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Napoli, vola basso: non siamo favoriti per lo scudetto. Firmo per il terzo posto e la Coppa Italia

Il Napoli non si è indebolito ma nemmeno rafforzato. Portiere e terzino destro sono gli stessi dello scorso anno. E ci sarà da gestire l’abbondanza in attacco

Napoli, vola basso: non siamo favoriti per lo scudetto. Firmo per il terzo posto e la Coppa Italia

A Dimaro si parla solo di scudetto

Quest’anno manca un vero e proprio tormentone da calcio mercato. Non c’è un Higuain che parte o non parte, non c’è un Gonalons che arriva o non arriva. In teoria sarebbe meglio, in pratica questa tranquillità ci proietta tutti verso la prossima stagione.

Oramai non manca molto in effetti, il 4 agosto ci saranno i sorteggi e saremo in pieno clima da preliminari di Champions o, almeno, dovrebbe essere così. Uso il condizionale perché a Dimaro e nei bar napoletani dei preliminari non si parla per nulla. Tengono banco il presunto indebolimento di Roma e Juventus ed il famigerato “ritorno delle milanesi”, locuzione alla quale segue immancabilmente qualche secondo di pensieroso e preoccupato silenzio.
Sempre a Dimaro hanno fatto la loro comparsa striscioni, cartelli e cori per lo Scudetto. Più di uno sdoganamento, scrive Massimiliano Gallo. Si parla apertamente di “anno buono”. A me tornano in mente 10 anni di “anni buoni” che gli amici romanisti presagivano ad agosto, con i risultati che sappiamo, e rimango perplesso.

Non vedo segnali per il Napoli favorito

Sarri ha spiegato che si può parlare di Scudetto, ma ha subito precisato che non siamo obbligati a vincere. Troppo tardi, direi. Oramai la frittata è fatta. Scudetto è una parola che basta pronunciare una volta e rimane inchiavardata nei pensieri dei tifosi. Così è andata e io mi sto già preparando a tirare fuori tutto l’arsenale scaramantico/apotropaico di cui sono in possesso. Non metto limiti alla provvidenza, naturalmente, ma non è che veda tutti questi segnali che diano il Napoli per favorita nella lotta al titolo. Anzi.

Non ci siamo indeboliti. Nel senso che non abbiamo ceduto nessuno dei nostri pezzi pregiati. Ma per il momento non ci siamo neppure rafforzati. Le due grosse carenze dell’anno scorso, l’alternativa ad Hysaj sulla destra ed un secondo portiere all’altezza, sono ancora lì. Poi c’è un discorso più generale che riguarda il gioco del Napoli, che a detta di tutti è difficilmente migliorabile. Infine c’è un’incognita sulla tenuta psicologica di alcuni giocatori. Il dualismo Mertens/Milik non sarà facilmente gestibile. Personalmente credo che, dopo qualche incertezza iniziale, Sarri propenderà per schierare il polacco titolare. Mertens sembra saperlo ed è già su di giri persino in questa fase. Sarri non potrà tenerlo fuori e potrebbe riproporre la staffetta con Insigne a sinistra, il quale non gradisce l’alternanza.
Problemi di abbondanza, dunque. Problemi da grande squadra che a Napoli non siamo propriamente abituati ad affrontare. Tutto ciò andrà calato in un contesto in cui le aspettative sono cresciute enormemente e sappiamo bene che a Napoli al crescere delle aspettative, nel caso in cui le cose non dovessero andare bene, corrisponderebbe una spasmodica ricerca del capro espiatorio. Ho ancora nelle orecchie i fischi ad Insigne durante il preliminare contro il Bilbao, per dire.

Tutte queste considerazioni mi spingono a volare basso. Se dovessi fissare gli obiettivi per la prossima stagione (cosa che la società non fa mai, con mio grande rammarico), direi che è arrivato il momento di arricchire un po’ la bacheca e che il titolo più alla nostra portata è la Coppa Italia.

Magari passare il girone di Champions

Bisognerà cercare naturalmente di essere competitivi in campionato, centrando la qualificazione diretta alla Champions (che l’anno prossimo si raggiunge anche con il terzo posto), superare i preliminari e fare bella figura nella fase a gironi, magari bissando il passaggio del turno dello scorso anno e sperando in un sorteggio più clemente agli ottavi.
Data la differenza abissale di fatturato che ci separa da Juventus, Roma, Milan e Inter, il Napoli non può partire da favorito nella lotta al titolo. Se un giorno dovesse accadere, sarà una vittoria da outsider, conquistata sul campo e non nel precampionato. Per tutte queste ragioni, se mi date un contrattino dove c’è scritto terzo posto, Coppa Italia e quarti di finale di Champions League, io firmo subito.
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