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Roma-Juventus commentata al bar sotto casa (biscotto o non biscotto?)

Si discute animatamente, mentre da trent’anni si attende un cappuccino tiepido. E una domanda: le ‘ndrine chi tiferanno tra Juventus e Crotone?

Roma-Juventus commentata al bar sotto casa (biscotto o non biscotto?)

FALLI DA DIETRO – 36A GIORNATA

Alla ricerca della partita vera.
Avevano cominciato le riserve delle Aquile a Firenze a far storcere molti nasi e a suscitare sbadigli manco al Franchi si proiettasse un film di Amelio.
In attesa dell’Olimpico i meravigliosi elfi di Prospero-Sor Tuta, concedono il consueto spettacolo di bellezza e di allegria.
Bellezza, quella che è anche leggermente imperfetta, ma che non annoia mai.
Cinque all’andata, cinque al ritorno.
Contro il Toro, signori. Non un nesci.
La squadra che sette giorni prima, in inferiorità numerica, stava mettendo sotto l’arroganza ergastolana.
Lo meriterebbero davvero il secondo posto. Solo per quest’idea rara di bellezza che i beneamati fujenti sono in grado di esprimere.

All’Olimpico la partita dell’anno

Ed eccoci alla partita dell’anno.
Roma per l’occasione spazza via per sempre la monnezza grazie alla geniale trovata delle magliette gialle, una strepitosa idea partorita da un’impagabile Bomba, raro genio dei nostri tempi.
Con ancora negli occhi la gaia scienza proclamata da Sor Tuta (che fra le sue colte letture certamente che non deve aver trascurato Nietzsche), difficile adeguarsi alla mediocrità del primo tempo dell’Olimpico.
Con la formazione messa in campo, Acciughina fa capire subito quanto tenga a questo match. Per lui vale poco o niente. Lo scudetto può attendere.
Gli ergastolani hanno altri pensieri. Due finali da preparare. Con in mezzo un’udienza per il presidente al processo penale per l’inquietante rapporto ultras-mafia.
Possono trarne profitto i Sangue-Oro, con una ripresa al galoppo.
E un risultato che teoricamente riapre tutto.

“Lo volete anche voi un biscotto?”

Al famigerato bar sotto casa, la tensione è al sommo grado.
“Cappuccino tiepido!”
“Subito. E un biscotto? Lo volete anche voi, un biscotto?” Fa Igino il proprietario alquanto sornione.
Ed eccolo Cientepelle, il truce gigantesco figuro dalle innumerevoli epe sovrapposte.
“Secondo me la questione è semplice. È una questione di rate.”
“Cosa c’entrano le rate?” Sussurro ingenuo.
“Le rate signo’, le rate!”. Mi urla raggiungendomi scomposto e maldestro, sbatacchiando la panza e un paio di sedie.

“È una questione di rate”

“De Laurentus non ha voluto rinunciare alla seconda rata di Higuain. L’americano di Roma ha detto si all’abbuono della seconda rata di Pjanic.
E chest’e’, il calcio moderno, quello quotato in borsa!”
E si gira intorno alla ricerca di improbabili consensi. E poi, dopo aver conquistato il centro della sala, apre le braccia e si esibisce nel querulo acuto finale.
“Quanto vale l’accesso diretto alla Champions?”

Una partita Mulino Bianco

“Ma comme se po’ ffa”. Impreca roco sul fondo il magrissimo Genni Felicità, perennemente in total black. Dal cappello, agli occhialoni, ai denti d’avanti scazzati.
“Comme se po’ ffà. Per una volta che tifo per loro! Quelli non solo perdono, ma addirittura pigliano un palo sullo 0-0 e la palla non entra, si fanno un autogol e non gli danno un rigore.”
“Perché nun capisci mai niente tu !” Lo assale Cientepelle tira fuori una bolletta e la sbatacchia sul notevole nasone di Genni ancor più nobilitato da una varice a forma di ragnatela.
“La vedi? Io me la sono giocata la cento! E se tenevo possibilità, me ne giocavo mille! Ma più Mulino Bianco di quella partita? Avete visto o no Buffon che accompagnava la palla dell’egiziano?”

Le ‘ndrine tra Juve e Crotone chi tiferanno?

“Ahhhh!!!” urlo. “Ma è bollente! Avevo detto tiepido, Iggi’!”.
“Penzate ‘a salute, signò! Ma ci pensate? Se ci davano quel rigore a Pescara? Quei due rigori per doppio fallo di mano a Genoa? Quel rigore netto a Sassuolo? Stavamo qua stasera attaccati agli ergastolani, come li chiamate voi. Ancora in corsa! E voi pensate al cappuccino bollente?”
“Iggì! Sono trent’anni che ti chiedo un cappuccino tiepido, lo sto aspettando ancora.”
“Signò e io sono trent’anni che sto aspettando stu sfaccimmo ‘e scudetto! Nu poco ‘e pacienza!”.
Esco fanculando. Ma faccio a tempo a sentire il sibilo querulo di Cientepelle:
“E mo’ domenica le ‘ndrine tra Juve e Crotone chi tiferanno?”
Già il Crotone.
È la squadra più in forma e più motivata.
Due mesi fa pareva spacciato insieme ai Delfini e agli Aquilotti della Favorita.
Poi 17 punti sugli ultimi 21 disponibili. Cinque vittorie e due pareggi in sette partite.
Domenica se la gioca alla disperata.
E quella forse sarà una partita vera.

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