ilNapolista

Il popolo di Dimaro urla «Higuain, Higuain», non l’ha ancora condannato

I tifosi giunti in Trentino hanno acclamato il centravanti argentino. Al di là delle voci di mercato che lo vorrebbero vicino alla Juventus.

Il popolo di Dimaro urla «Higuain, Higuain», non l’ha ancora condannato

C’era entusiasmo, questa mattina, a Dimaro. L’abbiamo scritto nel nostro report, non può non essere un buon segnale. E perdonateci la doppia negazione. A un certo punto, però, è successo qualcosa di strano. E di bello. Dai gradoni del campo comunale di Carciato, i tifosi hanno intonato un coro per Gonzalo Higuain. Quello che siamo soliti sentire al San Paolo quando il Pipita, specie nelle partite con risultato già acquisito, non riesce a segnare. “Higuain!, Higuain!, Higuain!”. È durato poco, non ha coinvolto tutti. Ma c’è stato. Ed è strano, ed è bello.

È strano perché in pochi, forse, hanno capito che tutto quello che sta accadendo intorno al centravanti argentino è riconducibile a una sola certezza: la volontà di andare via. Una cosa non verificata, certo, ma presumibile dal comportamento dell’agente Nicolas Higuain. Dalle sue parole, appena qualche settimana fa, sul Napoli e sul suo “progetto”. Poi, che sia Juventus o Arsenal o Pro Vercelli, non fa tanta differenza. Oppure sì, ne fa molta. Perché un sì ai bianconeri sarebbe un tradimento storico, una roba da core ‘ngrato come scritto da Fabrizio D’Esposito sul Fatto Quotidiano. Eppure, la Napoli di Dimaro ha già assunto una posizione: “Higuain!, Higuain!, Higuain!” si canta, comunque. Anche oggi, anche in questi momenti qui.

Chissà cosa succederebbe se gli allenamenti, piuttosto che a Dimaro, si tenessero a Castel Volturno o all’Arenella. Forse, il sentimento popolare di probabile tradimento in atto che caratterizza, presumiamo, chi vive a Napoli, avrebbe la meglio sull’amore che abbiamo visto qui a Dimaro. Che sarà sicuramente amore in senso protezionistico, quasi a voler scongiurare l’eventualità di un passaggio in bianconero. Che sarà sicuramente un modo di farsi sentire e vedere, per provare a ricordare a Gonzalo cosa si vuole lasciare alle spalle. Però, resta amore. E l’amore non si discute, si accetta.

Forse, il pubblico (di Dimaro) ha in qualche modo deciso di non ascoltare la stampa, di fidarsi ancora. Ingenuamente, ok. Ma è un pubblico calcistico, ragiona con la pancia e non con la testa. Con il cuore. Ha deciso, in una sola frase, di aspettare senza condannare a priori. Di accertarsi, prima, che davvero Higuain non vuole più giocare nel Napoli. Di credere che lo stesso club possa abbozzare un ultimo tentativo per cercare di mantenere in organico il calciatore forse più amato del dopo-Maradona. Di accogliere, nel caso e comunque, un’improbabile marcia indietro del Pipita.

Di fare, semplicemente, la prova del nove di Dimaro. Lo aspettano qui, Gonzalo. Disposti a perdonare tutto in cambio di una nuova fedeltà, di un altro anno di amore incondizionato e viscerale. Siamo al 16 luglio, manca una settimana in cui può succedere di tutto. I napoletani (di Dimaro) hanno la sveglia puntata. Intanto, hanno deciso da che parte stare. Il tempo e un signore che si chiama Gonzalo Higuain risponderanno a breve. Al di là della retorica, possiamo chiudere solo così: Napoli ama. Il resto è solo calciomercato.

ilnapolista © riproduzione riservata