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Solo un piccolo club come il Barcellona non ha trovato il sostituto di Neymar al 24 agosto (cit.)

Nuova lezione di calciomercato da Barcellona: nonostante ricchezza e appeal, gli azulgrana faticano a mettere a punto il post-Neymar. Può capitare a tutti.

Solo un piccolo club come il Barcellona non ha trovato il sostituto di Neymar al 24 agosto (cit.)

Coutinho, Démbélé, Insigne

E niente, dopo ventidue giorni siamo di nuovo qui. A (di)mostrare come le dinamiche del calciomercato siano trasversali, non riguardino il censo sportivo e a volte neanche quello economico. Il 2 agosto, scrivevamo questo pezzo: «Solo un piccolo club come il Barcellona vende Neymar con la clausola rescissoria (cit.)». Il 24 agosto, cioè oggi, il Barcellona non ha ancora sostituito del fuoriclasse brasiliano. Per il momento, ha giocato Deulofeu. Reduce da un triennio di prestiti tra Everton e Milan.

Nel frattempo si sono fatti i nomi più disparati per il post-Neymar. Solo che il Liverpool fa muro per vendere Coutinho, il Borussia Dortmund la tira lunga per Démbélé e pare ci siano stati approcci (respinti) per Insigne. Semplicemente: il Barcellona, al 24 agosto, non ha ancora certezza sull’uomo che sostituirà il calciatore più pagato della storia del calcio. Il Barcellona. Un top club assoluto. Che ha incassato 220 milioni. Che ci suggerisce un appunto sulle teorie del “mercato improvvisato”, della “mancanza di progettualità”, del “sell-to-buy”, del “modello Udinese” e così via. E ci spiega come funziona o come può funzionare, oggi, il calciomercato. Di nuovo. Può capitare a tutti – di fare bene o male i conti. Anzi, capita proprio a tutti.

Ah, nel frattempo hanno preso Paulinho. 29 anni, centromediano del Guangzhou Evergrande. Pagato 40 milioni. Così, per dire.
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