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Come sarà il Napoli da Champions? Il fantamercato del Napolista

Come sarà il Napoli da Champions? Il fantamercato del Napolista

Premessa: questo articolo non è adatto a due categorie di persone, i realisti e i superstiziosi. Gruppi apparentemente antitetici, ma solo a prima vista. Perché abbiamo deciso di dare due cose per assodate, in vista della prossima stagione: il secondo posto (almeno), e quindi l’accesso diretto alla Champions League, e la non cessione di tutti i big nella sessione di mercato estiva. Napoli ai gironi e maglia numero nove da stampare ancora con il cognome dei Pipita, per cominciare. Più Koulibaly in difesa, Jorginho e Hamsik a metà campo e Callejon e Insigne in attacco.

Detto questo, abbiamo voluto fare un po’ di fantamercato. Basato su dati reali, vale a dire gli incassi “certi” della qualificazione alla massima competizione continentale: 39 milioni, facciamo 40, come nell’edizione 2013/2014. L’ultima giocata dal Napoli. A questi, aggiungeremo una decina di milioni di investimento societario e i soldi che, nella fantasessione che andremo a disegnare, il club incasserà dalle cessioni. E proveremo a costruire il nuovo Napoli di Sarri. Quello potenziato, pronto per la Champions e per una nuova lotta-scudetto. Almeno, nella versione che vorremmo noi.

Portieri

Reina ha il contratto in scadenza nel 2018. Quindi, la volontà condivisa è che resti in azzurro, e quindi titolare fisso, almeno per un’altra stagione. Lungi da noi discuterlo: Pepe sarà anche stato protagonista di qualche cappellata sparsa ma resta un fondamentale comandante della difesa e comunque è ancora un portiere affidabile. Che, però, va corroborato con un sostituto. Uno “vero”, però, non Gabriel. Non perché il giovane brasiliano non sia, in prospettiva, un valido estremo difensore. Ma perché, un’eventuale assenza dello spagnolo in Champions non può essere coperta da un calciatore con così poca esperienza. Tra l’altro, il suo prestito scadrà a giugno e non ci sono, al momento, segnali che preludano a un rinnovo. 

Serve un’operazione à la Rafael-2013. A proposito di Rafael: cessione, purtroppo e ovviamente, in Brasile. Per una cifra non molto alta, diciamo anche 2 o 3 milioni a essere ottimisti. Questi, ma non solo, vanno come detto investito in un dodicesimo coi fiocchi. E qui, ci sono due strade: quella del giovane da svezzare e poi inserire gradualmente al posto di Reina o quella dell’alternativa affidabile, magari un po’ più in là con gli anni e per questo più disponibile a fare il secondo senza particolari paranoie o pretese. Due nomi vengono in mente, per entrambe le possibilità: Sportiello e Gollini, Padelli e Mirante. Per i primi due, costi differenti. Secondo Transfermarkt, il 23enne Sportiello vale 8 milioni. Gollini (classe ’95), invece, arriva solo a 2 milioni. Per Padelli o Mirante, la cifra non dovrebbe essere troppo lontana dai 5 milioni di euro considerando l’età (31 il granata, 33 il portiere del Bologna) e il valore assoluto.

Chi scrive suggerirebbe l’acquisto di Sportiello. E quindi un sacrificio economico importante ma tutto in prospettiva: il portiere dell’Atalanta è già da due stagioni un estremo difensore affidabile e soprattutto continuo in un campionato difficile come quello di Serie A, e sarebbe perfetto per sostituire tra un anno Reina come titolare. Unica problematica: la disponibilità a una stagione da secondo a Napoli. Bypassata questa, è un investimento dal ritorno garantito.

Difensori

Qui le scelte da fare hanno due nomi e due cognomi: Maurizio e Raul, Sarri e Albiol. Spieghiamo: Sarri, l’abbiamo visto pure nelle nostre analisi sul turnover, crede moltissimo nel concetto di squadra-tipo. Di undici titolare, di inamovibili. Insomma, declinatelo come volete. Però questo comporta uno spostamento molto raro da una squadra e quindi da una difesa titolare. A quattro, ci mancherebbe. Quindi, con due centrali sempre in campo e non più di due riserve. Che però, aggiungiamo noi, devono esser sfruttate di più, o meglio davvero, con una Champions da giocare subito e sempre a mille. Qui entra in gioco il secondo personaggio: Raul Albiol. Il leader difensivo di questa stagione, un altro calciatore rispetto alla brutta copia che Benitez spediva in campo nella stagione e mezza precedente, successivamente a un inizio molto promettente. Il difensore spagnolo ha il contratto in scadenza nel 2017. E quindi la necessità di una scelta: rinnovo o cessione. Il primo caso porterebbe a una conseguenza precisa: Albiol titolare inamovibile, ancora leader difensivo e Koulibaly accanto. E quindi la necessità al massimo di capire se tenere Chiriches e acquistare un quarto centrale “vero” (non una controfigura inesistente à la Regini). In caso di cessione del rumeno (dai 3.5 ai 5 milioni di euro), il profilo di Mammana, giovane del River più volte accostato al Napoli nelle notizie sulle trattative, sarebbe sicuramente una possibilità da non scartare: 7 milioni secondo Transfermarkt, 20 anni compiuti e già una presenza nella Seleccion e una decina di partite internazionali in Sudamerica. L’idea di acquistare Mammana, per una cifra non superiore ai 10 milioni di euro, non sarebbe da scartare neanche con Chiriches ancora azzurro: nell’ottica di un potenziamento del parco alternative, un quarto centrale ventenne ma di sicura affidabilità non farebbe di certo brutta figura. L’unica controindicazione, in questo caso, sarebbe un investimento comunque corposo su un calciatore destinato a essere, in ogni caso, una seconda scelta.

In caso di cessione di Albiol e quindi conseguente mantenimento di Chiriches in organico, il Napoli avrebbe bisogno di due centrali. Uno potrebbe essere ancora Mammana, sempre come “quarto”. L’altro, considerando la cessione di Albiol – non esagerata come introito (lo spagnolo ha comunque 30 anni compiuti, a un anno dalla scadenza andrebbe via per 5-6 milioni di euro) ma “pesante” in quanto a eventuale perdita di carisma e valore assoluto -, deve necessariamente essere un centrale di livello internazionale. Uno alla Miranda acquistato dall’Inter, per intenderci. Non lo stesso Miranda, inavvicinabile per il prezzo e per le squadre che sembrano interessate al suo acquisto (Manchester United, ad esempio), ma un profilo simile. I nomi che suggerisce chi scrive sono quelli di Abdennour, centrale tunisino del Valencia, e di Musacchio, che il Napoli ha affrontato col Villarreal in Europa League. 10 milioni di valore per Transfermarkt, esperienza internazionale verificata e soprattutto la “caratura” necessaria a sostituire Albiol nonostante un’età ancora “verde” (27 anni per Abdennour, 25 per Musacchio). Dall’Italia, terra da cui Sarri sembra preferire acquistare, un nome “serio” e uno provocatorio: Gonzalo Rodriguez della Fiorentina e De Vrij della Lazio. Il primo è uno dei centrali più affidabili del campionato, il secondo sarebbe reduce da un infortunio lungo un anno intero e potrebbe essere preso a prezzo ribassato, pur con tutte le incognite che ne deriverebbero a livello puramente fisico. Nient’altro, nella nostra Serie A, se non a prezzi esorbitanti (Manolas, Romagnoli, Rugani).

Conclusioni: Albiol con Koulibaly, Chiriches e Mammana. Oppure Abdennour al posto di Albiol e gli stessi altri tre. Nel primo caso, un investimento da 10 milioni di euro più il rinnovo dello spagnolo. Nel secondo caso, un investimento da 25 milioni di euro con i soldi incassati dalla cessione del centrale assistito da Quillon.


Più semplice il capitolo terzini.
A destra, il Napoli dovrebbe mantenere la coppia Hysaj-Maggio. Il rinnovo sottoscritto fino al 2018 da Maggio blocca un po’ Giuntoli nella ricerca di una riserva di Hysaj. Un’idea a basso costo e di alto rendimento potrebbe essere Davide Zappacosta, finito ai margini o quasi del progetto-Torino per la presenza di Bruno Peres e Molinaro. Già protagonista di un ottimo campionato di massima serie a Bergamo, Zappacosta potrebbe essere il surrogato perfetto di Hysaj con un investimento non superiore ai 5-6 milioni. A sinistra, il discorso vira su Ivan Strinic. Sarà lui a decidere se il Napoli avrà bisogno o meno di una nuova riserva di Ghoulam. Nel caso decidesse di andare (dai 3 ai 4 milioni il costo del suo cartellino), un’idea per sostituirlo potrebbe essere quella di Mario Rui, feticcio di Sarri già inseguito l’estate scorsa. Un investimento non esagerato (5-6 milioni) per un 24enne già avvezzo agli schemi di Sarri e potenzialmente non pretenzioso di un posto da titolare fisso per una squadra che gioca la Champions. Dall’estero, un nome un po’ esotico ma percorribile in quanto a prezzo, valore assoluto e caratura. Uno che sarebbe valido anche come sostituto di Ghoulam, ma abbiamo detto che tutti i big restano a Napoli. Patrick Van Aanholt, stantuffo olandese del Southampton. 4 gol in 28 partite con Koeman, 4 partite con l’Olanda e 4,5 milioni di valore secondo Transfermarkt. Un po’ ribassato rispetto alle sue doti. Fidatevi.

1. Continua
La seconda puntata

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