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Crosetti: «Il Var funziona, la Juventus ha solo da guadagnarci: ma perché è insofferente?»

L’editoriale su Repubblica: «La percezione del Var è un problema culturale, i bianconeri sono come i primatisti che a volte temono per lo status quo».

Crosetti: «Il Var funziona, la Juventus ha solo da guadagnarci: ma perché è insofferente?»

L’editoriale su Repubblica

Iniziamo ricordando che Repubblica, nei tempi ormai lontani in cui iniziò la sperimentazione del Var (un mese fa), apparteneva al fronte del “no”. Ma non è mai tardi per convertirsi. Anche perché il Var «oggettivamente migliora le cose: meno proteste, meno sceneggiate, più pazienza, più fiducia». Se ne è accorto Maurizio Crosetti, che lo scrive a chiare lettere in un editoriale sul quotidiano romano.

Il senso del ragionamento di Crosetti riguarda però la Juventus: se il Var funziona, perché a Torino sono insofferenti? Leggiamo: «Appartiene dunque alla Juventus il primo coro anti-Var del campionato. Consegnato alla storia di questo aggeggio cominciata un attimo fa, dentro quella ben più vasta e secolare del nostro calcio. Sembra quando il sommo Federer, vecchio padrone del tennis, disse che l’occhio di falco non gli garbava: un gesto d’istinto appena reazionario che alla fine non ha pesato».

E ancora: «I primatisti a volte temono ciò che può turbare lo status quo, ma la certezza del diritto è una pietra d’angolo anche nell’edificio degli uomini che rincorrono una palla. Colpisce e stupisce questa insofferenza bianconera. Non si può gridare “Var cornuto!” o “Var venduto!”, l’anima elettronica della macchina non patisce emozioni, timori o sudditanze, pur essendo governata da mano umana. E poi, immaginate quante polemiche se avessero concesso alla Juve quel rigore su Matuidi per un fallo fuori area: molto meglio vincere così per 1-0, senza ombre e con assoluta pulizia».

La natura di questo atteggiamento

Crosetti si interroga sul perché di questa repulsione, che da Buffon (ai primordi) ha finito per contagiare anche Allegri: «È solo tradizionalismo, quello bianconero? In effetti, finora il Var ha riguardato 4 volte la Juve e in 3 occasioni le ha dato torto. Ma a Genova le ha concesso un rigore sacrosanto e non troppo visibile a occhio nudo. La moviola in campo vede bene e quasi tutto, non è la falce della grande mietitrice, emette sentenze amministrando giustizia senza compensazioni, forse con un filo di ritardo nella dinamica ma si provvederà».

La questione potrebbe essere culturale: «Mentre la maggior parte dei tifosi sembra fidarsi sempre di più degli arbitri e tutto sta diventando, bisogna dirlo, meno arbitrario, la percezione del Var, la relazione con esso e la reazione che ne consegue è un problema anche culturale, chiama in causa incrostazioni e pregiudizi: ma un club che da sempre patisce ingenerosi sospetti sul suo ipotetico potere arbitrale, ha solo da guadagnarci. La Juve entra in area più di tutti, forse dunque avrà statisticamente più rigori e stop, ma col Var nessuno potrà dirle che ha comprato l’arbitro». Evidentemente, questa prospettiva non solletica più di tanto ambiente e tifosi bianconeri. Sono affezionati a certe definizioni, o forse chissà.

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