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Cosa significherebbe l’acquisto di Vrsaljko, tornato di moda per gennaio

Terzino destro in grado di giocare anche a sinistra, potrebbe essere l’alternativa “temporanea” a Mario Rui e il futuro co-titolare di Hysaj.

Cosa significherebbe l’acquisto di Vrsaljko, tornato di moda per gennaio

Il nome caldo

Sime Vrsaljko riempie ormai quotidianamente (anzi, ora per ora) la nuova cronaca di calciomercato del Napoli. Noi del Napolista, che in estate abbiamo segnalato a più riprese come il ruolo del terzino destro fosse quello da “coprire” (insieme al portiere di riserva) a livello numerico e qualitativo, non potremmo essere più contenti in caso di conferme in merito a questa trattativa. Perché Vrsaljko significherebbe un certo numero di cose, che passiamo ad elencare.

Intanto, cosa fondamentale: ecco l’alternativa che serve per Mario Rui. E sarebbe anche un’alternativa “giusta” dal punto di vista temporale, perché limitata nel tempo. Ci spieghiamo: come Hysaj, Vrsaljko nasce (ed è) terzino destro. Però sa giocare anche a sinistra. Arriverebbe a Napoli con la patente di uomo di copertura rispetto a Mario Rui, in attesa di Ghoulam. Con Hysaj e Maggio a destra.

Poi, dopo, scatterebbe il secondo significato del suo acquisto. Ovvero, il (benedetto) doppio upgrade degli slot difensivi del Napoli. Un calciatore che “scalerebbe” a destra come co-titolare di Hysaj, con qualità di poco inferiori – se non pari – a quelle dell’albanese. Insomma, un terzino destro di ruolo, più congeniale di Maggio rispetto al gioco di Sarri e con un valore assoluto più alto.

Un vecchio amico

Scrivemmo così su Vrsaljko, era maggio del 2016. Un’era calcistica fa:

L’acquisto di Vrsaljko rappresenterebbe una vera e propria new way per il mercato del Napoli. L’introduzione di un concetto di riserva che, scorrendo l’organico azzurro, esiste solo ed esclusivamente nell’alternanza tra Insigne e Mertens. Cioè, due calciatori potenzialmente titolari e sempre interscambiabili tra di loro. Certo, cambia qualcosa con uno al posto dell’altro. Non sono giocatori cloni, identici. Però, la differenza di qualità sta solo nel giudizio soggettivo e nelle preferenze di ognuno di noi. Nella realtà, seppure dovesse esserci, sarebbe minima.

Vrsaljko a Napoli amplierebbe questo concetto anche al ruolo di terzino destro, offrendo un’alternativa praticamente di pari livello a Hysaj. Un ruolo che, per età e caratteristiche tecniche, non può più essere più ricoperto da Christian Maggio. Pur con tutto il rispetto e la gratitudine del caso. Il Napoli, con l’inserimento del croato, si avvicinerebbe molto a quel concetto di “due uomini per ruolo” che in qualche modo rappresenta la politica di organico di una grande squadra. Due calciatori ugualmente titolari nello e per lo stesso ruolo, con la possibilità di alternarli senza perdere in rendimento e qualità.

Qualcosa è andato storto

Scrivemmo quel pezzo quando si era abbastanza certi dell’arrivo a Napoli del terzino croato – a proposito, ieri sera titolare con la nazionale vatrena nell’andata dello spareggio mondiale. Poi le cose sono andate diversamente. Noi siamo rimasti con Hysaj e Maggio. Il buon Chrisian ha sempre risposto presente, ma a giugno sarà in scadenza. E avrà già compiuto 36 anni. Vrsaljko ha invece scelto l’Atletico Madrid. E si è bruciato, perché evidentemente non era ancora pronto. A certi livelli, a questo tipo di concorrenza.

Ecco, c’è qualcosa che è andato storto. Vrsaljko arriva in Italia, al Genoa, e poi emigra al Sassuolo. Upgrade controllato ma continuo, deciso, gioca benissimo con i neroverdi e disputa anche gli Europei. A 25 anni, è un terzino ricercato e appetito. Sceglie Simeone, ma Simeone non sceglierà lui. Quest’anno, sei presenze in tutto. L’anno scorso, 21 da titolare e 25 totali. Il titolare dell’Atleti, su quella fascia, è Juanfran. Ci si mettono anche gli infortuni, salta tutta la parte finale della stagione. Forse sarebbe andata diversamente, forse no.

Fatto sta che oggi Vrsaljko è un giocatore che ha bisogno di una scossa, di darsi e dare una scossa. Che, probabilmente, deve fare un passo indietro per poterne fare due avanti. E allora si parla di nuovo di Napoli, un Napoli in emergenza sulle corsie difensive e che ha comunque da sopperire all’infortunio di Ghoulam. Sarebbe un incastro perfetto. Per i discorsi che abbiamo fatto prima, per il presente e per il futuro. Certo, parliamo comunque di un calciatore da verificare. Che, al momento, ha avuto un impatto importante al Sassuolo e non all’Atletico Madrid. Che gioca da titolare in una nazionale importante, certo. Sull’altro lato della difesa, però, il titolare è Strinic.

Il racconto di questa trattativa spiega che siamo alle prime schermaglie, e che l’Atletico in realtà non sarebbe felicissimo di dar via un calciatore non pienamente valorizzato. Allo stesso modo, però, i Colchoneros torneranno sul mercato a gennaio 2018 dopo lo stop imposto dalla Fifa in estate. Quindi, potrebbero aprirsi scenari nuovi. Noi, memori di quanto successo in passato, ci andiamo piano e con cautela. Al momento, l’ipotesi di un arrivo di Vrsaljko a Napoli è decisamente lontana. Lontana quanto suggestiva, però. Ci piace, inutile negarlo. Vedremo come andrà.

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