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Ischia non sta sprofondando: il terremoto e la psicosi

L’Italia sta diventando un Paese povero di verità, un Paese che mischia contenuti puntellati da analfabetismo sociale pur di giungere allo sfogo delle proprie frustrazioni

Ischia non sta sprofondando: il terremoto e la psicosi

Il trionfo dell’ignoranza

Dove il terremoto ha fallito, trionfa l’ignoranza, la psicosi inutile, la gogna mediatica dello scoop tragico ad ogni costo. Ischia non sta sprofondando, tantomeno è rasa a suolo. L’isola ha subito una scossa media che ha avuto, in un edificio crollato, la sua consacrazione alla paura. Dispiace, ci sono state vittime, dispiace molto. C’è stato terrore per quelle persone intrappolate, ma è stato tutto circoscritto. Per fortuna, non è paragonabile minimamente al sisma tremendo che ha colpito il centro Italia.

La voglia di arrendersi al pessimismo

Per fortuna, Ischia è viva, e immersa nella sua disarmante bellezza. È ancora quel luogo magico in cui trascorrere vacanze e momenti di relax. A che serve tutta questa paralisi mentale? Questa corsa alla paura? Questa insignificante voglia di arrendersi al pessimismo? Sui social, oltre alle dementi associazioni al Vesuvio da parte del suo becero fan club, vi sono stati addirittura paragoni tra chi, per scelta, ha deciso di lasciare l’isola campana, senza alcun avviso di evacuazione, e gli immigrati che a dire di tali moralisti da tastiera non pagano il viaggio di soccorso.

Il sale del qualunquismo

Siamo seri? Davvero c’è gente incapace di distinguere un soccorso in mare da un ritorno in traghetto per scelta personale? In questo vortice di acqua che bolle, il sale del qualunquismo condisce una disarmante verità: l’Italia sta diventando un Paese povero di verità, un Paese che mischia contenuti puntellati da analfabetismo sociale pur di giungere allo sfogo delle proprie frustrazioni. Ischia è viva, Ischia ha ancora quel rosso accecante che cala all’orizzonte, quando da Forio si volge lo sguardo e ti prende dentro. Ischia non è un posto da cui scappare, è adesso il luogo perfetto per far ripartire la giostra dei sorrisi.

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