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Universiadi, Napoli in ritardo. Pronti gli americani di Epic

Scontro aspro tra Coni e Regione Campania che è sempre più allergica a Napoli. La Federazione internazionale corre ai ripari

Universiadi, Napoli in ritardo. Pronti gli americani di Epic

L’evento non è ancora certo

Le Universiadi a Napoli non sono ancora una certezza. Di certo, c’è una grave ritardo. E le polemiche tra Regione e Coni non aiutano. La Federazione universitaria internazionale, che già ha sottratto l’appuntamento del 2019 a Brasilia per affidarlo a Napoli, è pronta a correre ai ripari. Lo scrive il sito specializzato insidethegames.biz (oggi citato dal Mattino).

Il sito fa un punto sulle Universiadi a Napoli, riporta le frasi del ministro Lotti sui ritardi per la realizzazione delle strutture e scrive che il presidente della Federazione internazionali sport Universitari (Fisu) Oleg Matytsin e il segretario generale Eric Saintrond hanno firmato un contratto con gli americani di Epic, specializzati nell’organizzazione di eventi, per aiutare Napoli nella programmazione in vista del 2019. Le Universiadi si svolgeranno – si spera a Napoli – dal 3 al 14 luglio 1019.

Lo scontro tra Regione e Coni

Il Mattino oggi scrive che al Coni c’è molta irritazione per l’intervista concessa ieri al quotidiano napoletano da Gianfranco Pasquino direttore dell’Agenzia regionale universitaria (Aru). Pasquino si chiedeva: «Al Coni va la gestione della parte sportiva della manifestazione, perché ha bisogno di mettere le mani sull’intero evento, anche per la parte infrastrutturale?».

Il comitato olimpico diretto da Malagò ha risposto duramente: «L’unica cosa chiara di Pasquino è che è un ingegnere aerospaziale: vive su Marte».

Scrive Il Mattino:

Perché, secondo fonti del Foro Italico, è normale che le manifestazioni sportive in Italia siano gestite dal Coni. Perché non è possibile chiedere l’aiuto di Coni Servizi (come, fa l’Aru, per l’accoglienza, la logistica e i trasporti), e poi attaccare il Coni stesso, che è al 100% proprietario di Coni Servizi. Perché si evidenzia una mancanza di esperienza nel ritenere che, fallito il bando per ospitare 10mila atleti in tre navi da crociera nel porto, basta riproporre il bando per due navi da crociera e un traghetto, dislocando 3-4mila sportivi tra Salerno e Caserta moltiplicando in modo esponenziale i problemi di trasporti, sicurezza, gestione. Insomma, «non si può chiedere aiuto al Coni per una sola parte della manifestazione».

L’allergia della Regione a Napoli

Si ripropone il vero problema sottolineato ieri dal Napolista con Carlo Franco: l’allergia a Napoli della Regione Campania. Vero problema politico, che a Napoli continua a essere incredibilmente sottovalutato dagli analisti e dagli attori politici. .

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