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Per urbanisti e storici dell’arte, il nuovo stadio della Roma è una «speculazione edilizia»

Appello pubblicato sul sito eddyburg per bloccare la costruzione di un impianto che su un milione di metri cubi «destina solo un quinto alle funzioni sportive».

Per urbanisti e storici dell’arte, il nuovo stadio della Roma è una «speculazione edilizia»
Il progetto dello stadio della Roma a Tor di Valle

Lo stadio della Roma

Ribolle Roma, per la situazione del nuovo stadio. La giunta Raggi è finita nel mirino di alcuni  storici, storici dell’arte e urbanisti che si oppongono a quella che viene definita “una mastodontica speculazione edilizia” da parte del club giallorosso. L’edizione romana di Repubblica scrive di un appello apparso sul sito eddyburg , fondato dall’urbanista Edoardo Salzano, che chiede di rivedere la posizione dell’amministrazione nei confronti del nuovo impianto, inizialmente disapprovato dai pentastellati e che oggi sembra poter tornare di nuovo d’attualità.

Come riportato anche da Calcio&Finanza, i firmatari dell’appello si dicono «sconcertati» del fatto che la giunta Raggi abbia cambiato idea rispetto ai mesi scorsi, quando alla delibera dei lavori votata durante il governo Marino i grillini votarono contro. «Nel giugno scorso – si legge nell’appello – Pallotta ha consegnato a Comune e Regione il progetto definitivo, ma la sindaca Virginia Raggi, invece di revocare come ci si aspettava la deliberazione di pubblico interesse, ha concordato con la Regione l’avvio della conferenza dei servizi, vincolandosi a un esito pressoché scontato di approvazione. Nello sconcerto di coloro, come chi sottoscrive quest’appello, che o speravano nel radicale cambiamento promesso da Raggi o che, pur non avendo votato M5S, auspicavano che insieme alle Olimpiadi venisse accantonato, subito e per sempre, anche il nuovo stadio».

Altre perplessità riguardano «il milione di metri cubi di progetto, di cui solo un quinto riguarda lo stadio e altre funzioni connesse alle attività sportive. Inoltre, nessuno ha spiegato che fine faranno lo stadio Olimpico e il vecchio stadio Flaminio ormai abbandonato, e come si potrà negare lo stesso trattamento a un eventuale richiesta di altri costruttori apparentati alla squadra della Lazio o ad altre società sportive».

 

 

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