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Processo Juventus e Agnelli rinviato al 15 settembre. Parti lontane, nessuna ipotesi di accordo

La Juventus fa sapere di aver preso tempo a una richiesta di accordo (non sappiamo ancora quale) della Procura. A Torino – processo ‘ndrangheta – chiesti 12 anni per Saverio Dominello e 8 per suo figlio Rocco.

Processo Juventus e Agnelli rinviato al 15 settembre. Parti lontane, nessuna ipotesi di accordo
Andrea Agnelli

Rinviato il processo alla Juventus e ad Agnelli per bagarinaggio. Dopo la richiesta della difesa di giungere un accordo, si è giunti alla decisione di un rinvio. Che è stato fissato al 15 settembre.

Nessun richiesta di patteggiamento da parte della Procura – come fatto subdolamente filtrare dalla Juventus. Anzi. La Procura è rimasta sulle sue posizioni, così come la Juventus. Le distanze sono siderali. Nessun ipotesi di accordo.

La cronaca

Non è nemmeno cominciata la requisitoria di Giuseppe Pecoraro il procuratore federale che avrebbe dovuto illustrare i capi di accusa nei confronti di Andrea Agnelli e dei dirigenti Alessandro D’Angelo, Stefano Merulla e Francesco Calvo, e chiudere con le richieste di condanna. Il processo sportivo è stato sospeso. La Juventus chiede sanzioni esclusivamente economiche, senza condanne per il presidente e i dirigenti. Accusa e difesa stanno trattando.

Alto Piemonte

Intanto al processo penale “Alto Piemonte” – nessun dirigente Juventus indagato – sulle infiltrazioni della ‘ndranghta nella regione, l’accusa ha chiesto 12 anni per Saverio Dominello, 8 per suo figlio Rocco (il ponte tra la Juventus e gli ultras) e 4 per l’altro ultrà della Juventus Fabio Germani.

Oggi al via il processo sportivo ad Andrea Agnelli e ai dirigenti della Juventus

Tutto quello che avreste voluto sapere sull’inchiesta Juventus-ultras (ndrangheta) e non avete mai osato chiedere

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