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Grande Reina e due rigori negati. Sarri polemizza con gli arbitri e col Napoli

Il Genoa di Juric gioca con grande intensità. Il Napoli non gioca male ma in campo c’è anche l’avversario. Restiamo imbattuti.

Grande Reina e due rigori negati. Sarri polemizza con gli arbitri e col Napoli

Difficile sintetizzare il pareggio del Napoli a Marassi contro il Genoa. Ci sono tante chiavi di lettura. La partita è stata intensa, il Genoa è una bella squadra che gioca a ritmi alti. Il migliore in campo del Napoli è stato Reina che ha salvato la partita due volte nel secondo tempo – una nel finale – e una nel primo tempo. C’è anche da dire che al Napoli mancano due rigori e che ha colpito una traversa nel primo tempo con Hamsik. Ma lo stesso Reina non è pazzo a fine partita a parlare di pareggio giusto. Certo fa rabbia pensare che i due pareggi del Napoli sono segnati da svarioni arbitrali ma occorre dare merito al Genoa di Juric che non si è mai tirato indietro e ha perso Pavoletti dopo trenta minuti. 

Sarri nel post-partita riesce nell’impresa di trasformare due torti subiti in una polemica interna. L’allenatore ha lamentato l’isolamento della condizione e ha detto che gradirebbe un intervento della società nei confronti dei torti arbitrali subiti visto che siamo alla seconda partita dopo Pescara. Può avere anche ragione ma mediaticamente ha portato la polemica in casa nostra invece di scaricarla sugli arbitri. Una polemica che fa più rumore in questi giorni vista l’assenza del presidente. Sarri da un lato ha ragione quando dice di non poter essere l’unico a parlare degli arbitri, anche perché sennò diventa l’allenatore lamentoso; d’altra parte, però, dirlo in pubblico non è stata certamente una buona idea. Ora si parlerà più di questo che dei torti arbitrali.

Il Napoli perde il primo posto in classifica ma è una rivoluzione soltanto per Ilaria D’Amico. Ci sta di pareggiare contro questo Genoa. Sarri sa che si tratta di una partita difficile e di fatto schiera la formazione tipo con Mertens (non brillante) e Milik. Juric imposta la squadra molto bene con marcature asfissianti a centrocampo: Rincon un’ombra su Hamsik e Rigoni che fa più o meno altrettanto con Jorginho, mentre Ntcham se la vede con Allan. Il Genoa gioca molto bene anche sulle fasce,soprattutto a destra con Izzo e Lazovic, poi crescerà nella ripresa a sinistra soprattutto con Laxalt.

Con la partita ancora in rodaggio, l’arbitro Damato non vede un rigore netto per il Napoli per fallo di mano di Ocampos in area. Il primo sussulto arriva al 18esimo: la squadra di Sarri colpisce la traversa con Hamsik che con un destro al volo raccoglie un suggerimento basso di Callejon. Sul ribaltamento di fronte, il Genoa sfiora il vantaggio: Lazovic va via a Ghoulam, crossa e Laxalt serve al centro di testa Pavoletti che viene anticipato da una mossa felina di Reina che leva la palla dal capo del livornese.

La partita è equilibrata. Il Genoa tiene il ritmo alto. Sebra che Juric studi da Sarri. Milik è ben controllato ma il polacco si fa notare con un colpo di testa su calcio d’angolo respinto quasi sulla linea da Perin. Generosa come sempre la prova di Callejon che si fa notare con un ottimo recupero su Pavoletti che alla mezz’ora esce per infortunio. Al suo posto il figlio di Simeone. In ombra Mertens che non riesce a incidere: al 37esimo ha un guizzo, entra in area ma inspiegabilmente non calcia.

È una partita complicata. Giocata da entrambe le squadre. Il Napoli non riesce a orchestrare il solito gioco ma stavolta non è per la marcatura su Jorginho, semplicemente il Genoa corre e si muove bene. Anzi, Jorginho cresce col passare dei minuti e verso la fine della partita trova persino il coraggio di calciare.

Nel secondo tempo, la partita non cambia. Napoli e Genoa sembrano due pugili che non arretrano. Un colpo io, un colpo tu. Quando sembra che una delle due formazioni prenda il sopravvento, l’altra reagisce. Con un po’ di lucidità in più, forse il Napoli potrebbe approfittarne. Ma nella ripresa Perin di fatto non compie parate. Mentre Reina è protagonista di una uscita spericolata al 60esimo e poi due grandi parate su Simeone nel finale, due interventi che riscattano l’errore di sabato contro il Bologna e gli consentono di conquistare la palma di migliore del Napoli.

La squadra di Sarri soffre Laxalt sulla sinistra, Hysaj si fa anche ammonire per un fallo su di lui. Ma il Napoli non sparisce dal campo. Milik prova a segnare di destro con un bel rasoterra e poi sembra essersi conquistato un calcio di rigore per una trattenuta su di lui. L’arbitro non fischia, il fallo c’è, il polacco accentua anche un po’. Stavolta i cambi di Sarri (Insigne per Mertens, Zielinski per un buon Allan, Gabbiadini per Milik) non incidono e il finale è tutto dei padroni di casa. È il momento di Reina che abbassa la saracinesca su Simeone all’85esimo e al 92esimo. La partita si chiude qui. Il Napoli resta imbattuto e ha dimostrato di essere cresciuto come personalità. Difficile dire se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. I rigori c’erano, così come le parate decisive di Reina. 

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