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I cinque gesti tecnici di Lazio-Napoli: la lucida follia di Mertens dopo il risveglio azzurro

Cinque gif dei momenti più belli della notte romana: la prodezza balistica di Dries, ma anche la grande giocata di Immobile e la reattività di Strakosha.

I cinque gesti tecnici di Lazio-Napoli: la lucida follia di Mertens dopo il risveglio azzurro
Mertens beve dopo il gol alla Lazio

Lo slalom di Immobile

E’ senza dubbio il miglior momento della carriera di Immobile, che riesce a rendere oro praticamente ogni pallone che tocca. Anche senza segnare, e smentendo chi vede in lui soltanto un contropiedista: l’azione con cui manda in gol de Vrij è da incorniciare, con sterzata a mandare al bar Allan e accelerazione sul breve a seminare Koulibaly, che non è lentissimo di suo, prima del cross, teso e preciso, per il difensore olandese. Peccato che per caratteristiche tecniche complessive col Napoli non c’entri niente, per dirla come Alfonso Fasano, perché è diventato davvero un gran giocatore.

 

La parata di Strakosha

A lungo, il portiere albanese aiuta i suoi a tenere in piedi la baracca. Lo fa soprattutto nel finale di tempo, quando, per una volta, si intromette nella consueta giocata Insigne-Callejon ed evita si trasformi in gol. Callejon tira anche bene vista la coordinazione difficile, magari senza troppa forza ma tenendo la palla bassa, schiacciandola e mandandola verso l’angolino. Il riflesso di Strakosha, che ci mette letteralmente le unghie, è però straordinario.

 

L’azione prima del pareggio

Prima degli ormai famosi cinque minuti, c’erano già state avvisaglie del risveglio del Napoli. Come appena prima del gol del pari, nell’azione che porterà al calcio d’angolo e al gol di Koulibaly. Gli azzurri muovono palla da sinistra destra meravigliosamente e tutto a un tocco: Ghoulam per Jorginho, quindi per Mertens, quindi per Insigne, liberando Allan al tiro. Potrebbe essere tranquillamente un’azione di rugby o di pallanuoto, per maestria nel muovere la difesa, la differenza sarebbe minima.

 

L’azione del 2-1

La sensazione a fine primo tempo era che il Napoli dovesse semplicemente continuare a fare quello che stava facendo, con appena un po’ più di velocità e magari con l’inserimento di un “imprevisto”, di un fuori script. Ce lo mette Jorginho, che con una finta non proprio nel suo repertorio manda in tilt tutto lo scivolamento difensivo laziale. Da lì si apre lo spazio per l’inserimento di Hamsik, trovato meravigliosamente, tocco di prima per Callejon. In quest’azione è funzionale persino la piccola esitazione, quasi cestistica, nel controllo dello spagnolo, che di fatto manda fuori tempo Strakosha, impossibilitato a recuperare l’equilibrio del corpo sull’improvviso diagonale incrociato.

 

Il gol di Mertens

A freddo, da portiere dilettante, chi scrive riesce persino a empatizzare col povero Strakosha, che con tutti i quattro gol non c’entra assolutamente nulla e anche qui era riuscito a fare la cosa giusta, uscendo con tempismo sul pallone in anticipo sul belga e dirottando la palla sull’esterno, il più lontano possibile dalla porta. Ma non aveva fatto i conti con la lucida follia di Mertens, che quando viene anticipato già pensa alla possibilità del tiro cercando di rientrare in posizione sul pallone disegnando una mezzaluna, come insegnano alla scuola calcio. Dries guarda la porta solo per un attimo, quindi calcia, meravigliosamente. Strakosha prova a rientrare tra i pali anche velocemente, ma è tutto inutile. Mani nei capelli c’è da scommetterci, per chiunque sulla faccia della terra abbia visto questo gol in diretta.

 

 

 

 

 

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