatti

Il 7 dicembre Sterling e sua moglie sono invitati alla Apple Academy, a Napoli, per un incontro con i ragazzi.
L’indomani 8 dicembre tre quotidiani napoletani – Il Mattino, Corriere del Mezzogiorno, Repubblica Napoli – riportano le sue parole in forma diversa ma con un unico comune denominatore e cioè una rapina subita dallo scrittore. Alcuni scrivono alla Stazione di Napoli, altri a Pompei. I resoconti sono corredati da accuse che Sterling avrebbe lanciato alla città definendola pericolosa, gomorrosa e parlando ancora di emergenza rifiuti.

Una mini rassegna di quel giorno. Corriere del Mezzogiorno: “Sterling rapinato a Napoli «Qui meglio girare con la pistola»”. Il Mattino: «Bellezza annegata dal degrado, Napoli sarà sempre Gomorra». Repubblica Napoli: “Bruce Sterling rapinato «come in Texas»”.

Su Repubblica nazionale

Sabato 9 dicembre la (non) notizia sbarca anche sull’edizione nazionale di Repubblica che dedica un’ampia foto alla vicenda col titolo “Sterling rapinato a Napoli: «Qui serve avere la pistola»”. Poche righe di testo, sei: “Rapinato a mano armata. La vittima è Bruce Sterling, 63 anni, uno dei più noti scrittori mondiali di fantascienza. Sterling era insieme alla moglie, diretto agli Scavi di Pompei. Gli hanno portato via soldi, carte di credito e passaporti. «In Texas giro con la pistola, in Italia invece non è consentito ma qui mi sentirei a mio agio», ha commentato lo scrittore”.

La smentita della moglie

Sabato 9 dicembre è anche, però, il giorno della smentita ufficiale della moglie, la signora Jasmina Tesanovic. Che pubblica su Facebook il seguente status: TUTTE BALLE! Bruce non ha mai detto questo perche poi non e successo a lui ma a me…cioe un scippo minore…ma anche in polizia volevano che lui , il maschio, entrasse con me per fare la dennuncia, nonostante il fatto che non parli l’italliano e che non e stato lui la vittima. Insomma, una donna non puo nemmeno essere scippata con il suo vero nome e cognome…e Napoli non c’ entra, tutta italia e cosi! Con i giornalisti che non capiscono l inglese ma si nutrono di scandali e di celebrita’!”

Il Secolo XIX scrive di fake news, Napoli tace

E poi prosegue ricordando altri furti in altre città. La notizia viene ripresa prima dal sito fantascienza.com e poi dal Secolo XIX. La moglie si rende quindi protagonista di una doppia smentita: delle rapine e delle dichiarazioni del marito.

Sui quotidiani napoletani non accade nulla. I colleghi interessati si difendono sui social dicendo che la notizia è stata loro fornita da un docente universitario che ha accompagnato i coniugi Sterling nel loro soggiorno a Napoli.

Scaramucce tra colleghi che vengono tacitate dalla signora Sterling. È lei a pubblicare, sempre su Facebook, la denuncia del borseggio subito in piazza Municipio. Documento ufficiale che avrebbe dovuto chiudere definitivamente la questione. E invece no.

Neanche la denuncia alla polizia riesce a convincere i giornali napoletani. Che la ignorano e vanno avanti come se nulla fosse. Del caso si occupano anche Valigia Blu e Vice ma lo fa prima del momento clou.

Facciamo notare come i quotidiani napoletani siano ancora fermi alla rapina. Tutta l’informazione continua a scorrere sui social network. È lì che si svolge la vicenda.

Il presidente dell’Ordine cancella dalla sua bacheca chi gli fa notare la verità

Martedì 12 dicembre scende in campo il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, su Facebook ovviamente. A difesa del giornalismo e contro le fake news? Macché. In difesa dei colleghi – come se i direttori di testata non esistessero – dalla (testuale) “macchina del fango dei social che sta vomitando insulti su di loro”. Non accenna minimamente alla falsa notizia della rapina, mai smentita dai quotidiani. E finge, la speranza è che abbia finto, di equiparare la rapina al borseggio.

Nessun accenno all’informazione distorta. E cancellazione dalla sua pagina di chi prova a spiegargli che la sua narrazione è fuori fuoco. Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania ignora completamente che tre quotidiani hanno riportato una falsa notizia, difende i colleghi e implicitamente anche i giornali. Uno – Repubblica, che è incappata nell’errore anche a livello nazionale – è anche il suo datore di lavoro.

Ieri l’assurda vicenda è finita anche sul Fatto quotidiano che scrive: «In una città normale i giornali interessati avrebbero dato conto della smentita. Ma Napoli è Napoli e la tesi della rapina a mano armata è stata confermata a onta dell’evidenza. E l’altro giorno persino il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, ha difeso pubblicamente la fake news diramata dai tre quotidiani dalla “macchina del fango dei social».

P.s. Aggiungiamo che sulla bacheca facebook pubblica del professor Alex Giordano, cicerone dei coniugi Sterling a Napoli, già il giorno 7 veniva data notizia del furto (e non di rapina) ai danni dei coniugi.

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