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Il Napoli e il soldo che manca per fare un euro

Il Napoli paga l’assenza di esterni difensivi di rango, ma anche Sarri commette i suoi errori: Hamsik, Hysaj e il gol subito in contropiede contro la Juventus

Il Napoli e il soldo che manca per fare un euro
Sarri (Ciambelli)

Il gruppo di testa

Le ultime partite del Napoli sono state una “mazzata” per noi tifosi: non ci sono dubbi che diversi calciatori siano stanchi, e la mancanza di tre pedine importanti associata ad un rendimento scadente di Hamsik e Callejon si sente.

Da un certo punto di vista non é il caso di disperarsi. In fondo le squadre che ambiscono allo scudetto sono tutte in gruppo, e quindi è importante rimanere nel gruppo di testa fino alle ultime partite per poi far partire lo “sprint” finale. In fondo se ci avessero detto che il Napoli alla 15esima giornata si sarebbe trovato nell’attuale posizione, addirittura con un punto sopra la Juve, ci avremmo messo una firma senza neanche pensarci molto. Se poi consideriamo che questo risultato è stato ottenuto nonostante la sfortunata perdita dopo poche partite di due giocatori importanti non possiamo lamentarci troppo, soprattutto se sabato sera assisteremo ad una significativa ripresa atletica (forse già accennata nel secondo tempo con la Fiorentina).

I punti deboli

Tuttavia da un altro punto di vista dobbiamo ammettere che purtroppo anche quest’anno noi tifosi abbiamo la chiara sensazione che “ci manca il soldo per arrivare alla lira” o che “si rischia di perdere la minestra per un pizzico di sale”.

In effetti ci siamo presentati a questa stagione con tre esterni difensivi su quattro sicuramente non adeguati alle ambizioni, nonostante questo problema fosse chiaro già dall’anno scorso. Mario Rui dopo quattro mesi di preparazione non è ancora capace di giocare novanta minuti, Maggio è ammirevole, ma certamente difficilmente partirebbe da titolare in una squadra di seconda divisione. Poi Hysai ha una tecnica davvero scadente, che mal si adatta al gioco di Sarri, e questo appare ancora più evidente negli scontri ad alto livello. Avere un punto debole in una squadra rappresenta un grosso handicap perché chiaramente la squadra avversaria cercherà sempre di sfruttare questa carenza.

Per capire meglio la situazione, è come fare un doppio con un tennista scarso a fianco di Federer o Nadal: avrai sempre un doppio debole perché chiaramente gli avversari giocheranno sempre sul tennista di gran lunga meno capace. Quindi il valore di questo doppio non sarà data dalla media dei valori dei due tennisti, ma molto più basso. Ovviamente nel calcio non è proprio la stessa cosa, perché si gioca in 11, ma il valore complessivo della squadra sarà inferiore al valore tecnico medio dei suoi calciatori.

Non a caso un allenatore “scafato” come Allegri ha lasciato Hysai praticamente libero sia nel match perduto a Torino con il gol di Zaza sia nella recente sconfitta al San Paolo. Poi Pioli domenica ha ripetuto lo stesso atteggiamento lasciamolo libero: così il pallone andrà da lui in quanto libero, ed ovviamente nove volte su 10 la perderà, o comunque non creerà pericoli.

Il precedente di Londra

Purtroppo la mancanza riserve adeguate già in passato ci è costato parecchio. In effetti non dimentichiamo che proprio l’assenza di una riserva decente per Maggio fu determinante nell’eliminazione in Champions da parte del Chelsea.

Per sostituire Maggio infortunatosi dopo mezz’ora di gioco spostammo Zuniga da sinistra a destra e fu inserito Dossena (già in netta fase calante) a sinistra. Questo cambio subito ci costò un goal. Poi Dossena ci rovinò la qualificazione facendo un fallo di mano inutile su azione di calcio d’angolo; e dal suo lato nacque il quarto goal che evitò i rigori. Come sempre la storia dovrebbe essere maestra di vita anche nel calcio: che cosa è successo contro il Manchester City dopo l’infortunio di Ghoulam?

Sarri e i suoi errori

Ci sono errori di Sarri? In realtà tendo sempre a difendere l’allenatore perché è a conoscenza di molti aspetti sconosciuti a noi tifosi.

Tuttavia diverse scelte non mi convincono:

  1. Perché insiste su Hamsik? Purtroppo le sue condizioni sono pessime. Potrei essere d’accordo nello schierare un Hamsik al 50%, ma il suo rendimento è sicuramente inferiore a questo valore. Utilizzando un altro proverbio napoletano direi “meglio un ciuccio vivo che un cavallo morto”. D’altra parte giocare con uno in meno porta ad una stanchezza precoce anche degli altri componenti della squadra. Anche qui un precedente storico: nell’anno dello scudetto perduto a favore del Milan di Sacchi. Si insistette su Bagni che era chiaramente infortunato ma che voleva giocare per forza per poi partecipare agli Europei. Questo portò al completo sfiancamento di Romano e De Napoli con tutte le relative dolorose conseguenze.
  2. Se Hysai nel secondo tempo con la Fiorentina si occupa solo della fase offensiva, perché non utilizzare un giocatore dotato sicuramente di una maggiore tecnica come Rog?
  3. Mi è sembrato assurdo che il Napoli nella partita con la Juve abbia sofferto due-tre contropiedi pericolosissimi già prima del gol di Higuain. Se sai che la squadra è stanca perché non adottare una tattica più prudente? Anche se non si trattava proprio della migliore Juve, ci sono sempre dei giocatori di grande classe e di notevole esperienza.

1974

Anche in questo caso mi viene in mente il 6-2 subito con la Juve dal Napoli di Vinicio. Il Napoli aveva giocato in settimana una partita allo stremo nell’allora Cecoslovacchia su un campo fangoso pessimo, la squadra era stremata. Nei primi 20-25 minuti la Juve ebbe almeno 5-6 grandi occasioni per segnare, perché il Napoli non riusciva a fare il solito fuori gioco. Poi dal momento che non ci furono correzioni tattiche i gol della Juve vennero a grappolo, e quella sconfitta probabilmente ci costò lo scudetto. Alla fine del campionato il distacco dalla Juve fu di due punti. Un’obiettiva valutazione delle forze proprie e dell’avversario è una regola importante, non solo nel calcio.

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