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Il Napoli non soffre il Natale. Gioca (nel primo tempo) un calcio alla Federer e batte il Torino 2-1. Eurogol di Insigne

Il Napoli non soffre il Natale. Gioca (nel primo tempo) un calcio alla Federer e batte il Torino 2-1. Eurogol di Insigne

Il Napoli non soffre la sosta natalizia. Batte il Torino 2-1 e mantiene il secondo posto in classifica a pari punti con la Fiorentina a una lunghezza dall’Inter che ha vinto a Empoli anche grazie all’arbitro che ha negato un evidente rigore ai toscani. Eccellente la prestazione, soprattutto nel primo tempo. Calcio spettacolo con gol di Insigne (sontuoso) e Hamsik che festeggia così le trecento presenze in azzurro. Tra le due reti un rigore trasformato da Quagliarella.

Sarri stupisce contro il Torino. Prima lascia in panchina Allan e si affida a David Lopez che così gioca titolare al fianco di Valdifiori che sostituisce lo squalificato Jorginho. Una mediana di centrocampo che in campionato non si vedeva dall’esordio a Reggio Emilia contro il Sassuolo. E poi disegna sul campo una squadra diversa, con Callejon che svaria su tutto il fronte d’attacco, che spesso si posiziona alle spalle di Higuain disegnando a tratti un 4-3-1-2 per dare un punto di riferimento a Valdifiori. Alla fine lo spagnolo sarà il migliore in campo. Ventura si affida al solito 3-5-2 con Quagliarella e Belotti davanti.

Il primo tempo è una partita a senso unico e solo grazie all’imponderabile del calcio si chiude appena 2-1 per il Napoli. In mezzo al campo, David Lopez se la vede con l’ottimo Baselli, Valdifiori e Vives si guardano e distanza, Hamsik e Acquah più da vicino. Non a caso il centrocampista del Torino viene ammonito dopo un minuto e mezzo per un’entrata dura su Hamsik. Quattro minuti dopo giallo anche per Higuain che ferma una ripartenza del Torino tirando la maglietta a Baselli.

Il Napoli mostra il suo gioco dei giorni migliori. Bello, armonioso. Se fosse un tennista, potremmo scomodare persino Federer. Quelli più in là con gli anni, potrebbero fare riferimento a Gattone Mecir.

Al 7’ il Napoli è pericoloso: triangolo ampio Callejon-Hysaj-Callejon che libera lo spagnolo davanti a Padelli che respinge coi piedi in angolo. All’11esimo ancora Napoli vicinissimo al gol, ancora con Callejon che di destro da fuori area, probabilmente complice una deviazione, costringe Padelli a una respinta tutt’altro che agevole. 

Si gioca a una porta sola. Al 16esimo il Napoli passa. È un eurogol. Callejon – la vera mina vagante della partita – serve Higuain e gli detta il passaggio: riceve al vertice sinistro dell’area di rigore e la serve al volo all’indietro a Insigne. Lorenzo non si fa pregare, vede Padelli fuori dai pali e s’inventa un pallonetto alla Maradona. Tutto senza che la palla tocchi mai terra. Roba da Barcellona.

Il Napoli non si ferma. Gli azzurri pressano alto, fanno tanta densità in mezzo al campo, spesso il Torino fa fatica a ripartire. Al 22esimo altra bella azione Valdifiori-Callejon (ancora a sinistra)-Hamsik con lo slovacco che arriva sul fondo ma viene fermato in calcio d’angolo. Al 24esimo primo tiro in porta del Torino con un rasoterra telefonato di Baselli.

Ma è un Napoli brasileiro: combinazione al volo tra Higuain e Insigne con sinistro alto di Lorenzo. Al 26’ l’unica vera azione pericolosa Torino della squadra di Ventura con colpo di testa di Quaglieralla (cross di Molinaro) respinto sulla linea da Reina in tuffo. Questo vuol dire avere un portiere: viene impegnato una volta a partita e non sbaglia. 

Il Napoli protesta perché Di Bello non ammonisce Acquah per un fallo a centrocampo: sarebbe stato il secondo.

È sempre il Napoli a fare la partita. Callejon libera la destra e in quel corridoio si infila Higuain servito in diagonale rasoterra da Koulibaly: Gonzalo incrocia e Padelli respinge. Sulla ribattuta Callejon è in ritardo. 

Al 32esimo l’incredibile: il Napoli perde una palla a centrocampo, viene servito Peres che va sul fondo, va a terra e l’arbitro concede il rigore. Peres è bravo a cercare il contatto e ad accentuare la caduta, Ghoulam è sprovveduto nel toccarlo. Va sul dischetto Quagliarella e segna nonostante Reina intuisca la direzione del tiro. Uno a uno dopo 33 minuti di una partita dominata. 

Gli azzurri accusano un po’ il colpo ma lo spaesamento dura pochi minuti. Al 39esimo tornano pericoloso con Higuain che chiude una combinazione per vie centrali Koulibaly-Ghoulam con un destro di poco alto.

E al 40esimo il Napoli passa di nuovo. Delizioso passaggio filtrante di Insigne sulla sinistra per Hamsik che entra in area, finge fino alla fine di volerla mettere in mezzo e invece di destro deposita il pallone in rete tra le gambe di Padelli.

Il secondo tempo è completamente diverso. Di fatto le due squadre non tirano mai in porta. Il Napoli è bravo ad addomesticare la partita e rischia una sola volta. Si comincia con un’ammonizione a Baselli. Al 49esimo tiro alto di Acquah. Tanto possesso palla del Napoli con Valdifiori bravo a orchestrare. Al 60esimo azione personale di Higuain fermato da Glik che viene ammonito. Sulla punizione da 25 metri, splendida parabola di Insigne deviata in angolo da Padelli con l’aiuto della traversa.

Al 65esimo la prima sostituzione: Maxi Lopez per Belotti. Subito dopo, Mertens per Insigne. La partita procede a ritmi decisamente più lenti. Al 71esimo ammonito anche Bovo per un’entrata dura su Mertens a centrocampo. Un minuto dopo, esce David Lopez ed entra Allan, il Torino invece sostituisce Peres con Zappacosta.

Al 75esimo ci pensa Koulibaly a vivacizzare la partita: si fa soffiare palla a centrocampo da Maxi Lopez che si invola verso la porta, il suo cross per fortuna produce solo tanta paura. Subito dopo vengono espulsi Ventura e Sarri. All’80esimo ultima sostituzione per il Torino: fuori Acquah, dentro Benassi. C’è ancora tempo per una serpentina di Mertens chiusa con un diagonale di destro che sfiora il palo e per gli applausi ad Hamsik che esce per Chalobah. Zappacosta ci fa soffrire un po’ sulla destra con un paio di discese ma nulla più. Si finisce col giro di campo dei calciatori tra gli applausi del San Paolo (33.326 spettatori) e il coro dei Righeira (“Un giorno all’improvviso”). 

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