Il match di ieri sera in pillole: per il Napoli Insigne, Mertens e ovviamente Hamsik. Per i turchi, le trick ubriacanti di Ricardo Quaresma.
I trick di Quaresma
Chi scrive, anni fa reputava che il portoghese fosse il classico giocatore solo fumo e niente arrosto e probabilmente aveva ragione. L’esperienza, però, fa tanto e ora i giochetti di prestigio non sono più fini a se stessi ma hanno un’utilità. Qui si porta letteralmente a spasso Hysaj e Callejon, mica due ingenuotti, con una serie di finte e sterzate da far venire il mal di testa. Vien da dire, fortuna che con Quaresma, a questo punto, abbiam dato. Si è capito che ci va piuttosto indigesto.
Lo slalom di Insigne
Dal canto nostro noi rispondiamo con Lorenzo che pure è un tipo niente male, peccato che troppi non l’abbiano ancora capito. Ammiriamo una meravigliosa doppia finta di passaggio a Gabbiadini: con la prima, toccando il pallone salta il marcatore, con la seconda apre invece per Callejon (bravo anche Manolo a fare da specchietto per le allodole). Peccato davvero che poi José faccia qualcosa di, per lui, inconsulto davanti alla porta.
Il velo/tacco di Mertens
Altra situazione in cui la punta centrale attira su di sé l’attenzione della difesa e libera al tiro il compagno. Questa volta Mertens viene incontro sul cross di Ghoulam e con il radar periferico vede accorrere dietro di sé Insigne, facendo proseguire la palla per il tiro di quest’ultimo. Quasi un peccato, forse, che ci sia stato quel tocco col tacco. Senza, la sensazione è che Lorenzo avrebbe avuto una palla più pulita e con quel metro di spazio in più per caricare il tiro. Ma parliamo davvero di dettagli.
La sforbiciata di Hysaj
L’albanese è uno di quelli che, pur non incantando, qualche piccolo segnale di ripresa ha iniziato a darlo. Approfittando, di quando in quando, delle amnesie difensive di Quaresma e/o Aboubakar, non si è fatto pregare ad accompagnare l’azione offensiva e quasi regalava, in questo caso, un assist da cineteca. Quasi perché è Callejon a strozzare il tiro, Elseid aveva messo una palla di precisione chirurgica con il coefficiente di difficoltà innalzato dalla coordinazione volante.
Il gol di Hamsik
Non si poteva che chiudere con la perla del capitano. Una traiettoria maligna e stupenda che si spegne lì dove Fabricio proprio non può arrivare. Un colpo, quello del tiro da fuori, che è nel repertorio di Marek. Che a chi scrive, visto che parliamo di una conclusione di sinistro (che solo teoricamente sarebbe il suo piede debole), ha ricordato il gol realizzato sei anni fa contro la Steaua Bucarest e il tiro provato a Torino a febbraio. Che peccato, che quella volta si fosse alzata appena troppo.