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Il surreale dibattito sullo stadio da 20mila posti a Napoli

È bastata una dichiarazione di De Laurentiis. La realtà è che è tutto fermo e probabilmente così resterà a lungo.

Il surreale dibattito sullo stadio da 20mila posti a Napoli

Se Aurelio De Laurentiis voleva avere l’ennesima prova che accreditasse il suo egocentrismo, l’ha avuta. È riuscito nella titanica impresa di aprire un dibattito sulle sue dichiarazioni a proposito del nuovo stadio San Paolo. Stadio che lui vorrebbe di 20mila posti, con poltrone, modello teatro. Si sarà divertito un mondo, il presidente, quando ha deciso che avrebbe rilasciato queste dichiarazioni. Ha aggiunto che non andrà più al San Paolo perché dalla tribuna d’onore non si vede niente. E francamente è difficile dargli torto. È il posto più osceno dello stadio, insieme con la tribuna family, eppure incomprensibilmente molto ambito.

Dichiarazioni che si aggiungono a tante altre del nostro presidente che, come sapete, qui difendiamo a spada tratta dagli juventini camuffati che si annidano copiosi tra i tifosi del Napoli. Detto questo, dati a Cesare i meriti di Cesare, è mai possibile aprire un dibattito sullo stadio da ventimila posti, dibattito in cui interviene persino il presidente della Federcalcio Tavecchio? Ma allora fa bene De Laurentiis a insistere. Fossimo in lui, dalla Cina direi che ha deciso di sostituire i raccattapalle con i leoni, siamo certi che interverrebbero associazioni di animalisti e la città si dividerebbe.

Mettiamoci l’anima in pace: lo stadio a Napoli, a meno di clamorose inversioni di rotta, non si farà. Perché non ci sono i soldi, perché a Napoli realizzare un progetto è un’impresa troppo complessa; qui persino una festa di Dolce&Gabbana diventa un affare di Stato, figuriamoci la realizzazione di un nuovo impianto sportivo. Poi ci sarebbe da abbattere l’oleogramma dei “centomila cuori”, che è solo luogo comune. È solo contraddizione dialettica che va avanti da più di cinque anni. Al momento tutto è fermo: il mutuo chiesto al credito sportivo, i lavori per il riammodernamento del San Paolo, il progetto per il nuovo San Paolo e tutto il resto. Ai più giovani va anche ricordato che le liti Comune-Napoli risalgono ai tempi di Valenzi e Ferlaino, ancor prima che arrivasse Maradona.

Va anche detta un’altra cosa. I tifosi del Napoli sono sempre andati a vedere la partita al San Paolo, stadio che è sempre stato in queste condizioni. Sempre. Era più bello prima di Italia 90, questo sì, non c’erano i sediolini e non c’era la copertura che però spesso ci ha salvati dalla pioggia (seppure con qualche bucherello qua e là). Non è che i napoletani prima andassero all’Old Trafford e poi si sono ritrovati al San Paolo. I bagni sono sempre stati così, sin dagli anni Settanta.  

Inoltre è risibile la polemica alimentata dai consiglieri comunali per il prezzo politico dei biglietti al San Paolo, parliamo degli stessi consiglieri che hanno litigato sull’ordine del giorno dei biglietti omaggio. Poi si può discutere sull’aspetto sociale del calcio ma non tutto si può mettere in conto a De Laurentiis. Certo io e tanti altri bambini come me si sono innamorati del calcio perché andavano gratis allo stadio. C’è anche da dire che non c’erano i sediolini e i biglietti numerati, era più semplice, su un gradone si stava in due e il bambino andava avanti. Così come c’è da rilevare che non pochi oggi preferiscono la tv allo stadio. Lo stadio per ricchi o benestanti non è una bella tendenza, siamo d’accordo, a Napoli come altrove. Ma il pulpito è importante.

Siamo fortemente scettici sulla possibilità che il Collana diventi il nuovo stadio del Napoli. Così come siamo scettici che accada qualcosa. Se ci pensate, stiamo ancora ad affannarci a convincere tantissime persone che il Napoli è forte ed è una società solida, come pensiamo di poter affrontare la costruzione di un’opera come quella di un nuovo stadio. Non siamo attrezzati, e non solo economicamente. La questione capienza,poi, è un falso problema. Napoli non è più da anni uno stadio da 60mila spettatori, tranne rarissime occasioni. Considerato lo storico degli ultimi anni, col Napoli stabilmente nelle prime posizioni, in un impianto da quarantunomila posti – modello Juventus Stadium – si sta larghi. Basta leggere i numeri invece di agitarsi tanto.

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