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Sneijder e Balotelli sono i primi veri spauracchi per il nuovo Napoli

Il Napoli è all’ultima tappa del suo esame estivo: Balotelli e Sneijder rappresentano, con la loro estemporaneità, l’upgrade giusto verso la matutirà definitiva.

Sneijder e Balotelli sono i primi veri spauracchi per il nuovo Napoli

Narrativa

È come quando vedi le pubblicità dei film al cinema. “Il nuovo film con Charlize Teron”, nel 2017, ti attira molto di più del “Capolavoro annunciato di Susan Sarandon”. Che poi magari la prima sceneggiatura è una cagata pazzesca e invece il secondo ha una fotografia fantastica, una colonna sonora stupenda, una storia con mille temi importanti. Ad un primo impatto, scegli Charlize. Così come il Nizza, in vista di domani sera. Sneijder e Balotelli che saranno in campo, non al meglio, non al 100%. Ma hanno già una forza diversa, che arriva dalla loro narrativa, dalla loro dimensione storica, da quello che sono, da quello che rappresentano.

A Favre mancheranno Koziello e Plea, è quasi obbligatorio che i due reduci del Triplete 2010 dell’Inter siano in campo dall’inizio. È una necessità che il tecnico svizzero ha coltivato, su cui ha lavorato negli ultimi giorni. Allenamenti mirati, immaginiamo, poi l’ingresso contro il Guingamp, con il Napoli sempre fisso nel mirino. Gli azzurri come il tavolo ideale su cui fare all-in. Anche se poi, magari, Plea viene da due gol in due partite, se Koziello è stato uno dei migliori al San Paolo. Ma Plea resta Plea, Balotelli è Balotelli. Meno attraente di Charlize Teron, ma avete capito il senso (speriamo).

Il Napoli

Il Napoli non ha alfieri di questo tipo, o comunque non ha elementi che spicchino così tanto, più degli altri. Lo percepiscono, perché lo sanno, anche i signori che lavorano nel Nizza. Oggi, in conferenza stampa, Dante e Favre parlavano di forza del collettivo, di Koulibaly ed Albiol, di centrocampisti che giocano di prima. Insigne e Mertens sono parte di questo gruppo, non sono un surplus. Come Balotelli e Sneijder, su cui si è concentrato il 70% buono delle domande dei giornalisti francesi.

Ecco, il Napoli ha superato lo scritto dell’esame di maturità – mercoledì scorso. Ora dovrà sostenere l’orale, e forse è il paragone più calzante di tutti. Perché Balotelli e Sneijder sono l’elemento sorpresa, la traccia dello scritto resta quella e non cambia fino alla fine, mentre quando sei a tu per tu con la commissione può sempre scappare una domanda fuorviante, strana, particolare, che ti mette in difficoltà. Anche se sei perfettamente preparato, puoi andare in confusione per un tiro da fuori area o un calcio di punizione del professore seduto al centro, quello bastardo con la giacca anni Settanta e gli occhialini e i capelli spettinati.

Test

La squadra di Sarri è di fronte a un test importante. Dopo aver avuto ragione di due squadre inferiori, ora dovrà avere ragione di una terza squadra inferiore con un elemento (anzi due) di imprevedibilità. Wesley e Mario, Balotelli e Sneijder. Tenere sotto controllo il pallone e la partita farà in modo di depotenziarli, non parliamo di Messi o di Ronaldo, per inventarsi cose strane hanno bisogno del pallone, dello spazio, del tempo. Un Napoli ordinato e concentrato passa il turno con relativa tranquillità. Solo che ci sarà da essere più attenti, perché Balotelli e Sneijder hanno dei colpi in più rispetto a chi ha giocato mercoledì. È questa la differenza.

Sono i primi veri spauracchi in questa (ancor brevissima) stagione azzurra delle conferme. Il Napoli deve superare questo scoglio per chiudere alla grande la sua estate delle promesse e confermarsi maturo e maturato. Ora è un maturando, il discorso di cui sopra è perfetto per questa descrizione. È suggestivo, bello, giusto, che l’ultimo ostacolo sia rappresentato da due calciatori importanti. È un upgrade del livello di difficoltà, la perfetta conclusione del percorso iniziale. Il Napoli ha tutte le possibilità di tagliare il traguardo. Perché resta più forte, anche di un Nizza con Balotelli e Sneijder. Deve solo dimostrarlo.

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