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Just Eat in tilt mi ha fatto capire che per il Napoli sarebbe stata una serata difficile

Un articolo terapeutico per superare la sconfitta in Champions. Una serie di segnali negativi hanno indirizzato la serata

Just Eat in tilt mi ha fatto capire che per il Napoli sarebbe stata una serata difficile
Milik

Il Napoli gioca molto male all’esordio in Champions League e perde; e perde la prima partita dopo sei mesi. Il pezzo potrebbe finire qui, potremmo mettercela via e guardare avanti, ma così facendo non ci leveremmo lo sfizio del racconto, perché scrivere il pezzo è terapeutico, quando si perde, scriverne è un modo per farsela passare.

Andremo per punti.

  • Trevor Francis non si è fatto trovare. Ho interpretato questo segnale come qualcosa di molto negativo, l’ho cercato fino a un minuto prima che cominciasse la partita, ma non c’è stato niente da fare, il canale streaming per cui commenta non è comparso. L’unica possibilità ieri sera era lo streaming della Rsi Svizzera, i cui telecronisti li considero porta sfiga da quando – in due momenti diversi – una volta mi hanno fatto infortunare Federer e una volta Nadal, ma non c’erano altre possibilità e Svizzera è stata (a metà del primo tempo ho tolto il volume e questo ci porta direttamente al punto successivo).

 

  • L’ho messo a tacere. Dopo una serie di “l’avevamo detto subito che lo Shaktar avrebbe potuto mettere in difficoltà il Napoli”; “Corrono moltissimo”; “Fred domina il centrocampo”; e dopo il primo gol e i commenti successivi, ho tolto il volume. Se si doveva perdere lo avremmo fatto in silenzio, né gli svizzeri né i cori ucraini avrebbero dovuto distrarci dalla nostra sconfitta che sarebbe stata registrata nel silenzio del nostro divano, che normalmente è nero e che ieri sera ci è sembrato nerissimo. E così è stato nel cupo silenzio svizzero, il Napoli ha perso meritatamente una delle più brutte partite che io gli abbia visto giocare negli ultimi anni.

 

  • Ho dei nuovi vicini. L’appartamento di fianco al mio è stato vuoto per qualche mese, quando sono tornato dalle vacanze ho visto che sono arrivati dei nuovi vicini, silenziosissimi, questo è un bene. In quasi tre settimane non li ho mai sentiti, spero che continuino così, a loro non potrei levare il volume.

 

  • Just-Eat non funzionava. Un altro segnale negativo è stato il mancato funzionamento del sito di Just-eat, verso le 20,00 ho provato a ordinare una pizza, faccenda che normalmente non richiede più di due minuti: non c’è stato verso. Nessuna pizzeria riconosceva il mio indirizzo, pur essendo registrato da anni. “Via inesistente” o “Ci dispiace ma non troviamo il tuo indirizzo”, non mi arrendo e apro una chat con l’assistenza on-line, e –solo per voi – cambio il tempo verbale del racconto. Una cosa strepitosa. L’addetto, o chattaro, un certo Roman, molto gentile, mi chiede perché non mi portino l’ordine. Io gli spiego che non sono riuscito a ordinare perché di colpo nessuna pizzeria riconosce il mio indirizzo. Roman, il buon vecchio Roman, mi suggerisce di cambiare browser o di svuotare la cache. Rido moltissimo, lo ringrazio moltissimo, faccio entrambe le cose sapendo che non funzioneranno e mi prendo uno yogurt dal frigo. Certe serate sono segnate.

 

  • La partita. Proverò a riassumere in poche battute quello che ho visto (che è sempre un po’ diverso da quello che è accaduto). Ho visto una squadra che ha cominciato lentamente e lentamente ha proseguito. Ne ho visto un’altra – buona, per carità – ben organizzata che ha fatto la sua partita, che poi ha vinto esattamente dove il Napoli le vince: a centrocampo. Hamsik ancora fuori forma e bruttissima serata anche per Zielinski e Diawara (che per la prima volta mi è parso un fantasma). Calle non al meglio, Insigne così così (si è un po’ ripreso nel secondo tempo), Milik a tratti spaesato, Koulibaly un po’ nervoso. Ghoulam mi è parso il migliore. Errori di posizione sul primo gol, dormita di Reina sul secondo (Reina ogni tanto queste cose le fa così come i miracoli, non era la serata per i miracoli). Ottimo Allan quando è entrato, Mertens strepitoso (ma ha ragione Sarri non può giocarle tutte – nessuno può giocarle tutte). Perdiamo come è giusto che sia, nulla di gravissimo, qualcosa sui cui riflettere. Chiudiamo la porta e proseguiamo.

 

  • I commenti di alcuni tifosi. Il web sa essere divertente, ve ne scrivo qualcuno in ordine sparso (i corsivi saranno miei). “Sarri ha sbagliato la formazione”. Come sempre. “Hamsik fa schifo, basta senatori”. Certo, buttiamo nel cesso (ripetuta-ripetuta-ripetutamente). “Mertens e Allan devono giocare sempre”. Scritti dagli stessi che chiedevano Milik e il turnover. “Ma Maksimovic?”. Questa non saprei commentarla. E questi sono soltanto una piccola selezione, limitiamoci.

 

  • Turnover. Ricordiamoci questa parola perché sarà l’ossessione dell’anno.

 

  • Le altre squadre. La Roma mi è parsa davvero in difficoltà con l’Atletico. Il nuovo Messi è Messi. Il Feyenoord non ha capito niente. La Juve ha capito poco. Non dimentichiamoci di tenere d’occhio lo United. Il Real è sempre il Real. Zappacosta è sempre Zappacosta e fa il terzino destro.

 

  • Sarri. #IoStoConSarri anche in Champions e ci mancherebbe altro; e sì, è preferibile quando giochiamo meglio, anche perché ieri sera mi sono ammorbato la uallera (parola che si può scrivere su Il Napolista, come tutte le altre).
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