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De Laurentiis: «Cosa si può pretendere da Higuain? Ha un chilo e mezzo in più. Non rimprovero nessuno»

De Laurentiis: «Cosa si può pretendere da Higuain? Ha un chilo e mezzo in più. Non rimprovero nessuno»

Come spesso accade, nei momenti più delicati Aurelio De Laurentiis prende la parola. E altrettanto spesso bisogna riconoscere che non sempre è un bene. Un anno dopo l’uscita sulla città rapace, pochi minuti dopo l’eliminazione in Coppa Italia con la Lazio e la decisione di portare la squadra in ritiro, il presidente del Napoli torna a parlare in occasione di una eliminazione in Europa. E lo fa rilasciando una lunga intervista a tuttomercato.com all’ingresso della sede della Lega Calcio. Lancia segnali distensivi, difende Higuain dalle critiche anche se non gli risparmia una frecciata per il suo chilo e mezzo in più di peso. Frecciata che avrebbe potuto risparmiarsi. 

Parla di tutto, come al solito. «Perdere non fa mai piacere a nessuno, ma non abbiamo nulla da rimproverarci. La squadra ha sempre giocato molto bene e ieri sera per una volta in più s’è dimostrato che si può segnare anche senza attaccanti: Hamsik ha trovato un bellissimo gol grazie a una verticalizzazione di Valdifiori. Ora Sarri si trova dei giocatori in esubero che dovrebbero accompagnarlo fino alla fine in maniera molto importante, può scegliere. Non ho nulla da rimproverare alla squadra o a Sarri, abbiamo avuto un possesso palla maggiore, abbiamo fatto gioco. Non mi piace dire che siamo stati sfortunati, nel calcio come nella vita conta quello che si fa, ma il Napoli ha disputato un’ottima partita“.

Alla domanda su eventuali ripercussioni sul campionato, ha risposto così: «Non credo proprio. Non mi sembra che ieri la squadra abbia risentito degli ultimi risultati, ma non si può sempre immaginare che una squadra dipenda da un singolo giocatore. Ho sempre ascoltato e letto della mancanza di Higuain, ma cosa si può pretendere da lui? Ci può stare e se uno ha un chilo e mezzo in più è come camminare con un mattone. Deve ritrovare la splendente forma fisica di un mese fa, poi i risultati torneranno. Per me, comunque, servono tutti quanti e ritengo tutti all’altezza. Non c’è una squadra A e una squadra B, sono tutti giocatori di livello. Ripeto: non ho nulla da rimproverare alla squadra né all’allenatore”.

Ha ricordato del conratto di Sarri e della sua opzione anno per anno per cinque anni.

Poi si parla di diritti tv, anche per l’estero. «Sto contestando le coppe europee da una vita, è ridicolo che noi abbiamo un posto in meno in Champions. Se la Uefa si tiene in banca un miliardo e passa di euro a me alcune cose risultano poco chiare. Il calcio ha bisogno di imprenditori veri, serve riuscire a fare un accordo tra imprese per uscire fuori da questo bisticcio cinquantennale tra Uefa, Fifa e Figc. Abbiamo avuto qui i vari Matarrese che pensavano solo a occupare la poltrona, ma questa è una associazione di imprese e fin quando la Lega non capirà questo non riuscirà a fare nulla di positivo. Ancora oggi stiamo decidendo come dividere il denaro piuttosto che pensare al triennio 2018-2021. Non capisco per quale motivo in Spagna i diritti siano tre volte più costosi rispetto all’Italia, c’è qualcosa che non funziona e va messa una lente d’ingrandimento».

«Io farei degli stadi da 15mila posti super-attrezzati dove cinquemila persone non devono pagare perché meritevoli, mentre le altre diecimila devono super-pagare come se fosse un grande evento. Il grande evento, però, deve esserci veramente».

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