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Milan, finisce l’era Berlusconi: ufficiale il preaccordo coi cinesi, 740 milioni per il 100% del club

Trent’anni, 28 trofei e un passaggio di mano annunciato: il Milan è ora nelle mani di una cordata guidata da Yonghong Li

Milan, finisce l’era Berlusconi: ufficiale il preaccordo coi cinesi, 740 milioni per il 100% del club

Stavolta è fatta per davvero: Silvio Berlusconi passa la mano, il Milan diventa “cinese”. Ieri sera, la Fininvest (detentrice del 99,3% del club rossonero) ha siglato l’accordo con una cordata di imprenditori asiatici facente capo a Yanghong Li. La nota ufficiale della Fininvest ha confermato i rumors della mattinata sul preaccordo che prevede la cessione della società alla cordata cinese per un totale di 740 milioni di euro. Il colpo di scena riguarda l’identità degli acquirenti: non il gruppo rappresentato da Gancikoff e Galatioto, ma una cordata guidata dal manager Yonghong Li.

Secondo i termini del nuovo contratto, voluti fortemente da Berlusconi, i nuovi proprietari dovranno garantire da subito investimenti importanti per permettere alla squadra di tornare competitiva in ambito nazionale e internazionale.  Secondo il comunicato ufficiale, questi versamenti (“per garantire importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario”) ammonteranno a un totale di 350 milioni di euro in tre anni, di cui 100 al momento del closing. Il contratto – si legge ancora nel comunicato -, vincolante fra le parti, verrà perfezionato entro la fine del 2016 (“closing”), una volta ottenute le autorizzazioni previste in questi casi dalle autorità italiane e cinesi.

Da oggi il controllo del Milan passa nelle mani della Sino-Europe Investment Management Changxing, società veicolo creata per la trattativa, dopo trent’anni di proprietà-Berlusconi. Un’era dorata, piena di trofei: 8 scudetti, 5 Coppe dei Campioni/Champions League, una Coppa Italia e un totale di altre 8 competizioni internazionali.

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