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Mio padre faceva come De Rossi, quando non volevo andare a scuola

FALLI DA DIETRO – Barella è un predestinato. Sul Napoli i rigori erano due. De Sciglio il giocatore timido

Mio padre faceva come De Rossi, quando non volevo andare a scuola

FALLI DA DIETRO – COMMENTO ALLA 14A GIORNATA 

Fra cinque giorni ne sapremo di più.

Intanto si registra una giornata sotto tono esaltata dalle imprese dei portieri.

Al Sardegna Arena c’è più Cagliari che Suninter.

La batosta svedese è ancora nell’aria.

Siamo simili agli amanti traditi in cerca di nuovi innamoramenti per dimenticare.

Barella e Wandicardi

Ed ecco Nicolò Barella.

L’enfant du pais.

Testa alta, atteggiamento un po’ guascone.

Baricentro basso, torace ampio e le gambe toste da rugbista in mischia.

Grande tecnica nel fondamentale della scivolata, che è probabilmente l’aspetto più spettacolare e appariscente del suo gioco.

Mena quando c’è da menare.

E imbraccia il violino quando c’è da fare il sentimentale.

Sa fare proprio tutto questo ventenne destinato all’elite del calcio.

E intorno a lui sarà possibile ricostruire una nazionale in grado di riscattare recenti disastri.

Quando Nicolò lancia in area Pavoletti sembra fatta.

Ma è la giornata dei portieri.

Handa ha una reazione pazzesca e salva il risultato.

Poi basterà Wandicardi a regolare le cose, in una partita che gli uomini del Parapet subiscono più che dominare.

Il calcio del futuro di Oddo:5-5-0

Il Dacia è un terreno storicamente ostile.

Arriva Oddo e detta il suo rivoluzionario pensiero di calcio del futuro.

Cinque in difesa e cinque a centrocampo.

E vediamo se passano.

I meravigliosi Elfi dei boschi e dei torrenti hanno ancora nei muscoli acido lattico ucraino e cincischiano un po’.

Se il trentacinquenne  sulla fascia è il migliore in campo, qualcosa vorrà pur dire.

Si passa con un rigorino sacrosanto e provvidenziale.

Sì sacrosanto.

Chi storce il naso ha ragione. Non c’è rigore.

Ce ne sono due.

Perché ad essere danneggiati sono Allanaladin e il Christian dell’ospizio.

Per la prima volta niente punti persi dopo la Champions

La vittoria è oro colato.

Per la prima volta gli azzurri non perdono punti dopo la Champions.

E potranno prepararsi per venerdì con maggiore serenità.

De Sciglio il difensore timido

Si preparano per venerdì anche gli ergastolani che non mollano.

Dopo un’ora di barricate crolla il muro dei Pitagorici grazie al Bove croato.

Acciughina per risolvere la partita fa entrare Di Sciglio al posto del Gordo Jago.

E avrà ragione lui, perché il difensore timido segna.

E’ il suo primo gol. Tutti ad abbracciarlo. Ed è evidente il suo imbarazzo.

“Non sapevo come esultare”. Dirà ai microfoni.

Il Var blocca le romane

Quando non volevo andare a scuola, mio padre faceva così con me.

Esattamente come ha fatto De Rossi con Lapadula a Marassi.

Ma De Rossi fa di più.

Riesce anche ad aggravare la situazione. Si metta le mani in faccia e si butta giù, come fosse stato colpito lui.

Ora, con la tecnologia, non si può più

I commenti del dopogara sono un carosello di ilarità.

Il reo, ha studiato maldestramente la materia “Eroe Nazionale” alla scuola del suo camerata, il Pomata.

Si presenta alle telecamere con l’atteggiamento più desolato che può, lacrime agli occhi, parole sussurrate.

Poi, lui che è proprio un bullaccio dentro, non ne può più e sbotta: “Sì, però quello s’è buttato”.

Eusebio da Pescara è furibondo per i due punti persi.

Con gli occhietti strabuzzanti oltre le lenti, sibila: ”Queste cose non si fanno, perché ora c’è la tecnologia che vede tutto.”

Prima si poteva.

Gli Aquilotti già festeggiavano l’aggancio ai Sangue-Oro, in una gara bruttina dominata dai portieri Sportiello e Stracosha che ha un nome da fare invidia a Belen.

Poi la beffa.

Il Var, inspiegabilmente spento quando Veretout spinge Parolo, si accende su un fallo di Caicedo allo scadere.

Laziali fuori di sé. Ma forse dovevate chiuderla prima, ragazzi!

Il Bomba – sempre più replicante del Patonza – chiude la Leopolda e cita Blade Runner: “Voglio più vita.”

Deve aver visto le facce tra il pubblico.

Chiude l’Aeroplanino.

Al Milan hanno individuato il colpevole.

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