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De Laurentiis: «Higuain di un altro pianeta? Tra due anni diremo lo stesso di Milik»

Nuove dichiarazioni del presidente, riportate da giornali stranieri. Adl incensa Milik e racconta qualche altro retroscena sulla cessione del Pipita.

De Laurentiis: «Higuain di un altro pianeta? Tra due anni diremo lo stesso di Milik»

Ancora De Laurentiis, ancora sul mercato e su Gonzalo Higuain e Arkadiusz Milik. Il presidente del Napoli, dopo l’intervento di mercoledì al convegno Leaders2016, ha rilasciato altre dichiarazioni riprese dallo Standard Sport e dai polacchi di Sportowefakty: «Per Higuain, abbiamo ricevuto alcune offerte dall’Arsenal e dall’Atletico Madrid. Nessuna di queste squadre, però, ha messo sul piatto una cifra congrua. Higuain non era in vendita, non eravamo pronti alla cessione. Un anno offrimmo il rinnovo a lui e al fratello, ma la Juventus ha vinto la battaglia di mercato perché ha offerto di più. Non compro giocatori per poi rivenderli, i prezzi altissimi sono per scoraggiare le altre società. Su Milik posso dire che parliamo di un calciatore fantastico. Oggi si dice che il Pipita sia di un altro pianeta, ma anche lui arrivò a Napoli circondato da molti dubbi e perplessità. Non tutti erano convinti della sua forza, non giocava da titolare con il Real Madrid e nella nazionale argentina. Sono convinto che tra due anni diremo di Milik le stesse cose che diciamo oggi di Higuain».

Koulibaly: «Ricordo il primo anno con Benitez, tutti lo criticavano perché non riusciva a rendere al meglio. Oggi, con Sarri, giochiamo in maniera molto diversa e questo ci è servito per esaltare anche le qualità di Kalidou, che ha attirato le attenzioni di molte squadre importanti. Conte e il suo Chelsea me l’hanno chiesto, ma tutti i nostri difensori giocatori sono fondamentali per la nostra fase di non possesso».

Su Conte e Zaza: «Antonio è un allenatore molto capace, ma l’Inghilterra è diversa dall’Italia. È difficile essere il numero uno lì dopo esserlo stato nel nostro paese. Per quanto riguarda Zaza, c’è da dire che ogni calciatore che riesce ad arrivare a un certo livello puntano a migliorarsi, e ognuno sceglie un percorso o un luogo diverso. In questa scelta, mogli e fidanzate o comunque influenze esterne possono cambiare le carte in tavola».

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