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Sotto la pioggia, Higuain protegge un Napoli che corre ancora

Sotto la pioggia, Higuain protegge un Napoli che corre ancora

Piove, piove. E sotto la pioggia il Napoli ritrova Gonzalo Higuain e batte l’Atalanta. Il principe dei marcatori torna a segnare dopo un mese di digiuno. L’ultima volta fu a Udine, 3 aprile. Da allora tre giornate di squalifica e la gara di Roma. Poi arriva Napoli-Atalanta che si gioca con la Roma seconda in classifica per venticinque minuti: i giallorossi hanno battuto il Genoa a Marassi per 3-2, ancora una volta protagonista Totti. E Higuain ne segna due, si porta a 32 nella classifica cannonieri: a una sola rete da Angelillo. Nel finale un po’ di paura per il gol dell’Atalanta a cinque minuti dalla fine. Risultato finale, Napoli-Atalanta 2-1.

Higuain impiega dieci minuti per far capire che è tornato. Hamsik danza, alza la testa ai 25 metri e taglia l’area con un cross su cui si avventa il centravanti argentino. L’appoggia in rete al volo da pochi passi. A quello Sportiello che lo scorso anno gli parò un rigore all’ultimo minuto a Bergamo. È il gol che sblocca Napoli-Atalanta e riporta la squadra di Sarri al secondo posto a due giornate dal termine.

Higuain la apre, Higuain la chiude. Alla mezz’ora della ripresa, dopo un secondo tempo giocato a ritmi decisamente più alti dal Napoli. Cambio di gioco per Callejon che crossa e Higuain segna di testa sul primo palo. Sì, di testa, colpo che non è proprio nel suo repertorio.

In mezzo, tra i due gol, si è giocato un Napoli-Atalanta tutto sommato innocuo per la squadra di Sarri cui va il merito di non essere entrata in paura dopo la vittoria della Roma. È stato un buon Napoli, soprattutto nella ripresa, quando è tornato in campo trasformato, deciso a giocare e a divertirsi. Ha ragione Sarri che ovviamente conosce la sua squadra come nessuno: il Napoli – non lo scopriamo stasera – non sa giocare sotto ritmo, deve dare sempre tutto. Come nel secondo tempo, in cui ha dimostrato di avere ancora un’ottima condizione fisica. Del resto già all’Olimpico contro la Roma il Napoli aveva giocato meglio la ripresa che il primo tempo.

Reina, di fatto, fino al gol incassato all’85esimo, non ha dovuto compiere nemmeno una parata. È stato un incontro a senso unico, segnato dal primo gol di Higuain e da un paio di atti di egoismo di Insigne, nel primo tempo, che hanno impedito al Napoli di raddoppiare. Nei primi 45 minuti e al decimo della ripresa Allan ha colpito in pieno la traversa dopo aver abilmente rubato palla al limite dell’area bergamasca. L’Atalanta di Reja ha provato a infastidire il Napoli ma né Borriello né Kurtic si sono mai resi pericolosi. Da segnalare una bella discesa di D’Alessandro nel primo tempo: troppo poco.

Nella ripresa, il Napoli ha accelerato. Insigne è parso più vivo. Bella una sua serpentina in area con servizio per Higuain il cui tiro è stato ribattuto. Anche Hamsik ha sfiorato il gol al 51esimo. Il ritmo non è calato con l’ingresso di Mertens per Insigne. Anzi. Il belga ha sfiorato il gol in un paio di occasioni. Quando il Napoli ha accelerato, l’Atalanta è scomparsa dal campo. È stato solo Napoli fino al raddoppio di Higuain. Poi solo un pizzico di paura (l’Atalanta non ha più tirato in porta) per il 2-1 complice una deviazione su tiro di Freuler omonimo del velocista svizzero che negli anni Ottanta dava spettacolo al giro d’Italia con la maglia dell’Atala. Anzi, nel finale è Sportiello a compiere un prodigio su tiro ravvicinato di El Kaddouri. 

Il campionato per il Napoli non è ancora finito. Ci sarà da soffrire per conquistare il secondo posto che vuol dire qualificazione diretta alla Champions. Il Napoli dovrà provare a vincere a Torino contro la squadra di Ventura. In caso di arrivo in parità, passerebbe la Roma. Il Napoli è in condizione. Deve sempre mollare, come gli sciatori. Non sa giocare d’attesa. Mancano 180 minuti e non è il momento di cambiare modo di giocare. Spalti del San Paolo semivuoti e pioggia anche in tribuna stampa. Col Frosinone, per l’ultima, sono però attesi il sole e il pienone.

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