ilNapolista

Napoli-Juventus sulle fasce: noi attacchiamo a sinistra, loro preferiscono la destra

Il lato di Insigne e Cuadrado è quello più sfruttato dalle squadre di Sarri e Allegri. I calci piazzati, i tiri concessi: un’anteprima analitica del match.

Napoli-Juventus sulle fasce: noi attacchiamo a sinistra, loro preferiscono la destra

La Uefa

Napoli-Juventus giocata con i numeri, un’idea avuta anche dalla Uefa. Che, sul suo sito ufficiale, ha utilizzato una chiave storica (le ultime cinque stagioni) per presentare la sfida tra azzurri e bianconeri. Le cifre dal 2012 a oggi si riflettono anche sul presente: punti (99 in più) e gol subiti (109 in meno) fanno la differenza in favore dei bianconeri. Che poi sono più o meno le proiezioni del disequilibrio di questa stagione: 10 punti di distacco in classifica e 13 gol subiti in meno dalla squadra di Allegri (19 a 32).

La difesa

Anche dal punto di vista delle statistiche avanzate, i numeri rispecchiano più o meno la stessa situazione. I bianconeri sono la squadra numero uno per numero (ovviamente inferiore) di conclusioni concesse a partita, 8,7. Il Napoli è secondo in questa speciale graduatoria, con 10 tiri subiti ogni 90′. Il problema del Napoli, quindi, sarà quello di segnare contro una squadra che riesce quasi sempre a contenere il suo avversario. Lungo tutta la stagione, solo una volta i bianconeri hanno subito più di due gol (a Genova, in un match dal carattere fortemente episodico). E solo altre tre volte (Atalanta in Coppa Italia, Inter e Fiorentina in campionato) hanno subito più di un gol.  

Del resto, anche la cronaca dei due precedenti più recenti racconta la stessa storia. Il Napoli ha segnato il gol del pareggio (in campionato) e il gol del vantaggio (in Coppa Italia) nei due match dello Stadium, ma poi non è riuscito a creare altre grandi occasioni.

L’attacco

Il discorso statistico sulla fase offensiva è un ulteriore indicatore che definisce le due squadre. Riavvolgere ancora il nastro degli ultimi due Juve-Napoli mostra come i bianconeri segnino molto sfruttando palle inattive (due rigori e due angoli su cinque reti in tutto segnate al Napoli), così come si evince anche dalla graduatoria dedicata della Serie A (secondo posto, con 14 gol da fermo, dietro il Torino); mentre hanno più difficoltà a realizzare reti su azione manovrata (37, quarta quota di Serie A dopo Napoli, Roma e Inter). 

Dal punto di vista tattico-statistico, da sottolineare il grande match sugli esterni, soprattutto quello di Insigne e Cuadrado. Secondo i dati di Whoscored, infatti, la Juventus attacca principalmente dal lato destro (40% delle azioni); un dato speculare in tutti i sensi rispetto a quello del Napoli, che dal lato opposto costruisce il 39% delle sue manovre. Quindi, sfida nella sfida su quella che è la corsia più importante, dal punto di vista creativo, per entrambe le squadre. Del resto, basta rileggere la nostra analisi tattica del match di Coppa Italia per ricordarsi come andò a Torino. L’ingresso di Cuadrado e il riposizionamento della Juventus permise ai bianconeri di aumentare la pressione sul Napoli allargando il campo. E creando quei due contro due laterali, soprattutto sulla destra, che costringono le ali di Sarri a un lavoro doppio di copertura.

Conclusioni

Il Napoli è una squadra di possesso (58% di media, la Juventus 55%), che coinvolge molti uomini nella costruzione del gioco. Per superare la difesa della Juventus, ha bisogno che questa circolazione di palla avvenga con la massima intensità possibile. Anche perché la squadra di Sarri, all’aumentare del valore dell’avversario, deve moltiplicare i propri sforzi per essere pericolosa. Il primo tempo col Madrid deve essere il riferimento. In più, la necessaria e benedetta (maledetta) attenzione difensiva: tutti e cinque i gol subiti dalla Juventus, una squadra cinica nel senso compiuto e profondo del termine, nascono da errori individuali grossi quanto una casa. Ghoulam, Reina, Albiol, un contropiede gestito malissimo. Ecco, limitare quei blackout vorrebbe dire garantirsi le possibilità per mantenere un eventuale vantaggio. Abbiamo imparato a segnare, contro questa squadra. Ora, il prossimo step è imparare a non concedergli gol per nostri improvvisi momenti di smarrimento.

 

ilnapolista © riproduzione riservata