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Caro Napolista avevi ragione tu: non ne capisco un cazzo di pallone

Il primo pezzo della giornata per fare gli auguri al Napolista per il suo settimo comppleanno

Caro Napolista avevi ragione tu: non ne capisco un cazzo di pallone

Caro Napolista, sai che in questi sette anni ho provato diverse volte ad affossare il tuo progetto con articoli che facevano meno clic di un editoriale di Matteo Orfini o con simpatiche teorie sulle menti fini e sul tifo ale-oo da mettere al bando: giunsi finanche al punto di schierarmi contro il ritiro della maglia “10” in onore di Maradona e a criticare la chiosa fozza fozza napoli a fine pezzi.

Mi difendesti eroicamente fino a quando il server ti segnalò un blocco “apache” a causa dei commenti non proprio entusiastici, lì decidemmo, senza dircelo, perché a noi non piacciono i chiarimenti, di separarci. Da quel momento il Napolista iniziò una marcia inarrestabile e oggi è diventato il fiore all’occhiello dell’editoria napoletana, calcistica e non. Io, nel frattempo, mi sono convinto che in avevi ragione tu: non ne capisco un cazzo di pallone (e neanche di ruote panoramiche, altra mia battaglia contro).

Me ne sono fatto una ragione, al punto che ormai mi chiedo, da solo, senza che nessuno si degni di rispondermi, perché quel genio di Sarri faccia iniziare le partite sempre con il lancio di Koulibaly verso la bandierina: a me pare che ormai c’hanno sgamat tutt quant, non sarebbe il caso almeno di cambiare lato, ogni tanto, se proprio vogliamo far salire la squadra? Sono temi che, non affrontando più sul Napolista, ormai discuto sulla vecchia pagina fb del Napolista, quella off line con il gattino azzurro scelto da me: almeno lì non mi danno mai torto. Io invece, oggi che De Luca utilizza l’arma del chiattonismo contro i suoi nemici politici, devo darti ragione almeno sulle battaglie in favore di Benitez. Dovresti fare un pezzo anche in favore della Ciarambino, secondo me.

Infine, caro, Massimiliano Gallo, ti faccio i complimenti per esserti reinventato giornalista sportivo dopo anni da modesto attore (non ti offendere, ma quello con il talento in famiglia è sempre stato tuo fratello Gianfranco) e auguro grandi fortune a te e al tuo meraviglioso Napponista, Napolpappista, Pappolista, ehm,… scusa, volevo dire Napolista. Baci & abbracci, Luca Maurelli

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