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Joao Mario, Gabigol e il fair play finanziario: l’Inter cancella tre big dalla lista Uefa e prepara le cessioni

Le conseguenze del doppio colpo di mercato: i nerazzurri non iscriveranno i nuovi acquisti (e Kondogbia, forse) nella lista Uefa e saranno costretti a dar via altri calciatori.

Joao Mario, Gabigol e il fair play finanziario: l’Inter cancella tre big dalla lista Uefa e prepara le cessioni
Brugge (Belgio) 15/02/2023 - Champions League / Brugge-Benfica / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Joao Mario ONLY ITALY

In molti si sono chiesti come abbia fatto l’Inter ad acquistare Gabigol e Joao Mario (per una cifra complessiva di circa 70 milioni di euro) nonostante i numerosi problemi col fair play finanziario e quindi con i parametri Uefa (il Napolista ne ha scritto qui). Vi avevamo già “avvertiti” sulle possibilità del club nerazzurro di concludere i due colpi nonostante i problemi economici e la permanenza di Icardi in nerazzurro. Alla fine, bravi loro, è andata proprio così. Eppure, qualcosa cambierà necessariamente. Anzi, era già cambiato e bisogna adattarsi. Al di là dei rischi economici (di cui parleremo dopo), la prima conseguenza diretta della gestione dell’Inter è il taglio della lista Uefa, ovvero quella dei giocatori nerazzurri che potranno partecipare alla prossima Europa League. Oltre al fatto che la Lista A potrà comporsi di soli undici calciatori, c’è anche un altro paletto da rispettare: in base ai parametri del FPF, infatti, per partecipare alla competizione i nerazzurri dovranno avere un saldo positivo o pari a zero tra cessioni e acquisti rispetto all’ultima lista europea presentata.

Bene. L’analisi, a questo punto, diventa facile: rispetto all’ultima partecipazione europea (Europa League 2014/2015), l’Inter ha ceduto Kovacic (29 milioni), Guarin (13), Hernanes (11), Kuzmanovic (2), Obi (2), Juan Jesus (2 prestito), Dodò (1 prestito) per un ammontare di 60 milioni. A questi, sono da aggiungere altri 30 milioni per cessioni di calciatori della Primavera e di altre squadre minori che la Uefa considera come valorizzazione di giovani talenti. Gli ultimi acquisti, considerando anche lo scorso anno, arrivano a un totale di 215 milioni. Ecco perchè, molto probabilmente, i due nuovi acquisti non potranno essere iscritti alla competizione continentale. E non solo loro: in una prima stima fatta da Mediaset, oltre a possibili cessioni, sarebbe necessario escludere dalla lista anche Kondogbia, gran salasso dell’estate 2015 (31 milioni più bonus) al Monaco. 

Oltre il discorso tecnico, poi, ecco subentrare quello economico: l’Inter ha necessità di alzare i ricavi (180 milioni, possibile si arrivi a 200 grazie alla partecipazione all’Europa League) e di cedere alcuni calciatori. I primi sono già in partenza (Brozovic, Erkin, Jovetic), altri probabilmente lasceranno a gennaio. Un’altra strada sarebbe quella di far alzare gli introiti con le nuove sponsorizzazioni Suning, ma in questo caso i paletti dell’Uefa sono stringenti: non più del 30% dei ricavi. Quindi, un massimo di 100 milioni di investimenti per Suning considerando sponsorship e aumento di capitale. Forse basteranno a rispettare i paletti imposti dal FPF, ma comunque servono delle cessioni per controbilanciare le uscite. Quindi, come dire: grandi colpi di mercato, brava Inter. Ma che rischio, però…

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