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Napoli-Sassuolo ci ha mostrato come il Var può cambiare (in meglio) il calcio

Ricostruzione dell’episodio arbitrale “sistemato” dal Var. Perfetto utilizzo del mezzo, ma la cosa più bella da vedere sono le reazioni dei giocatori.

Napoli-Sassuolo ci ha mostrato come il Var può cambiare (in meglio) il calcio

Esordio

C’è sempre una prima volta. L’abbiamo vissuta ieri, al San Paolo di Napoli. Il primo check del Var, un utilizzo perfetto dello strumento tecnologico da parte dell’arbitro Pairetto. Succede tutto intorno al 70esimo minuto. Su una rimessa laterale, Chiriches sbaglia l’anticipo e Falcinelli gli soffia il tempo e il pallone. L’attaccante del Sassuolo si incunea verso l’area di rigore, il difensore rumeno lo abbatte abbracciandogli le gambe da dietro e l’arbitro fischia fallo. E indica il dischetto, braccio teso in avanti.

Nello stesso momento, però, tutto è comunque fermo. Minima rimostranza da parte dei calciatori del Napoli, Pairetto spiega che sta ascoltando il check del Var e allora le proteste si calmano. Anzi, si annullano, non esistono più. Pochi secondi, cambio di decisione e calcio di punizione dal limite. Come da regolamento: fallo iniziato fuori area, non è penalty. Non può esserlo. Nonostante Claudio Onofri (commentatore tecnico di Sky) parli in maniera poco cosciente di “danno procurato” e quindi di possibile rigore. Ovviamente, un’interpretazione arbitrale che non è assolutamente presente o contemplata nel regolamento. Semplicemente.

L’atteggiamento

La cosa più bella di tutte, da vedere e rivedere, è però l’atteggiamento dei giocatori. Ripetiamo: zero proteste, giusto due parole di quelli del Napoli con l’arbitro. Falcinelli, dopo il cambio di decisione, si avvicina col direttore di gara, ma più che altro lo fa di default. Quando prova a parlargli, i calciatori del Napoli (Jorginho, Hamsik e Callejon) lo fermano. Poche parole, semplici semplici. Dal video non si capiscono, ma si intendono: “C’è il Var, cosa protesti?”. Che bello.

Che semplicità, che velocità, che efficacia. In pochi secondi, il mezzo tecnologico e il buon senso nel suo utilizzo hanno riscritto una decisione arbitrale sbagliata perché immediata, nel senso di “presa velocemente”. Ecco come il Var può migliorare il calcio.

E, soprattutto, ecco come il Var può migliorare la ricezione del calcio. Dei calciatori, quindi anche del pubblico. Nessuna sceneggiata, nessuna isteria, tutto risolto nella maniera più corretta e più giusta possibile. È l’accettazione della decisione dell’arbitro, in questo caso (non) confermata senza bisogno dell’On Field Review (ovvero il direttore di gara che controlla il monitor in campo). Ma non si tratta di confermare o meno, quando di legittimare e/o correggere. Quello che serviva. Tutto bello, tutto perfetto. Tutto arrivato troppo tardi. Colpevolmente.

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