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Come attacca il Nizza: la velocità di Saint-Maximin, la centralità di Seri

Appunti tattici sulla fase offensiva della squadra di Favre: la bravura nelle transizioni, la costruzione del gioco e la mira (finora) difettosa di Plea.

Come attacca il Nizza: la velocità di Saint-Maximin, la centralità di Seri

Abbiamo già affrontato l’analisi della gestione delle transizioni difensive da parte del Nizza. Ora, andremo a completare il nostro studio sul gioco dei rossoneri di Favre, prendendone in considerazione la manovra offensiva. Partendo da un assunto piuttosto semplice: quest’ultima, con le partenze di Dalbert ed Eysseric (come noto, li vedremo a breve in Serie A con le maglie di Inter e Fiorentina) e con l’impossibilità momentanea di schierare due giocatori che potrebbero oggettivamente spostare gli equilibri come Balotelli e Snejider, perde una discreta fetta del proprio potenziale. Che però, attenzione, non sparisce affatto.

Una squadra a trazione anteriore

Se la partita con il Saint-Etienne ha visto una produzione offensiva piuttosto limitata, la gara con il Troyes, pur conclusa con un’altra sconfitta, ha mostrato che i nostri prossimi avversari hanno la capacità di essere pericolosi davanti anche in un momento critico come quello attuale e che non vanno assolutamente sottovalutati. Sono state 20 le conclusioni verso la porta nella gara di venerdì scorso; in generale una discreta qualità se non nella raffinatezza delle trame quantomeno negli spunti dei singoli, a cui non converrà concedere troppo spazio.

Abbiamo già parlato approfonditamente delle qualità di Seri, che ha in mano le chiavi del gioco del Nizza. Integriamo con un dato: contro il Troyes, 8 passaggi chiave, ma anche 4 conclusioni. Tra le peculiarità del 4-2-3-1 di Favre, infatti, c’è soprattutto l’apporto dato dagli esterni offensivi, in grado di intercambiarsi di posizione nel corso della partita, creare scompiglio nell’uno contro uno e scaricare all’indietro per la conclusione da fuori a rimorchio. La tendenza ad accentrare il gioco può evincersi anche dal campetto posizionale dell’intera partita con il Troyes, che vi proponiamo subito prima di un’azione che ne rappresenta la messa in pratica.

Nizza

Il nuovo (pericoloso) acquisto

Di quest’azione, sottolineiamo chi l’ha creata. Allan Saint-Maximin, classe 1997, appena arrivato dal Monaco. Da sgrezzare tatticamente e ancora un po’ troppo innamorato del pallone, forse, ma parliamo di un’autentica forza della natura: 7 dribbling effettuati contro il Troyes. Tenerlo nell’uno contro uno si prospetta abbastanza difficile, meno la palla gli arriverà e meglio sarà. Sa farsi valere anche l’altro esterno appena acquistato, Pierre Lees Melou, 24 anni, arrivato dal Digione: venerdì sera, 3 passaggi chiave ma anche il rigore conquistato. In un’azione in cui il Nizza ha dimostrato di saper far male, anzi malissimo, in ripartenza: palla in profondità chirurgica di Seri e uno contro uno mortifero di Lees Melou. Concedergli campo da aggredire non sembra una buona idea: le coperture preventive, come sempre, saranno fondamentali.

Discorso che varrà anche per quanto riguarda l’uomo deputato a sostenere il peso del reparto d’attacco. Alassane Pléa è stato finora piuttosto sfortunato, non riuscendo a esprimere appieno il suo potenziale. Lo scorso anno, un grave infortunio lo ha tenuto fuori a lungo. Prima del ko, 11 reti in 25 presenze, niente affatto male. Un giocatore capace di svariare su tutto il fronte, tenere palla e in possesso di un buono spunto nel dribbling. La mira gli ha fatto piuttosto difetto contro il Troyes (5 conclusioni, una sola, il rigore, nello specchio). Ma la sensazione è stata quella di una pericolosità diffusa. Guai a non tenerlo nella giusta considerazione.

 La necessità dell’attenzione

Insomma, parliamo di una squadra non trascendentale, ma che ha le proprie armi per far male qualora dovesse averne l’opportunità. Il Napoli dovrà stare molto attento: il fatto di giocare l’andata in casa rende pressoché vitale il non subire gol, nell’ottica del doppio confronto. Servirà una prestazione, dal punto di vista difensivo, impeccabile.

La linea, alta come di consueto, dovrà fare attenzione a non farsi infilare in velocità; il contributo passivo del centrocampo non dovrà mancare, per non permettere al Nizza di ribaltare velocemente l’azione e soprattutto con tanti uomini: come abbiamo visto, gente che va nello spazio, dall’altra parte, ce n’è. Occhio quindi anche a non perdere banalmente palla in fase di costruzione. Non c’è solo Seri a metà campo, di fianco a lui c’è il recuperatore seriale di palle Koziello. Ben 4 intercetti contro il Troyes.

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