Allegri elogia il Napoli e Sarri in conferenza, ma ammette che i suoi avevano staccato la spina. Grande correttezza del pubblico
La conferenza stampa di Allegri dopo Napoli-Juventus 3-2 di Coppa Italia
«Abbiamo allungato la stagione, dal 28 maggio l’abbiamo portata al 3 giugno. Parlare di triplete non ha senso. Per stasera è iniziata la grande sfida per la Juventus, la grande sfida che ci porta fino al 3 giugno. Dobbiamo avere autostima. Adesso abbiamo una partita cruciale per il sesto scudetto consecutivo. Sono state due bellissime partite all’andata e al ritorno. Complimenti al Napoli e alla Juventus e ai miei ragazzi che hanno conquistato la terza finale di Coppa Italia consecutiva».
«Domenica abbiamo disputato una bella partita. Ma abbiamo sbagliato molto tecnicamente, stasera invece no. Ce la siamo complicata, ma Neto ha fatto anche tre belle parate. Barzagli quando è entrato ha tolto due palle la cui lettura è da grande difensore. E poi Higuain che stasera ha segnato».
De Laurentiis e il catenaccio
«De Laurentiis è molto competente di calcio (a proposito delle sue dichiarazioni sul catenaccio, ndr), guardo la mia squadra. Per vincere i campionati, le partite non sono tutte uguali. Sono contento di quello che stanno facendo i ragazzi e sono contento di quello che sta facendo il Napoli che gioca bene a calcio e ha un allenatore molto bravo. È un bene per il calcio italiano».
«Il Napoli gioca sempre allo stesso modo. La Juve gioca anche in maniera diversa. Sono dispiaciuto perché stasera non abbiamo vinto, avevamo staccato la spina. Nel secondo tempo era una partita finita ma nel calcio le partite non sono mai finite e il Napoli ha creduto di poterla riaprire. Ripeto, le partite sono fase offensiva e fase difensiva. Fortunatamente per me gli altri il calcio lo vedono diversamente. Sono stato fortunato a dire che avremmo fatto due gol. Stasera era una partita da dentro fuori, era una partita diversa».
Il clima di polizia
«I tifosi napoletani correttissimi all’interno dello stadio. La grande rivalità tra le due squadre non deve sfociare in qualcosa che non è più calcio. Se vogliamo migliorare ed educare i nostri figli in modo diverso, dobbiamo comportarci in modo diverso. Se si riduce tutto alla vittoria finale, vuol dire che non si è capito nulla. E’ assurdo vedere una squadra scortata con 12 camionette di polizia e carabinieri, non sembra che si parli di calcio».
Juventini che ancora amano Conte
«Io sono antipatico, poi non è vero. I tifosi sono tanti. Poi ci sono quelli che sono lasciati dalla fidanzata e sono nostalgici».