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Hamsik, anche i muscoli del capitano ogni tanto possono riposare

Un eventuale inizio in panchina per qualche partita non sarebbe lesa maestà, ma semplicemente un metodo di recupero alternativo, per avere il miglior Hamsik.

Hamsik, anche i muscoli del capitano ogni tanto possono riposare
Hamsik Photo Matteo Ciambelli

Il caso

Dopo quattro partite, possiamo avere la certezza definitiva della situazione. Marek Hamsik ha un problema. Da qui a dire che Marek Hamsik “è”, quindi sia, un problema, la strada è lunga e tortuosa. E lastricata di ingratitudine. Però, come dire: quattro partite giocate, tutte e quattro abbastanza male – se si eccettua lo splendido pallone servito a Callejon sul gol del vantaggio a Nizza – e concluse con una sostituzione immediata all’inizio della ripresa.

Hamsik ha indubbiamente il problema della condizione. Questa mattina, nella sua analisi tattica, Alfonso Fasano ha parlato così della sua prestazione:

Probabilmente è stata la peggior esibizione dello slovacco degli ultimi anni. In realtà, le avvisaglie si sono viste anche nelle partite precedenti. Hamsik è in netto ritardo di condizione, sbaglia tantissimo (un errore su quattro palloni giocati, di media, nel primo tempo) e non riesce a proporsi con i tempi giusti. Probabilmente, la sua preparazione è stata calibrata in modo da giungere al top dopo questo primo ciclo di partite. Che, pur giocate senza il miglior Hamsik, sono state vinte.

In queste parole, c’è quasi tutto. C’è la dimostrazione in cifre del periodo negativo dello slovacco, c’è un’ipotesi sul perché questo potrebbe essere accaduto. E c’è una considerazione sulla forza del Napoli. Che è importante, che sta in panchina e che ieri si è manifestata nelle sostituzioni. Allan e Rog sono stati due dei calciatori decisivi per la vittoria. Mentre Hamsik è stato tra i peggiori in campo.

Turn over

A questo punto, bisogna chiedersi se l’intoccabilità di Hamsik in alcune partite – come quella di ieri sera – può essere un problema per il Napoli. Chiariamoci, ovviamente: Hamsik resta il capitano e il simbolo del Napoli, è un calciatore fondamentale per questa squadra e la sua forza va molto al di là della mistica emotiva del leader, del carisma e della narrativa della sua carriera. Però, ci viene da pensare: e se insistere su di lui, così, in questo momento, sia controproducente per lo stesso Hamsik? Anche perché dietro di lui ci sono calciatori forti, non più forti di lui ma che in questo momento sembrano decisamente più pronti, già ora.

Chiariamo nuovamente: parliamo a tempo determinato, con una scadenza. Il miglior Hamsik, quello in forma e quindi in grado di offrire il suo contributo migliore alla squadra, ha uno spazio privilegiato negli slot del turn over. Ma ora, anche dopo la sosta, l’idea di valutare la sua condizione e di scegliere se schierarlo anche in rapporto a questa considerazione, potrebbe essere d’aiuto. Ad Hamsik, che magari potrebbe ritrovare in maniera più serena le sue migliori misure. Al Napoli, che potrebbe offrire agli altri (ottimi) interpreti del suo centrocampo, un’occasione in più. Ecco, a noi non parrebbe un delitto. Né tecnico, né tantomeno di lesa maestà. Sarebbe, anzi, il modo migliore per preservare il talento di Marek in attesa del suo recupero.

Nazionali

La sosta di due settimane, in questo caso, non aiuta. Hamsik è stato ovviamente convocato dalla Slovacchia, che avrà due impegni due impegni abbastanza complessi (Slovenia e Inghilterra), affronterà partite decisive nella corsa a Russia 2018. Marek è capitano e simbolo, ma è anche calciatore decisamente più forte rispetto a tutti i suoi compagni. In maniera molto più netta rispetto a quanto avviene nel Napoli, ed è su questo punto che noi insistiamo. Rog e Allan visti ieri sera sono più in forma del numero 17 che in questo momento è un calciatore limitato nella sua brillantezza. Non c’è niente di male, può capitare a chiunque e noi siamo qua ad aspettare.

Ma non c’è niente di male nemmeno a voler pensare a modi alternativi di recupero, a temporanee rivisitazioni del trattamento del calciatore e della figura-Hamsik. Che non è un problema, ma ha un problema – anche solo semplicemente atletico – e va aiutato affinché possa superarlo. Quattro partite da titolare, finora, non sono bastate a migliorare la situazione. Pensare a un suo eventuale ingresso a gara in corso nella partita prima della Champions, giusto la prossima, potrebbe essere un’opzione diversa per puntare allo stesso obiettivo finale. Quello che vogliamo, che perseguiamo: riavere presto il miglior Hamsik. Quello che fa bene al Napoli, ed anche allo stesso Marek.

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