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Quando parla il campo, il Napoli fa sempre bella figura (2-0 al Chievo)

Gol di Gabbiadini (che esulta!) e Hamsik al gol numero 100. Turnover di Sarri ma senza i nuovi acquisti. Ottima prova di Zielinski.

Quando parla il campo, il Napoli fa sempre bella figura (2-0 al Chievo)
Gabbiadini squalificato

Quando parla il campo, il Napoli risponde come sa. E vince 2-0 contro il Chievo, una partita senza soffrire. La decide nel primo tempo, senza nemmeno dannarsi più di tanto. Contro un Chievo che era terzo in classifica, aveva battuto Inter e Sassuolo e non aveva ancora subito più di un gol a partita.

Due a zero. Gol di Gabbiadini che finalmente si è sbloccato e di Hamsik alle centesima rete con la maglia azzurra. Il Napoli si conferma unica squadra imbattuta della serie A, termina per la prima volta quest’anno due partite di fila senza subire gol e si ridiventa primo attacco del campionato con 14 gol, in attesa della Roma.

Il Chievo reclama un calcio di rigore che probabilmente c’era a un quarto d’ora alla fine per intervento di Koulibaly su Floro Flores che aveva già superato Reina.

È stata la partita di Gabbiadini – che Sarri ha preferito a Milik ed è stata una scelta opportuna – del turnover prima della Champions e di un turnover al momento fermo a quattordici giocatori, con in campo Maggio, Zielinski (ottimo, soprattutto nel primo tempo), Gabbiadini e Insigne. Almeno stavolta Giaccherini e Diawara si sono scaldati a bordo campo. Sono rimasti in panchina Maksimovic, Tonelli e Rog. Callejon e Jorginho (poi sostituito da Allan, con Hamsik di nuovo centrale) sempre in campo, così come la coppia difensiva centrale.

Si gioca in uno stadio eufemisticamente non pieno (19.942 spettatori per un incasso di 408mila euro). Ampi buchi nelle curve, i Distinti inferiore “salvati” da una iniziativa pubblicitaria dei supermercati Deco. In questo clima surreale – non sembra mai che il Napoli è secondo in classifica e in Champions League – con le curve che cantano cori contro De Laurentiis (“De Laurentiis bagarino”, con i soliti controfischi del San Paolo “non organizzato”) ed espongono uno striscione in curva B “Sarri uno di noi”, si comincia Napoli-Chievo.

Il Chievo è ben organizzato, fa molta densità a centrocampo, ha sempre almeno tre calciatori sulla palla, spesso quattro. Ormai l’uomo su Jorginho non fa nemmeno notizia, in questo caso è Birsa. Il Napoli comunque non è timoroso. Si comincia al decimo con l’ammonizione di Gobbi per fallo su Zielinski (verranno poi ammoniti Koulibaly, Albiol e Cesar). È proprio Zielinski l’arma del Napoli per aprire la difesa clivense. Il polacco entra in tutte le azioni del Napoli, manovrate, in accelerazione e verticali. Sono tante, il Napoli gioca sempre bene. All’11esimo Hamsik calcia debolmente su assist di Zielinski, al 20esimo alto, sempre su assist di Zielinski che dal fondo la mette dietro. La più bella è al 18esimo, c’entra sempre Zielinski che appoggia a Gabbiadini il cui tiro viene deviato. Manolo va vicino al gol anche con un pregevole colpo di testa. Si gioca praticamente a una porta.

Poi arriva il 23esimo, il minuto di Gabbiadini. Sul fondo, da destra, ci va Callejon che imita Zielinski: cross arretrato, dal limite dellarea c’è Gabbiadini che con un colpo di compasso chiude il semicerchio con un rasoterra sul secondo palo. Uno a zero. Ma la notizia è l’esultanza di Manolo. Davvero la fine di un problema per lui. Bravo e bravo Sarri a farlo giocare.

Il Chievo prova a reagire. Si avvicina un paio di volte alla porta di Reina ma è impreciso al momento dell’ultimo passaggio. E il Napoli al 39esimo celebra due eventi: il centesimo gol di Hamsik con la maglia azzurra e il ritorno al gol sul corridoio sinistro con Insigne che appoggia dentro in verticale per Marek che in area incrocia col mancino. Due a zero.

Nella ripresa, la partita scorre tranquillamente. Il Napoli potrebbe segnare ancora ma non cerca con convinzione il terzo gole fa bene. Mercoledì c’è il Benfica e il campionato è lungo, meglio dosare le energie. Al 48esimo è ancora Zielinski a servire un bell’assist assist per Callejon che tira di destro quasi a colpo sicuro ma viene rimpallato. Viene ammonito Dainelli. E comincia il valzer delle sostituzioni: entra anche De Guzman (un po’ fischiato, un po’ ignorato) per Birsa.

La novità sono proprio Giaccherini e Diawara a scaldarsi. Ma nessuno dei due entrerà. I cambi sono quelli standard: Milik per Gabbiadini, Allan per Jorginho e Mertens per Insigne. C’è il tempo per il presunto rigore su Floro Flores partito sul filo del fuorigioco. La partita finisce. Il Napoli vince. È secondo in classifica.

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