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Altro che estetica, è un Napoli forte mentalmente: 2-1 a un ottimo Milan

Partita da squadra matura. Decisivo Insigne: per lui un gol e un palo. I rossoneri i primi quest’anno a mettere sotto il Napoli a centrocampo

Altro che estetica, è un Napoli forte mentalmente: 2-1 a un ottimo Milan

Il Napoli sa soffrire

Il Napoli vince giocando e soffrendo. Due a uno a un buon Milan che è venuto al San Paolo a giocare. I rossoneri sono per distacco la squadra che più ha messo in difficoltà  il Napoli dal punto di vista del gioco. La partita del Milan irrobustisce lo spessore della vittoria della squadra di Sarri che ha saputo sfruttare al meglio i momenti favorevoli della partita. Che ha  conquistato il vantaggio nel quarto d’ora di sbandamento dei rossoneri nel primo tempo. Che ha saputo raddoppiare nella ripresa  nel momento di maggiore sofferenza (con Zielinski) dopo aver fallito l’occasione con Mertens. Reina non ha dovuto compiere grandi parate, ha subito gol a due minuti dalla fine da un tiro di Romagnoli da fuori area. Ma non sminuisce né la prestazione del Milan né, tantomeno, la vittoria degli azzurri che restano in testa al campionato, adesso a 35 punti.

Squadra consapevole

Un ottimo Napoli  – con una maglia che sembra più un pigiama – che ha dimostrato di essere ben più dell’estetica estetizzante. Questa sera la squadra di Sarri ha saputo soffrire e ha saputo colpire quando ne ha avuto la possibilità. Come accade alla squadre che sanno cosa vogliono. Il Napoli ha dimostrato di essere decisamente cresciuto dal punto di vista mentale. Consapevole della propria forza e quindi di poter sbloccare la partita in ogni momento. Come accaduto con Insigne nel primo tempo, splendidamente imbeccato da Jorginho. Dopo trenta minuti di partita equilibrati. Il guardalinee ad azione conclusa ha chiamato il fuorigioco ma il Var ha ristabilito la verità. Insigne era tenuto in gioco da Romagnoli.

Insigne protagonista

È quindi Lorenzo Insigne il protagonista della serata. Non poteva essere altrimenti. Il calciatore escluso inspiegabilmente da Ventura, si è preso nel primo tempo la sua rivincita personale. Un gol e un palo. E altre giocate che conosciamo. Giusto per girare il coltello nella ferita dell’esclusione dell’Italia dai Mondiali. Non ha nemmeno avuto l’esigenza di strafare. Ha aspettato le sue occasioni e le ha sfruttate al meglio. Nel finale di tempo, ha incollato al piede un rilancio di Reina, si è involato indisturbato verso Donnarumma e ha colpito il palo.

Bravo Montella

Montella ha studiato bene la partita. Ha rinunciato a un difensore per irrobustire il centrocampo con Locatelli. E ha piazzato Borini a destra, in contenimento. Nella prima mezz’ora ha controllato bene la manovra del Napoli. Kessiè e Montolivo (forse il migliore dei suoi) hanno lavorato tanto a centrocampo. In trenta minuti una sola parata di Donnarumma, su colpo di testa di Callejon a chiudere il solito splendido taglio di Insigne.

Donnarumma come Neuer

Poi, mentre Moggi e Caniggia guardavano la partita nella tribuna del San Paolo, dopo la mezz’ora il Milan si è sgretolato. In un quarto d’ora, il Napoli ha segnato un gol e colpito un palo. Il Milan ha perso per un quarto d’ora il bandolo della matassa e ha rischiato di uscirne con le ossa rotte. La partita si è decisa in quei quindici minuti. Il Napoli, come le grandi squadre, ha azzannato l’avversario in difficoltà. Ha avuto il torto di non chiuderla, ma ha dovuto fare i conti con il palo di Insigne in chiusura di primo tempo. E poi, a inizio ripresa, si è divorato un gol con Mertens che si è ritrovato davanti a Donnarumma dopo uno scambio pregevole con Insigne. Ha tirato sul primo palo quasi a botta sicura. Donnarumma non è andato per terra e ha respinto di braccio, alla Neuer.

Nemmeno una parata di Reina

Reina non ha effettuato nemmeno una parata significativa. Ma il Milan ha giocato sempre, anche se non è riuscito a rendersi realmente pericoloso. È stata la prima squadra a prendere il sopravvento dal punto di vista del gioco, soprattutto nel secondo tempo. E noi, che non lo abbiamo mai amato, dobbiamo fare i complimenti a Montolivo per la sua prestazione. Così come a Bonaventura. Non ha mai inciso Suso, poi uscito per infortunio, sostituito da André Silva. Né Kalinic. Grazie soprattutto all’ennesima grande prestazione della coppia difensiva centrale del Napoli con un monumentale Koulibaly migliore degli azzurri insieme con Insigne.

Hamsik sotto tono

Ancora una prestazione alla Hamsik del capitano. Ormai forse dobbiamo accettarlo. Hamsik quest’anno è così. Dà quello che può. Sarri è stato bravo e fortunato a farlo uscire e a sostituirlo con Zielinski he appena entrato, di sinistro, breraniamente ha uccellato Donnarumma e ha messo il risultato della partita al sicuro. Il Milan ha segnato a tempo scaduto. Non c’è stato nemmeno il tempo di aver paura. Anche Mertens leggermente sotto tono, come Callejon, per lui però l’assist a Zielinski per il 2-0. Ma, crediamo, è merito di Montella e dei suoi.

È stata una vittoria importante. Il Napoli mentalmente c’è. Poi, ovviamente, il campionato è lungo. Tutto può succedere. Solo gli stolti possono pensare di aver vinto un campionato con sei mesi d’anticipo. Di certo i campionati si vincono con partite così. Non sempre affronteremo squadre come il Milan.

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