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Alla scuola Belvedere un murale fatto dai ragazzi con pezzi di risulta

Realizzato con mattonelle, pezzi di ceramica, materiale edile. Lunedì la festa conclusiva del progetto Scuola Viva: “Per un’istruzione che valorizzi le diversità e sia veramente inclusiva”

Alla scuola Belvedere un murale fatto dai ragazzi con pezzi di risulta

Si svolgerà lunedì pomeriggio, alle 15, presso la scuola media Andrea Belvedere di vico Acitillo, al Vomero, la festa conclusiva del primo anno di attività del Progetto Regionale Scuola Viva.

Scuola Viva

Scuola Viva è un programma triennale della Regione Campania, finanziato con risorse del Fondo Sociale Europeo, che nell’anno scolastico 2016/17 ha visto 500 scuole campane aprire le proprie porte in orario pomeridiano e nel weekend per realizzare attività culturali, sociali, artistiche e sportive che potessero potenziare l’offerta formativa, innalzare la qualità della scuola, e rafforzare la relazione tra scuola, territorio, imprese e cittadini.

Nell’ambito del progetto, la scuola Belvedere ha coinvolto 600 alunni in sei laboratori attivati per contrastare il fenomeno del bullismo, prevenire il disagio scolastico e potenziare la cultura dei propri iscritti.

Il murale: Battito d’Ali

La festa di chiusura è l’occasione per mostrare alla comunità del quartiere il murale realizzato dagli alunni nel cortile della scuola nei mesi di giugno e luglio. L’opera si intitola “Battito d’ali” e rappresenta una farfalla che genera un’esplosione di colore, di vita e di gioia. “Una reazione deflagrante e positiva – la definisce la preside della scuola, Daniela Costa – Molteplici le emozioni che l’opera genera nell’osservatore.

Noi siamo convinti della necessità del Bello, perché il bel vedere genera il ben essere e il ben pensare. Il migliorare il luogo dove si apprende e si vive tante ore al giorno, creando opere insieme, crea un senso di appartenenza alla Comunità, una comunità viva, composta da mille tessere colorate e diverse che, insieme, compongono un bellissimo mosaico”.

scuola belvedere

Nella creazione dell’opera i ragazzi della scuola sono stati aiutati dalle professoresse di arte e tecnologia, Stefania Barrella e Stefania Russo, come docenti tutor interne alla Belvedere, e dalle artiste Fortuna Tammaro, Maria Sarracino e Maria Buonardi, del gruppo NosRevolution, coadiuvate da Salvio Liccardo, oltre che dalla psicologa Imma Di Maio, dell’associazione Movimente.

Materiali di risulta per un’esplosione di vita e di colori

Il murale è stato realizzato utilizzando materiali di risulta: mattonelle, pezzi di ceramica, oggetti non utilizzati presi da fornitori di materiali edili. Ciascun alunno ha trasformato a modo suo qualcosa di frammentato e all’apparenza inutile, in un pezzo unico all’interno dell’opera.

La creazione del murale ha valorizzato gli spazi comuni e condivisi della struttura scolastica ed ha sollecitato un sentimento allargato di cura dello spazio collettivo. In esso i ragazzi, supportati dagli artisti e dagli psicologi, hanno rappresentato le proprie emozioni, emerse nei momenti di ascolto e discussione precedenti la realizzazione dell’opera.

Un mosaico che è dunque, prima di tutto, un’esplosione di vita e di colori diversi: “Il murale realizzato dai ragazzi – dichiara la preside – ci porta in senso lato a riflettere su come vogliamo che sia la nostra scuola: una scuola che valorizzi le diversità e sia veramente inclusiva”.

Sei i moduli attivati nell’anno 2016/17 dalla scuola Belvedere: Sbulloniamoci, Scrittura creativa, Volontariato sì Bullismo no, Musica Insieme, Non bull…arti di me, Belvedere a Città della Scienza.

Sbulloniamoci: ascolto contro il bullismo

‘Sbulloniamoci’ è stato dedicato agli alunni delle classi prime: gli esperti psicologi Fabiana Fratello e Fabio Capomazza, che all’interno della scuola gestiscono uno sportello di ascolto e confronto aperto ad alunni, docenti, genitori e personale scolastico, hanno monitorato tutto l’anno i rapporti tra gli studenti per discutere e prevenire fenomeni di bullismo e cyber bullismo.

Scrittura Creativa: il libro degli alunni

Il laboratorio di ‘Scrittura Creativa’ è invece stato realizzato dalle docenti Maria Sacco, Tiziana Lafranceschina, Angela Russo, Agi Berta e Marialuisa Massa, con la collaborazione della libreria Iocisto e dei suoi esperti esterni, Laura Paolillo, Michele D’Ignazio ed Emanuele Cerullo. Attraverso un uso dinamico ed emotivo della scrittura, si sono stimolate le potenzialità dei ragazzi partecipanti, migliorando le relazioni stabilitesi nel gruppo classe, lo studio e il rendimento scolastico.

Gli elaborati prodotti, sia in forma narrativa che poetica, sono stati raccolti in un libro dal titolo ‘Caro bullo, raccontiamoci e… prendiamoci per mano’, interamente realizzato dai ragazzi, compresa la fase di editing e le correzioni: uno strumento per spiegare il fenomeno del bullismo e indicare la strada affinché esso possa essere contrastato e superato.

Volontariato sì Bullismo no

Il laboratorio ‘Volontariato sì Bullismo no’ ha coinvolto tutti gli alunni della scuola, i docenti, le famiglie e il personale non docente: gli studenti hanno sperimentato e sviluppato le loro capacità relazionali, superando atteggiamenti di prepotenza e bullismo attraverso il volontariato, donando il proprio tempo libero per gli altri.

All’interno della scuola è stato ospitato un pranzo per i senza fissa dimora delle comunità ‘La Palma’ e ‘Scarpe da tennis’, nel quale sono stati coinvolti direttamente i ragazzi, che hanno anche animato alcune feste per i bambini del centro di accoglienza Layla.

Gli alunni sono stati anche coinvolti in attività di raccolta di fondi per l’associazione Airc, hanno realizzato e venduto Pigotte Unicef e, sempre per l’Unicef, hanno distribuito le orchidee.

Musica Insieme

Un valido contributo contro il bullismo è offerto anche dalla musica e in tal senso è stato ideato il modulo ‘Musica Insieme’, a cura delle professoresse Patrizia Ciarfei e Marinella Riccitiello, che ha visto i ragazzi protagonisti di uno spettacolo di fine anno nell’auditorium Salvo d’Acquisto dei Salesiani.

Lo studio della musica è incompatibile con la violenza e la sopraffazione: la musica è un mezzo privilegiato di comunicazione tra i giovani che, attraverso i testi delle canzoni e le melodie, riescono ad esprimere sentimenti e sensazioni a cui altrimenti non riescono a dare voce.

In tal modo, la musica diventa uno strumento privilegiato per dare dignità, voce e rispetto a chi è stato vittima di soprusi ma anche a chi, non in pace con se stesso, è vittima della sua incapacità di una relazione corretta.

La scuola deve educare alle relazioni

Il progetto Scuola Viva si è concluso lo scorso 25 luglio. L’ex dirigente Paolo Battimiello, da noi intervistato lo scorso anno fermamente convinto che la scuola media debba educare innanzitutto alle relazioni, aveva spinto per imperniare i moduli sull’idea di solidarietà e volontariato perché solo un’educazione in tal senso è capace di contrastare il fenomeno del bullismo.

Condividendo l’idea di scuola del suo predecessore, anche la nuova preside, arrivata all’inizio di questo anno scolastico, ha chiesto una seconda annualità del Progetto e gli stessi moduli, incentrando ancora di più il discorso sull’educazione ai sentimenti e al benessere degli alunni.

“La festa di lunedì sarà un modo per inaugurare il mosaico realizzato dai ragazzi – dichiara la preside Costa – ringraziare le istituzioni che ci sono vicine e tutti quelli che gravitano, in un modo o in un altro, attorno all’universo Belvedere: alunni, docenti, genitori, collaboratori e personale, che quotidianamente si impegnano per dare il meglio.

Sarà una festa per ringraziare tutti ed inaugurare un nuovo anno ricco di progetti ed iniziative, all’insegna della collaborazione interistituzionale necessaria per fronteggiare le emergenze educative del nostro tempo e per fare sempre meglio e di più per i nostri ragazzi”.

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