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Napoli stanco, soprattutto davanti. Il Chievo pareggia senza soffrire

Pareggio giusto, Napoli incapace di accelerare e sulle gambe davanti. Da Mertens nessun tiro in porta. Buona prova di Mario Rui all’esordio.

Napoli stanco, soprattutto davanti. Il Chievo pareggia senza soffrire

Primo punto perso contro le piccole

Mezzo passo falso del Napoli che a Verona contro il Chievo non va oltre lo zero a zero. Per la prima volta, la squadra di Sarri perde punti contro una squadra non di prima fascia. Nulla di preoccupante in sé, il Napoli non può certo vincerle tutte. È stata una di quelle partite che devono essere vinte anche con un solo tiro in porta. Il Napoli non lo ha fatto. In effetti in novanta minuti ha effettuato un tiro pericoloso verso la porta di Sorrentino, con Callejon nel primo tempo che ha sfiorato il palo da favorevole occasione.

Preoccupa di più, semmai, la condizione della squadra di Sarri. Il Napoli è parso stanco, di certo incapace di produrre le consuete accelerazioni. Soprattutto là davanti, i tre non sono riusciti a squassare la difesa della squadra di Maran. Mertens ha toccato pochi palloni, non si è mai reso pericoloso. Idem per Callejon. Meglio Insigne che ha ci ha provato anche nel finale. Ha pesato la partita di mercoledì contro il City in Champions.

Buona prova di Mario Rui

Paradossalmente, una delle poche note positive arriva dall’esordio di Mario Rui a sinistra. Il portoghese, che è un Omar Sharif meno affascinante – ok, decisamente meno affascinante – ha un piede sinistro molto educato. Non sbaglia un appoggio. È sempre sul pezzo. Anche dal punto di vista agonistico: interviene prontamente quando Radovanovic litiga con Insigne. Si becca un cartellino giallo, uno di quelli che piacciono tanto ai tifosi. Il Napoli non ha mostrato la sua stessa animosità.

Napoli resta capolista

La squadra di Sarri resta in testa alla classifica. Anche perché ha vinto dieci partite su dodici. E ne ha pareggiate due, entrambe nelle ultime quattro giornate. Contro Inter e Chievo che era reduce da due sconfitte consecutive per 4-1 (contro il Milan in casa e la Sampdoria a Marassi). Recentemente, Sarri ha detto che il turn over è una fissazione italiana. Sarà. Intanto oggi la Roma di Di Francesco ha vinto a Firenze con ampie rotazioni: hanno giocato dal primo minuti Gerson, Gonalons, Pellegrini. Con Perotti, Strootman e De Rossi in panchina. Lo stesso Manchester City ha cambiato due uomini rispetto al match di mercoledì a Napoli.

A dire il vero, anche Sarri oggi ha fatto turn over. Ha giocato Sepe al posto di un dolorante Reina. Ha esordito Mario Rui che con Hysaj ha ricreato la coppia di terzini che fu dell’Empoli. A centrocampo l’inedita mediana Zielinski Jorginho Hamsik. Tutti e tre sotto tono. Zielinski ha recuperato un po’ di palloni nel primo tempo, quando il Napoli ha aggredito bene i veneti in mediana.

Nessuna parata memorabile di Sorrentino

Sorrentino non ha compiuto parate memorabili. Ordinaria amministrazione. Qualcosa in più su due tiri di Insigne. Uno nel primo tempo e un altro nel finale. L’intervento più difficile lo ha compiuto Sepe su pallonetto provato da Radovanovic da sessanta metri. Così come l’occasione più clamorosa è capitata sui piedi di Gamberini da calcio d’angolo: il difensore ha calciato alle stelle da tre metri.

Il Chievo ha giocato una buona partita. Ha provato a chiudere le linee di passaggio del Napoli. Ha svolto bene il compito, è stato favorito dall’incapacità degli azzurri di produrre accelerazioni. Sarri nella ripresa ha fatto entrare Maggio al posto di Mario Rui, Allan per Zielinski e infine Ounas per Callejon. Nulla è cambiato.

Non è il caso di disperarsi, ovviamente. Il Napoli è ancora in testa alla classifica, con un punto di vantaggio sulla Juventus e due sull’Inter che ha pareggiato un casa col Torino. Lazio-Udinese è stata rinviata per maltempo. È però il caso, come diciamo da un po’, di ampliare la rosa dei titolarissimi. La coperta è corta soltanto davanti, in seguito all’infortunio di Milik. Al momento, con due partite da recuperare, in classifica ci sono cinque squadre in cinque punti.

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