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Il Napoli coglie la “scions” della semifinale nonostante la sciarpa viola di Zac

Napoli-Fiorentina, le pillole di Trapani. Il commento Rai che non fa più notizia, come Callejon; La viola era l’unica squadra ad aver fermato Sarri da dicembre.

Il Napoli coglie la “scions” della semifinale nonostante la sciarpa viola di Zac

l mio Napoli – Fiorentina 1-0 (Coppa Italia)

– “In questi due mesi, la Fiorentina è l’unica squadra ad aver fermato il Napoli” Cerqueti ha utilizzato questa frase durante la partita più volte del suo classico cavallo di battaglia “scions”.

– Con Cerqueti, al commento tecnico si è cimentato Zaccheroni.

– Zac non si è lasciato trasportare dal tifo, come accade con Alvino quando c’è il Napoli o Caressa quando c’è la Juve, ma in maniera distaccata ha spiegato come avrebbe dovuto giocare la Fiorentina, quali accorgimenti usare per limitare l’attacco del Napoli, come variare il gioco, quali schemi applicare e quali uomini sostituire. In pratica, ho avuto la sensazione che avranno dimenticato di comunicargli che la messa in onda della partita era sulla Rai e non su Tele Fiorentina.

La solita tv

– Seppur avesse fatto un tifo sfrenato, non ci sarebbe stato nulla di male, eh. Noi siamo temprati da anni. Siamo sempre consapevolmente abbonati a SkyJuve in cui Ilaria D’Amico è la meno coinvolta.

– Mentre a Mediaset, per Pistocchi, come ai tempi della propaganda, è stata chiesta la radiazione e Mughini dal pulpito ci ha spiegato che Napoli attualmente non ha identità, se non quella calcistica.

Come a dire che Napoli, senza il calcio, non avrebbe motivo di esistere. Che è più o meno ciò che penso di Mughini. Che senza calcio oggi a stento sarebbe riconosciuto dai parenti.

Parenti serpenti

– Parenti che invece in campo si sono disimpegnati tra alti e bassi: il figlio di Chiesa non avrà il tiro formidabile del padre, ma è stato una costante spina nel fianco; Sanchez, che ha ucciso il vecchio Sanchez e si è rinnovato con un taglio di capelli alla Iverson e un nuovo ruolo, avrà avuto qualche ripensamento dopo che Insigne gli ha fatto una capa tanta; Pavoletti, elemento tutto da scoprire, che però ieri macchinoso e spaesato è sembrato il cugino del penultimo Gabbiaridi e Reina finalmente ha spedito in campo il fratello che sa parare e che risulta decisivo.

– Due le parate vere del nostro Pepe: con le mani protese ha sventato una bomba di Chiesa che era andato via a Strinic sulla destra e con un prodigio a mano aperta ha salvato un colpo di naso di Astori, mentre si arrampicava fallosamente sulla maglia di Maksimovic.

– Astori ha giocato mezza partita senza numero. Ma nessuno se n’è accorto.

– Due le uscite basse di Reina a risolvere situazioni pericolose: su Kalinic nel primo tempo e su Chiesa dopo che ha vinto 8 rimpalli in area.

– Kalinic ha giocato l’intera partita. Ma nessuno se n’è accorto.

– Il Kalinic di ieri avrebbe fatto comodo alla Fiorentina in Cina.

La magica, supersonica, fantasmagorica Fiorentina

– La Fiorentina ha giocato bene, è una bella squadra, risulta sempre tosta, ha un gran possesso ed è l’unica negli ultimi due mesi ad averci fermato (per la gioia di Zac), ma in fondo in fondo, cos’ha fatto più di noi per meritare di passare il turno?

– Partita per lunghi tratti equilibrata, veloci capovolgimenti di fronte e risultato in bilico fino all’ultimo. Nel mentre, due traverse di Insigne su calci di punizione; altro tiro da fermo di Calle respinto da Tatarusanu coi pugni; controllo perfetto di Pavoletti in area e tiro di sinistro a colpo sicuro in curva B e una miriade di sfondamenti a sinistra che per svariati motivi non hanno avuto esiti positivi.

– In uno di questi, Pavoletti ha anticipato Calle mentre stava per andare al tiro. In un altro, a 5 metri dalla porta, Cerqueti ha così commentato “questa è una classica conclusione di Insigne”: palla dietro la curva B. In altro ancora, sempre Insigne ha superato il nuovo Sanchez con un colpo di tacco a seguire alla Bruno Giordano e per qualche astruso motivo non ha passato al compagno vicino, optando per un cross basso sul secondo palo.

– E la magica, supersonica, fantasmagorica Fiorentina, specie nella prima frazione, si è distinta soprattutto per la propria ferramenta: ammoniti “solo” Sanchez, Astori, Oliveira e Tomovic per lievi interventi alle caviglie ed innocue trebbiature ed Oliveira si è beccato il rosso nel finale.

Calle non fa notizia

– Finale rude e spigoloso in cui anche Hysaj è stato espulso e il gioco spezzettato da falli e piccole scaramucce ha aiutato gli azzurri a conseguire la palma della maturità e dell’esperienza.

– Migliore in campo: io e il nuovo Sanchez abbiamo votato Insigne. Non so se è più in forma o più sfigato (ho perso il conto dei legni stagionali), ma non si può rinunciare alla sua qualità. Anche se alcune scelte sul passaggio risolutore (in particolare l’ultima della partita in cui si è dimenticato di servire Mertens solissimo) non sono state quelle giuste.

– Strinic ha ben giocato, ma si è schiantato dopo un’ora. Non era più abituato a giocare una partita intera da un secolo. Figuriamoci ora che è titolare da un mese senza sosta.

– Il gol qualificazione è la parla della partita: palla recuperata a centrocampo e ribaltamento veloce di Diawara per Insigne sul solito out sinistro. Passaggio prolungato per Hamsik che a memoria ha pennellato un cross alle spalle dei difensori. Incornata violenta e tempestiva dell’accorrente Calle e rete.

– Calle che fa il terzino, fa l’ala, conquista punizioni, fa ammonire mezza squadra avversaria e segna, non fa più notizia.

La paura di una tonellata, il calendario e il calcio italiano

– Il finale, come a Milano, è stato di sofferenza pura. Come il Milan, la Fiorentina non ha avuto occasioni, ma il terrore di una mischia, un rimpallo o una tonellata ci ha fatto finire la partita in apnea.

– Siamo stati più tosti, abbiamo giocato meglio, abbiamo avuto più scions, siamo stati più squadra ed abbiamo meritato di passare il turno.

– Si va in semifinale e la prima si giocherà il primo marzo.
Calendario aggiornato con l’anticipazione della settimana pasquale:
1 marzo (Juve o Milan) – Napoli
4/5 marzo Roma – Napoli
7 marzo Napoli – Real

– Domenica c’è il Palermo sulla via della retrocessione. La mano di De Zerbi è stata segata, Ballardini non vuole più fare il Montefusco e Corini si è dimesso. Chi sarà il prossimo allenatore dei rosanero ed essere esonerato?
C’è Zac libero, eh.

– Situazione attuale del calcio italiano:
Campionato in cui a gennaio più della metà delle squadre sono già in vacanza;
Formula della Coppa Italia criticata anche dagli stessi estensori della formula;
Telecronaca affidata a Cerqueti e a Zaccheroni che con la sciarpa viola dice: sono concordo con te.

– Errata Corrige: “In questi due mesi, la Fiorentina ERA l’unica squadra ad aver fermato il Napoli”. Che si torni alle “scions”.

Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.

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