Maurizio Sarri su Gabbiadini: «Non ho notizie di cessione da parte della società, dipenderà dalla sua volontà. Io gli sto dando fiducia».
Subito dopo Napoli-Sampdoria
Maurizio Sarri ai microfoni di Mediaset dopo Napoli-Sampdoria: «L’atteggiamento mentale del secondo tempo è un salto di qualità. Nella prima frazione abbiamo fatto fatica, ma era prevedibile. Loro ci pressavano alto, il campo non ci permetteva di esprimerci bene. Siamo andati sotto anche immeritatamente, poi nel secondo tempo abbiamo messo la giusta mentalità per ribaltare il risultato. Il computo delle palle gol alla fine è 9-3, quindi ce lo siamo anche meritato. Mi metto nei panni di Giampaolo, prendere un gol al 50esimo è pesante. Considerando l’andamento della partita, ci sta che si potesse vincere. Non mi è piaciuto il primo tempo per qualità, il secondo sì per mentalità».
Sull’espulsione e l’arbitraggio: «Non eravamo contentissimi nemmeno noi dell’arbitraggio, c’erano molti episodi controversi anche dalla parte nostra. Il rigore non dato a Callejon, il cartellino giallo o forse rosso su Mertens, l’atteggiamento del loro portiere con tante perdite di tempo. Poi, capisco la Sampdoria perché probabilmente Silvestre non tocca Reina e quindi l’arbitro può essere stato ingannato dalla sua intenzione di andare a intralciare il rinvio».
L’abbraccio con Ferrero
Dopo questa dichiarazione, abbraccio di sincera amicizia con Massimo Ferrero e scambio di battute. Poi, si parla di modulo: «Non siamo abituati a giocare così, quattro attaccanti e due centrocampisti centrali e offensivi. C’era il rischio di andare in confusione, ma la superiorità ci ha obbligato a fare qualcosa di diverso. Il campo, insieme alla pressione dell’avversario, ci ha messo in difficoltà. Probabilmente, anche il rientro dalla sosta ha fatto in modo che pagassimo qualcosa in quanto a brillantezza».
La permanenza di Gabbiadini secondo Sarri: «Non ho notizie di cessione, dipenderà dalla sua volontà. Io gli sto dando fiducia, lo metto dentro perché penso possa risolvere le partite. È tenuto in considerazione, esattamente come prima. La volontà del calciatore deve essere accompagnata da quella della società. Io non ho notizie di cessione da parte della società, quindi continuo a utilizzarlo. La sua interpretazione del ruolo di esterno è un po’ diversa dal nostro modo di giocare. Gli piace partire da destra per il tiro, non va a saltare l’uomo. È differente da quello che facciamo noi, poi ha delle qualità fisiche che non gli permettono di funzionare come esterno nel nostro sistema. Ha facilità a trovare gol, e nel nostro modulo può fare l’attaccante centrale. La media gol è alta».