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Lezione di calcio. Il Napoli domina e vince a Roma: ottava vittoria consecutiva

C’è tutto nella vittoria del Napoli: pressing, verticalizzazioni, occupazione del campo. Roma annichilita. Gol di Insigne. Parata decisiva di Reina

Lezione di calcio. Il Napoli domina e vince a Roma: ottava vittoria consecutiva
Insigne / Photo Ciambelli

Settanta minuti perfetti

Il Napoli batte la Roma in casa sua. Ottava vittoria consecutiva in campionato. E cinque punti di vantaggio su Lazio, Juventus e Inter che giocherà domani il derby.

Lezione di calcio da parte della squadra di Sarri. Una lezione durata almeno settanta minuti. La Roma costretta a subire il gioco e la forza atletica del Napoli. Possesso palla, verticalizzazioni, pressing asfissiante, squadra corta, palla che ha viaggiato a una velocità impressionante. Il Napoli è stato letteralmente ingiocabile, ha anche mostrato una condizione atletica mostruosa. È stato il Napoli di Sarri con una spruzzata di Klopp.

La misura della prestazione del Napoli l’hanno data gli applausi di tanti romanisti al novantesimo, prima che il coro “Odio Napoli” prendesse il sopravvento. E dal settore ospiti alla fine è partito anche ‘O surdato ’nnammurato. È stato decisivo anche Reina che ha deviato sul palo un colpo di testa di Fazio nella ripresa.

Dominio imbarazzante

Il Napoli ha giocato una partita esemplare. Il dominio è stato imbarazzante per lunghi tratti della partita. La squadra di Sarri ha disposto del pallone a piacimento e ha avuto un’occupazione perfetta del campo. Nel pugilato, a un certo punto, la partita sarebbe stata sospesa per manifesta superiorità dell’avversario.

Gli azzurri sono entrati nella retroguardia della Roma come una lama nel burro (e non nel buio). Portentosa la prestazione di Jorginho un calciatore che è cresciuto tantissimo. Allan per settanta minuti ha offerto un saggio di agonismo alla Davids, e ha contrastato fino al novantesimo. Ha sradicato palloni dai piedi degli avversari e li ha portati a ridosso dell’area della Roma. Nel primo tempo i calciatori giallorossi si scambiava sguardi, erano sgomenti, non sapevano come arginare il Napoli.

Gli azzurri tenevano la palla, la nascondevano, erano tarantolati quando si trattava di fare pressing e poi davano vita ad uno-due da scuola di calcio. Con un calciatore perno, spesso Hamsik, che lanciava in porta. Un primo tempo da registrare e studiare alle scuole calcio.

L’errore di De Rossi

La Roma non è mai riuscita ad arginare il Napoli. Ci ha provato nel primo quarto d’ora, con Nainggolan su Jorginho, Pellegrini dalle parti di Allan. Ma al primo errore si è sbriciolata. È stato De Rossi a commettere l’errore che ha mandato in porta Insigne bravissimo a non sbagliare. Primo tiro in porta, gol. Come le grandi squadre. E l’errore di De Rossi è stato un errore procurato, perché il Napoli ha giocato a una velocità elevatissima. E a quella velocità ha sbaglia raramente controlli di palla. Uno spettacolo. Una macchina perfetta. Primo gol della carriera di Lorenzo alla Roma.

Se c’è stato un neo nella prestazione del Napoli, è stato quello di non aver chiuso la partita. E quindi di aver rischiato di subire il pareggio.  La Roma praticamente non ha reagito al vantaggio del Napoli. Non ne aveva la forza né la capacità tecnico-tattica. Il Napoli avrebbe potuto segnare ancora. Ma al momento dell’ultimo passaggio ha sempre sbagliato qualcosa. Oppure è stato fermato in uno dei tanti slalom centrali che hanno portato in area Mertens, Insigne, anche Allan.

La ripresa

Nella ripresa, il copione non è cambiato. Se non negli ultimi venti minuti, quando la stanchezza ha comincia a farsi sentire nel Napoli. Del resto sarebbe stato impossibile tenere quei ritmi per novanta minuti. Il Napoli ha avuto un paio di occasioni per chiuderla. Con Mertens favorito dall’infortunio di Manolas (sostituito da Fazio) . E Hamsik che ha concluso con un tiro rasoterra da fuori area.

Parata decisiva di Reina

Negli ultimi venti minuti, la Roma ha sfiorato due volte il pareggio. Con Fazio che ha costretto Reina a smanacciare il suo colpo di testa sul palo. Come lo scorso anno, ancora sotto la curva Sud. Una parata decisiva. Sarri si è accorto che i suoi non corrono come prima. Fuori Hamsik e Jorginho, dentro Zielinski e Diawara. Più tardi, uscirà Callejon per Rog. La Roma si è resa  pericolosa con Perotti – il migliore dei suoi – sulla destra ma non ha mai tirato in porta. In un paio di occasioni è stato molto bravo Ghoulam in chiusura. E poi la parte superiore della traversa colpita da Dzeko su calcio d’angolo. Ci sarebbe un rigore su Mertens nel finale. Ma non fa niente

 

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