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Addio retorica degli ultimi, il Napoli diventi consapevole della propria forza

Sarri ha cambiato atteggiamento in dieci mesi. Dalla trasferta allo Juventus Stadium a Lisbona. L’ambiente deve capire che la squadra è molto forte.

Addio retorica degli ultimi, il Napoli diventi consapevole della propria forza
Napoli

Obiettivo raggiunto

Il Napoli batte prima l’Inter e poi il Benfica nel giro di quattro giorni. Vince il girone di Champions League (era testa di serie numero due) e centra così il primo obiettivo della stagione. Probabilmente il più importante. Accede agli ottavi di finale per la seconda volta nella sua storia. La stagione del Napoli cambia volto. La squadra di Sarri si mette alle spalle un periodo controverso. Caratterizzato dagli infortuni di Albiol e Milik. Da una evidente incomprensione tra presidente e allenatore. Ne esce con due vittorie delicate e importanti. Cinque gol fatti, uno solo subito.

Il Napoli ha cambiato la stagione

Questa sera, il Napoli può cambiare la stagione. Anzi, l’ha già cambiata. Perché arrivare negli ottavi di finale di Champions è un risultato storico che, di per sé, vale un’annata. E che, speriamo, possa riuscire a far comprendere a tutto l’ambiente della forza di questa squadra. Una rosa che anche a Lisbona ha dimostrato la sua forza. Con Gabbiadini schierato dal primo minuto. Una scelta saggia, inclusiva, da parte di Sarri. Poi la partita l’ha risolta Mertens con un assist e un angolo. Ma, paradossalmente, è secondario.

Senza Milik

Il Napoli ha giocato senza Milik. Sarri ha fatto esordire anche Rog in Champions. Il Napoli è tra le sedici squadre più forti d’Europa. Le polemiche che da sempre accompagnano il Napoli non hanno senso. Questa vittoria, questo primo posto devono avere il potere di rasserenare gli animi. Abbiamo una rosa, un allenatore e una società in grado di competere in Italia e in Europa. E anche di guardare al futuro prossimo con fiducia e serenità.

La mistica della sofferenza

L’altra lezione di questa sera è che si possono raggiungere gli obiettivi senza sudare più di tanto. Consapevoli della propria forza e, perché no, anche con un pizzico di fortuna (la vittoria della Dinamo). La mistica della sofferenza e della sconfitta stasera è stata spazzata via. E forse non è un caso. Così come non è stato un caso l’atteggiamento di Sarri prima della trasferta di Lisbona. Un atteggiamento così diverso dalla vigilia di Torino, allo Juventus Stadium, lo scorso febbraio. Anche Sarri ha abbandonato la retorica degli ultimi. Sa di avere una grande squadra, che gioca a memoria. Dieci mesi non sono passati invano. E siamo arrivati primi nel girone senza Higuain e senza Milik per quattro partite. I momenti difficili torneranno. Ma non trinceriamoci dietro facili alibi. Affrontiamoli consapevoli della forza del Napoli. Come abbiamo fatto contro Inter e Lisbona.

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