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Napoli-Juventus 1-1, pagelle / Il Capitano accende la luce insieme ad Insigne

I voti della strana coppia: Mertens c’è anche quando non si vede. Rafael merita di più. La solitudine di Higuain

Napoli-Juventus 1-1, pagelle / Il Capitano accende la luce insieme ad Insigne

RAFAEL – Non era facile per lui all’inizio, figuriamoci dopo sette minuti, quando Khedira imbrocca un lungo corridoio e lo trafigge. Per il resto, rimane disoccupato e se la cava bene coi piedi. In questi anni il destino è stato troppo severo con lui, meritava e merita di più, Ilaria cara – 6

Peccato per quella purga immediata: ci era arrivato con la mano sinistra. Segnalerei, al 27’ del secondo tempo, un’ottima uscita dopo la quale si butta con tutto se stesso persino sui compagni a difendere la palla che conserva coraggiosamente tra le mani – 6

Mandzukic il cliente rognoso della poteca albanese

HYSAJ – Il croato Mandzukic è il cliente rognoso della “poteca” albanese di stasera e lui, Hysaj, lo ricaccia spesso indietro, senza farlo entrare. Semmai è l’Innominato Fischiato a causargli qualche problemino, in un’occasione. Sui suoi piedi transitano un paio di ghiotte rifiniture cui però manca un degno terminale – 6,5

Al 30’ fa una malattia che apre uno spiraglio bellissimo ad una bella giocata di Allan e al velo di Mertens. Purtroppo i meravigliosi piedi di Hamsik si guastano sul più bello – 6,5

La manovra verticale dell’ispanico

ALBIOL – La Juve mette l’autobus davanti alla porta, di superlusso ma pur sempre un autobus, e Sarri intima all’Ispanico di ispirare all’origine l’assedio azzurro. La manovra verticale riesce alla grande nel secondo tempo: da lui ad Hamsik viene fuori una traiettoria che proietta Callejon in porta ma è in fuorigioco – 6

Presente di testa in più di un’occasione. Mi è parso giocare una buona partita – 6,5

L’Innominato Fischiato che sfugge a Koulibaly

KOULIBALY – Il gol di Khedira poteva stordire ed essere una cattiva stella sul prosieguo della partita. Invece, Koulibaly mantiene il sangue freddo, al punto che l’Innominato Fischiato per sfuggire al suo controllo deve girargli alla larga o retrocedere verso il centro – 6

La partita è iniziata da meno di due minuti e lui già abbatte con indifferenza il numero 9 bianconero. Al 3’ minuto entra deciso e pulitissimo anche su Lemina. Al 15’ è sua la gamba che si oppone al tiro di Higuain – 7

STRINIC – Il duello con Lemina è tra pesi leggeri. Il biondo croato ara la fascia sinistrorsa con continuità e s’infila spesso in vicoli ciechi senza sbocco: ma non è colpa sua. I suoi cross presuppongono un altro nove là in mezzo – 6

Bella l’incursione in velocità al 13’ del primo tempo in area bianconera, ma ancora più bello è il momento in cui resta a terra dopo il fallo subito da Lichtsteiner perché sa di aver buttato fuori la palla con un braccio e resta a guardare la sua panchina per capire cosa avrebbe fischiato l’arbitro, fingendo di aggiustarsi i parastinchi. Solo quando è stato sicuro di aver preso la punizione ha rasserenato gli occhi e si è alzato. Mi è dispiaciuto vederlo uscire – 7

GHOULAM dal 34’ del secondo tempo – Senza voto

Mi ha un po’ seccato il vederlo stanco per aver giocato così poco – sv  

Allan corto e male incavato

ALLAN – È il primo a dare il via libera a Khedira: l’unico peccato in una prestazione da diga frangiflutti che garantisce allo stesso tempo pressing e contenimento. Certo, gli manca lo strappo per aprire un varco nel muro dei non colorati ma al 30’ del primo tempo fa un numero di esterno che serve Hysaj libero in area – 6,5

Gran combattente. Il classico esempio del corto e male incavato. Seccato quando esce. Aveva ancora la carica di un toro – 6,5  

ZIELINSKI dal 23’ del secondo tempo – Venti minuti non gli bastano per trovare una giocata e spaccare la partita – senza voto

Dopo il toro sembra una piuma leggera, in campo. Una gran classe comunque – sv  

A volte servirebbero le celluline grigie alla Poirot

JORGINHO – Deve amministrare un assalto contro la seconda miglior difesa europea e si nota più per la quantità che per la qualità. Nel senso che si conferma un geometra di ottimo valore ma talvolta servirebbero le celluline grigie alla Poirot – 6,5

Secondo me a volte è importante essere qualitativamente meno belli ma efficaci – 6,5  

I calzari lucenti del Capitano

HAMSIK – Tra la diga Allan e il geometra Jorginho, è il Capitano ad accendere la luce. Ovviamente insieme a Insigne. Prima di liberare l’urlo belluino del San Paolo, è autore di altri due tiri che potevano aver una sorte migliore – 7

Dopo due occasioni perse clamorosamente, i suoi piedi tornano bellissimi e luccicanti come i calzari degli dei. Hamsik si ama, non c’è altro da dire – 7  

ROG dal 31’ del secondo tempo. Idem come Zielinski – senza voto

No, io il voto glielo do. Per il solo fatto che ha una incredibile fame di pallone. Vuole giocarla sempre, chiede che la palla gli venga passata. E per me questo è impagabile – 6,5

Il pilastro del pressing di stasera

CALLEJON – Un pilastro del maestoso pressing di stasera, insieme con il belga-partenopeo. Insigne lo cerca invano mille e mille volte e così il taglio perfetto arriva solo al novantesimo da Zielinski e produce una sponda da togliere il fiato – 6,5

Meraviglioso, al 44’ del secondo tempo, il colpo di testa a rimettere la palla in area: splendido quanto inutile – 6,5

MERTENS – C’è sempre anche se spesso non si vede cara Ilaria. Per lui una chiara occasione da gol: finta e tiro, servito da Hamsik. Ricambia il favore al Capitano e finalmente giunge il pareggio. Quasi miracolosa quella carambola su Buffon ma dopo se avesse dato quella palla a Callejon, al 31’ del secondo tempo… – 6,5

Il tackle su Higuain con un bellissimo recupero al 5’ del secondo tempo sembra dare un’incredibile sferzata alla squadra. In quel momento sembrava tutto di nuovo possibile. L’assist per Hamsik è suo e fa anche finta di non vederlo mentre gliela passa. Da genietto della lampada. Lo raddoppiano, lo triplicano, a volte su di lui vanno in 4. Credo davvero non potesse fare di più – 7

Insigne mobilissimo qual piuma al vento

INSIGNE – Il migliore per numero di giocate: Insigne non è mobile, ma mobilissimo qual piuma al vento. Nel suo tabellino pure due tiri a giro pericolosi – 7

È quello che manda più in bambola i difensori della Juve. Sembra non patire alcuna pressione. È cresciuto moltissimo – 7  

La solitudine di Higuain

SARRI – Un gol, cinque occasioni da gol (due di Hamsik, due di Insigne, una di Mertens) e la soddisfazione di vedere l’empolizzazione della Juve, costretta difendersi come una provinciale. Ma tutto questo non basta: i bianconeri conquistano un grosso pezzo di scudetto e adesso c’è solo da difendere la terza posizione – 6,5

È soddisfatto, nel postpartita, nel riconoscere di aver messo sotto la Juve. Per la prima volta mette in campo una squadra che non accusa la pressione di giocare contro la Juve ma che, anzi, la mette in difficoltà. L’unica piccola pecca è che continua a nutrire un debito di riconoscenza verso Higuain, mentre invece è il 9 che deve tutto a lui. Su Higuain: trovo insopportabile lui, la sua debolezza psicologica, il tradimento, tutto, ma stasera mi ha quasi fatto tenerezza nella sua immensa solitudine. Sembrava una pulce nel Colosseo, e non per i fischi del pubblico, ma perché non trovava la quadra. È la più grande vittoria che potessimo annotare sul calendario, questa – 7

ARBITRO ORSATO – Tu vuo’ fa l’inglese. Per fortuna senza grossi danni – 6

Devo dire che preferisco così. Meno interruzioni, più gioco – 6 

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