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Meno male che il Napoli è una società fortunata e senza programmazione

Il rinnovo di Koulibaly è l’ennesima tappa di un Napoli che continua a crescere. E che i peggiori nemici li ha in casa.

Meno male che il Napoli è una società fortunata e senza programmazione
Napoli

La società senza programmazione, il pappone, l’imprenditore fortunato che non ha né un’azienda né una strategia aziendale. Né sa dove stiano di casa. Questo è il Napoli di Aurelio De Laurentiis secondo una vulgata ahinoi congruamente rappresentata nella nostra città. Avvelenatori di pozzi cresciuti in casa, mestatori, anche un po’ invidiosi, perché in fondo l’invidia è sempre figlia dell’inadeguatezza. Ed è dura concepire che qualcuno è più bravo di te, molto spesso non ci arrivi proprio.

Mentre abbiamo dovuto assistere all’ennesima estate farcita di chiacchiere da bar – fateci caso, più sono inadeguati più hanno la prosopopea di stare nel giusto, di darti lezioni di keynesismo – il Napoli stava allestendo una signora campagna acquisti, improntata al presente e al futuro. Mentre gli ignoranti in cattedra deridevano gli acquisti del Napoli, la società acquistava Milik e Zielinski oggi già considerate pedine pressoché inamovibili del Napoli di Sarri. E finora abbiamo visto soltanto loro due. Avremo il tempo di testare Tonelli, Maksimovic, Giaccherini, Diawara, Rog. Una squadra che per il secondo anno è tornata da sola in testa alla classifica. Non accadeva dai tempi di quello lì.

Ma non basta. A Napoli, si sa, città che primeggia in ogni settore, si è esigenti. Una società degna di questo nome non arriva con tutte queste noie contrattuali da sbrogliare. Come se qualcuno di loro gestisse un’azienda, chessò un garage, una sia pur minuscola società. E mentre gli altri blaterano – si professano tifosi del Napoli – la società calcio Napoli di Aurelio De Laurentiis provvede a rinnovare contratto su contratto, dice no a offerte da capogiro come quella di 55 milioni del Chelsea per Koulibaly, prova a prendere sul mercato gente come Tolisso e Icardi (a proposito è fantastico che tanti tifosi del Napoli hanno scoperto Icardi ieri).

Un rinnovo dietro l’altro. E oggi è stato oggi il giorno di Kalidou Koulibaly il calciatore che i soliti noti davano al Chelsea al cento per cento. “Poi ne parliamo a fine mercato”. Sono spariti. Loro. De Laurentiis no, e ha firmato il rinnovo col franco-senegalese.

Intanto si sono arrabbiati per le affermazioni sullo stadio da ventimila posti. Nella sera in cui per Napoli-Bologna (che ci ha dato il primo, temporaneo quanto volete, primo posto in classifica) di spettatori al San Paolo ce n’erano ventunomila. Lo stadio da ventimila posti metterebbe finalmente nero su bianco che il “grande cuore dei tifosi del Napoli” è una balla uguale e contraria alle tante che vengono raccontate di Napoli e dei napoletani. Né più né meno di uno stereotipo. Va però gridato che quei ventunomila presenti al San Paolo hanno sonoramente fischiato i cori dei tifosi organizzati contro De Laurentiis. SO-NO-RA-MEN-TE. Lo stadio non si farà, ahinoi. Il primo posto in classifica, però, è reale. Come una squadra che è ai vertici ormai da sette anni e che, incredibilmente, il nemico principale lo ha in casa.

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