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La Curva Nord: «Manovre per colpire la Lazio. È stata una ragazzata»

Un comunicato su Facebook risponde agli attacchi: «Stupiti dal clamore, esistono altri “casi” che meriterebbero le aperture dei Tg».

Il comunicato su Facebook

Mentre continua a montare la polemica sul caso Anna Frank, arriva la risposta della Curva Nord. Con una nota apparsa su Facebook, i gruppi organizzati della Lazio spiegano di non aver commesso “personalmente” il fatto, ma assumono anche una posizione critica verso gli nei confronti della tifoseria biancoceleste.

Questo è un estratto del testo apparso su Facebook: «Rimaniamo stupiti da questo clamore mediatico. Esistono altri “casi” che meriterebbero le aperture dei Tg e ampie pagine di giornale. Non ci dissociamo da ciò che non abbiamo fatto. Ci meravigliamo che queste, che vengono considerate offese, insulti o chissà che altro, quando perà arrivano nei nostri confronti non scandalizzano nessuno. Gli stessi adesivi ce li ritroviamo anche nella nostra curva, ma non stiamo di certo a piagnucolare. Noi siamo della Lazio e non si piange!».

Leggiamo ancora: «Tutto deve rimanere nell’ambito del ” nulla”, si tratta di scherno e sfottò da parte di qualche ragazzo. La cosa dovrebbe essere collocata in questo ambito, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale, non è considerato reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione. Ma evidentemente nemmeno la Figc se ne ricorda, se è vero che hanno aperto un’inchiesta. Sono manovre per colpire la Lazio.

Qui  il link al post completo.

Le indagini della Digos

Intanto, una decina di ultras colpevoli dell’affissione degli adesivi antisemiti sarebbero stati identificati dalla Digos. Secondo quanto riporta la Gazzetta, le telecamere a circuito chiuso in Curva Sud hanno aiutato le forze dell’ordine nelle indagini. In Procura è stato aperto un fascicolo per istigazione all’odio razziale. Si tratterebbe di ultrà con precedenti specifici, che rischiano una denuncia e un Daspo fino ad 8 anni.

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