ilNapolista

Higuain e Hamsik: la retorica del traditore e quella del Capitano fedele

Le due anime convivono nel racconto calcistico. Hamsik è nella storia del Napoli e ha invertito il significato del 17

Higuain e Hamsik: la retorica del traditore e quella del Capitano fedele
Marek Hamsik (foto Ciambelli)

Una retorica scaccia l’altra. Così alla vicenda del Giuda si contrappone quella del Capitano che sceglie di vivere a Napoli per sempre, il Diciassette che non è disgrazia e non tradisce. Sembra una questione di sopravvivenza – sia per la società che deve sbarcare il lunario tra le turbolenze della comunicazione che per i tifosi che imbufaliscono per le strade disegnando gabinetti vestiti da Nove; sopravvivere e fingere di ignorare che sotto un mare di sentimenti ci sono sempre fitte reti di conti che, giustamente, ciascuno ha da farsi in proprio e con attenzione.

Marek Hamsik è un pezzo imprescindibile della storia del Napoli. E anche per lui vale il concetto del pacco completo, che senza mezze misure si prende o si lascia. Lo slovacco non è certo un nomade ma uno stanziale e, come ogni membro della specie, decide di fermarsi dove riposa bene pur se ad un qualche prezzo da pagare al locandiere. Il costo, nel suo caso, è caratteriale. Hamsik è un uomo di rara lealtà che forse si è trovato a ricevere conforto da Napoli più volte di quante ne abbia dato, quando è stato necessario. È un capitano imperfetto che si lascia amare, anzi non si può altro che amare proprio a motivo di queste sue dolci imperfezioni.

Il nomadismo di alcuni insegna lo scetticismo, spinge a una costante incredulità, ad un certo laicismo esistenziale, a volte può renderci insofferenti e cinici. La stanzialità esercita l’anima a conoscere le abitudini, misurare i propri ritmi, scovare il sacro, ma col tempo può tramutarci in fatalisti di comodo, nemici del cambiamento. Il miracolo è che tutto ciò è parte di un unico racconto più vasto che si chiama Calcio. Nel quale queste anime convivono – anzi giocano assieme. Piaccia o meno. Un racconto che non va smarrito per convenienza né impoverito per necessità.

ilnapolista © riproduzione riservata