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Italia-Svezia: la rivoluzione passerà da Insigne, che sia 4-2-4 o 3-4-3

Rassegna stampa sulla probabile formazione dell’Italia per il match di domani sera: Insigne esterno a sinistra, per la Gazzetta Jorginho sarà titolare.

Italia-Svezia: la rivoluzione passerà da Insigne, che sia 4-2-4 o 3-4-3

Rassegna stampa

Un giro sui quotidiani in edicola, questa mattina, e la sensazione è netta. Domani sera c’è Italia-Svezia, siamo davvero all’ultima spiaggia. E il capitano della scialuppa è stato individuato in Lorenzo Insigne. Qualsiasi articolo riferito alla formazione di Ventura per il match di San Siro “parte”, letteralmente, dal numero 24 del Napoli.

A prescindere dal modulo, Lorenzo dovrebbe esserci. Anzi, ci sarà. Esterno a sinistra nel 3-4-3. così come nell’eventuale 4-2-4. In realtà, come si percepisce da questi numeri incasellati, la rivoluzione non sarà nel gioco, ma solo nello schieramento. Perché non saranno previste deroghe complete, sarà sicuramente centrocampo a due, bisognerà solo capire come si schiereranno gli altri reparti. Una buona porzione di questa scelta dipende dalle condizioni di Andrea Barzagli, uomo chiave per la difesa a tre. Il centrale della Juventus, nel caso, permetterebbe a Ventura di varare la Bbc classica davanti a Buffon e di giocare con due esterni per fascia e una sola punta. Quindi, Candreva e Insigne con Belotti (Immobile) in attacco; quindi Zappacosta e Darmian a coprire l’intera fascia.

Jorginho

Queste le alternative di modulo. Difficile pensare a una rivoluzione concettuale del gioco, come detto prima, quindi è quantomeno complicato pensare a una possibile conversione dell’Italia in squadra di possesso. Anche se la Gazzetta decide di “rischiare”, in questo senso. E allora consegna a Jorginho la maglia da titolare in ogni ipotesi di formazione. In campo nel centrocampo a due, accanto a Gagliardini nel 4-2-4 o accanto a De Rossi nel 3-4-3. Sul romanista, Ventura attende risposte dall’allenamento di oggi. Sotto, la grafica della rosea.

Le alternative

In ogni caso, come vediamo, Insigne c’è. La vera domanda che ci poniamo: sarebbe fuori ruolo? La risposta immediata che daremmo: mai quanto in Svezia. Ma questo vuol dire eludere l’interrogativo. In realtà, tutto dipende dall’interpretazione del gioco e del modulo, come al solito. Insigne è fuori ruolo e fuori contesto in una squadra che decide o sceglie di giocare il pallone come in Svezia: palloni verticali, bassi o alti, da Bonucci o da De Rossi, per cercare le punte e i loro movimenti (potenzialmente) coordinati. A quel punto, un calciatore che porta palla e a cui vanno dettati i movimenti di appoggio come Insigne, serve a poco.

Magari nel 3-4-3, con una sola punta e un esterno vero a destra e due terzini a supporto, alcune dinamiche possono (potrebbero) essere più simili a quelle del Napoli – in cui Insigne eccelle. Vedremo. Di certo, tutto sembra ancora passare per il tentativo di conferma della Bbc. Che è sinonimo di tenuta difensiva e grinta e garra, ma rappresenta anche la zavorra tattica ed emotiva che ha portato al naufragio in Svezia dopo quello del Bernabeu, firmato in primissima persona da Ventura. Anche SportMediaset conferma le ipotesi di sopra, annunciando la maschera di protezione al naso per Bonucci dopo la notte di botte alla Friends Arena. Poche chance per Florenzi ed El Shaarawy, i nostri “scandali” accanto a Insigne. Continuiamo ad essere scettici, con la speranza di essere smentiti da una grande partita degli azzurri.

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