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Il Napoli è un’orchestra perfetta, 5-1 all’Empoli. Hamsik un gigante. Solo la Juve mantiene aperto il campionato

Il Napoli è un’orchestra perfetta, 5-1 all’Empoli. Hamsik un gigante. Solo la Juve mantiene aperto il campionato

Il Napoli batte l’Empoli 5-1, firma la sesta vittoria consecutiva (a una dal record di sette che appartiene al Napoli di Maradona stagione 1987-88), si conferma per la quarta giornata di fila in testa alla classifica e ricaccia la Juventus a meno due rispondendo a tono ai bianconeri che hanno vinto 4-0 contro il Chievo. Solo la grande impresa dei bianconeri (12 successi di fila) tiene ancora aperto un campionato che il Napoli fin qui sta dominando sul piano del gioco e dei risultati. La Fiorentina, che ha pareggiato col Genoa, è a otto punti. 

Oggi la squadra di Sarri ha esibito l’ennesima dimostrazione di vitalità tecnica e solidità psicologica. Il Napoli non solo ha battuto l’Empoli di Giampaolo ma lo ha sovrastato come qualità di gioco e disposizione in campo. La squadra di Sarri gioca a ritmi straordinari, ha messo in mostra un Hamsik sontuoso: il capitano è stato di fatto trasformato da Sarri in un centrocampista totale, è ovunque, tocca tantissimi palloni e non ne butta nemmeno uno. Ma il Napoli è un’orchestra perfetta in cui ciascuno gioca a memoria. Perfetti anche i meccanismi difensivi che disinnescano sul nascere qualsiasi velleità dei toscani. Resta da menzionare il 22esimo gol di Higuain in una delle giornate meno brillanti del capocannoniere, la splendida rete su punizione di Insigne e la doppietta di un Callejon inesauribile. Cinquanta i gol fin qui segnati, miglior attacco del campionato. Quattro gol come quelli segnati la settimana scorsa alla Sampdoria. Quella di oggi è stata una prestazione ben più convincente. Il Napoli ha mostrato anche una eccellente condizione fisica.

La cronaca. Sarri si affida nuovamente ai titolarissimi mentre Giampaolo si piega al mercato in uscita e rimpiazza Barba, finito in Germania, con Camporese. Al San Paolo ancora una volta lo spettacolo vale il prezzo del biglietto tra due squadre che non rinunciano a giocare a calcio. È il Napoli comunque a fare la partita e anche a recitare il ruolo dell’Empoli. Hamisk giganteggia in mezzo al campo, gioca come un principe, sempre con la testa alta, distribuisce palloni e ha l’incredibile caratteristica di non fare mai un passaggio banale. In teoria su di lui ci sarebbe Zielinski ma il capitano del Napoli oggi è immarcabile. La sua è una danza alla Muhammad Alì e colpisce sempre.

L’Empoli fa quel che ilNapoli di Sarri glilascia. Poco. E se il Napoli non passa in vantaggio è solo per la mira poco calibrata di Gonzalo Higuain che già alquarto minuto tira alto da buona posizione, servito daCallejon. Il Napoli affonda da ogni parte del campo,a sinistra, a destra e al centro. Hamsik al sesto viene anticipato di un soffio dopo un’ottima discesa di Allan che attraversa trasversalmente il campo. 

È ancora Higuain, al nono a sfiorare il gol. Lo spartito è quello classico. Hamsik appoggia a sinistra a Insigne, cross per Higuain che, spinto da Tonelli, calcia fuori. Al 15’ l’occasione sprecata da Higuain è clamorosa. È ancora Hamsik, sempre lui, che avvia l’azione per Insigne che va sul fondo, mette al centro per Higuain che dal dischetto del rigore tira a botta sicura ma debolmente. Skorupski devia.

Si gioca a una porta sola. L’Empoli si affaccia dalle parti di Reina al 20esimo con Maccarone che si libera di Hysaj e mette al centro ma viene stoppato. Il Napoli sfiora il gol al 25esimo. Lancio centrale di Allan per Hamsik anticipato da Skorupski che devia sui piedi di Higuain: il suo pallonetto viene fermato.

Al 27esimo accade l’incredibile. Reina sbaglia ad appoggiare centralmente il rinvio, Saponara recupera palla e subisce fallo. Punizione di Paredes e deviazione decisiva di Callejon. L’Empoli è in vantaggio. È la sesta partita consecutiva in cui il Napoli subisce gol. È anche la terza consecutiva al San Paolo in cui reagisce prontamente a una rete subita. E in dieci minuti ribalta il punteggio.

Per farlo, ovviamente, ha bisogno del risveglio di Higuain. Il copione è il solito. Hamsik allarga per Insigne che serve un pallone delizioso a Gonzalo che di testa stavolta batte Skorupski. Il San Paolo esplode. È il 32esimo. Viene ammonito Reina per proteste.

Il Napoli riparte e al 36’ conquista una punizione al limite dell’area per fallo di mano di Zielinski (ammonito) su tiro di Hamsik (e chi sennò). Posizione Insigne. Tiro pennellato, un po’ Maradona un po’ Zico. Imparabile. Il Napoli è in vantaggio. C’è ancora tempo per due ammonizioni pesanti: Hysaj e Allan che non giocheranno mercoledì a Roma contro la Lazio.

Ripresa. Si comincia con un’ammonizione a Tonelli per fallo su Hamsik lanciato a centrocampo. Al 51esimo terzo gol del Napoli. È ancora Hamsik ad avviare l’azione con una progressione a centrocampo, appoggia a Callejon a destra, cross basso e Camporese nel tentativo di anticipare devia nella propria porta. I lNapoli è bravissimo sempre anche in fase di chiusura, con ilsolito pressing alto. Buono Jorginho su Saponara.

La partita di fatto è chiusa. Al 57esimo Giampaolo avvia le sostituzioni, con Buchel per un opaco Saponara. Mentre il San Paolo è in ansia per Higuain a terra dopo un’uscita di Skorupski.

Al 62esimo splendida azione del Napoli in ripartenza con Insigne che serve Higuain in area, fermato in maniera sospetta. Al 67esimo esce Maccarone, dentro Mchedlidze. Al 70esimo è Higuain a lasciare il campo, per Gabbiadini. Quattro minuti dopo, entra Mertens al posto di Insigne. Ed è lui a servire a Callejon i palloni per il quarto e il quinto gol: la doppietta è un giusto premio per un’ennesima prestazione da incorniciare.

Nel finale c’è ancora tempo per un’ammonizione a Buchel, l’ingresso di Krunic al posto di Croce e quello di Lopez per Hamsik.

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