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Il Napoli di Sarri riletto attraverso Pasolini

C’è una foto molto bella di Pasolini che gioca a calcio, in bianco e nero, Pasolini si sta coordinando per calciare di sinistro, la posizione del corpo è perfetta, è concentrato, in quella foto c’è tutta la passione di Pier Paolo Pasolini per questo sport, ma quella concentrazione, quella preparazione al calcio è la stessa che metteva nella scrittura. Pasolini scriveva come si gioca al calcio, seriamente.

Il calcio è un gioco e io oggi voglio proporvi un gioco. Voglio giocare con Pier Paolo Pasolini e i suoi appunti da Petrolio (Einaudi), vediamo quanti di questi riusciremo ad applicare al calcio e a Verona – Napoli

Appunto 22 h

“Posso fare tutto questo solo a patto di prenderlo come gioco, e il più divertente possibile”. Il gioco letterario che Pasolini vuol fare, il gioco spettacolare che il Napoli compie sul campo. In questa fase del campionato, ormai da molte partite, il Napoli diverte e si diverte, il Napoli ricorda a tutti che questo è un gioco e come ogni gioco prevede la parte spettacolare e la parte della pazienza. Ieri, a Verona, la parte della pazienza ha contato moltissimo. Ricordiamoci, allora, di prenderlo come un gioco.

Appunto 19 a

“Forse quel sole entrava dentro le cose”. Il sole che entra dentro le cose, la luce che penetra più a fondo, che lascia il segno. Allora, se pensiamo alle azioni perfette dei due gol del Napoli, possiamo dire – con Pasolini – che il modo in cui i calciatori azzurri arrivano in area e al gol è luminoso e incisivo, proprio come il sole che entrava dentro le cose.

Appunto 18

“Tu ritorni a quel punto: ma in questo caso, il punto non era più ‘in alto a destra’, ma era in basso, al centro […]”. La sensazione è che il Napoli pratichi un nuovo tipo di calcio totale. Dove per totale si intende la copertura del campo, dove si sa quando cambiare, dove quando non si riesce a sfondare “in alto a destra” ci si sposta dall’altra parte, si torna indietro, si riprova “in basso, al centro…”, a sinistra. Pasolini lo sapeva, Sarri lo sa.

Appunto 9

“Si può passare dalla realtà a un sogno; ma è impossibile passare da un sogno a un altro sogno”. Nel calcio si passa continuamente dalla realtà al sogno, e si torna indietro. Si torna alla realtà dopo una sonora sconfitta, ma si resta nella realtà (con la stessa forza con cui si sogna) quando si riesce a prolungare la portata del sogno. Sogno, ricordiamoci, che non appartiene solo al tifoso, sogno che appartiene a tutta la squadra; ma se volessimo dar ragione a Pasolini e quindi non ritenere possibile il passaggio da un sogno all’altro, potremmo comunque credere al potere di estensione del sogno e della sua capacità di viaggiare di fianco al reale. Mi pare che questo stia facendo il Napoli. Sta costruendo.

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“Nella mancanza di difese che ha un corpo quando è privo di coscienza, abbandonato, tutte le sue forme e le sue caratteristiche potevano essere lette, da un osservatore, liberamente e spietatamente”. Ora, se avete seguito un po’ il ragionamento che proviamo a fare da qualche partita, capirete bene che “Mancanza di difese” è da attribuire alla squadra avversaria, quando questa è portata alla resa dal gioco prodotto dal Napoli. Le difese crollano, e qui c’entra molto il talento, quando “un osservatore” le sa leggere “liberamente e spietatamente”. Qui è inutile spiegare di chi stiamo parlando.

Appunto xxx

“C’era sempre, è vero, nei loro incontri, qualcosa di intimo, di commovente e insieme di solenne: perché, in tali incontri, si celebrava la vita”. Nel gioco, nel divertimento, nello spettacolo, nella gioia si celebra sempre la vita. Ed è anche vero che tra tifoso e squadra esiste (e resiste) qualcosa di più intimo, una cosa più vicina alla fede che all’amore. Anche ieri abbiamo vissuto qualcosa di commovente e di solenne. Se il Napoli un po’ commuove, Sarri commuove molto.

Appunto 71 z

“E veniamo adesso a quelli che stanno sul lato sinistro”. Pasolini scrive la frase perfetta per parlare di Hamsik, prima, e di Insigne, poi. È chiaro che da quel lato il Napoli devasti, non è u n caso che quest’anno Callejon segni di meno, Insigne ha dal suo lato Hamsik e il capitano quest’anno è perfetto. Il lato sinistro produce meraviglie.

Appunto 115

“Poco dopo, infatti, comparve tra l’erba la traccia d’un sentiero, anzi d’una stradella di terra battuta”. Eccoci, dunque, al sentiero, al varco che Hamsik trova per Insigne, alla stradella che Insigne traccia per mandare in porta Higuain. Il gioco del calcio è molto semplice e molto complicato. Quando giochi bene le cose paiono tutte facili, guardate se il secondo gol di ieri non sembra una passeggiata a via Caracciolo.

I quarantennali passano, gli scrittori no, questo era il mio omaggio a Pasolini ed è stato (che lui lo volesse o meno) l’omaggio di Pasolini al Napoli calcio.

Gli appunti del drone Giggino

Reina si è fissato, non vuole scendere in campo, dice che tanto non tirano, alla fine lo abbiamo convinto, ma aveva ragione lui. Volare sul Bentegodi è faticoso, senti questa ostilità che sale e che rende difficile l’osservazione della partita. Attenzione: Pallina pazza blu show. Benvenuti al calcio spettacolo. È un bene che i ragazzi abbiano saputo aspettare, del resto le indicazioni del Mister erano state chiarissime. Vogliamo parlare di quanti palloni ha toccato Jorginho? No, perché ho dovuto utilizzare pure una memoria esterna per farceli stare tutti. Il Napoli porta via i tre punti da Verona, io nemmeno un pandoro, preferisco -nel caso – il panettone, ma sempre meglio la sfogliatella. Mister, tiè, te l’ho accesa.

Notizie dall’Inghilterra

La notizia vera, l’unica degna di nota, è che la squadra di Inler è prima in Premier League. L’altra notizia è che inler in tutto questo non ha alcun merito. Mi dicono che Claudio Ranieri in un’intervista ha detto: “Sto con Sarri”. Ma che meraviglia.

Note a margine:

–  Il treno è talmente in ritardo che mi sono convinto che abbiano spostato Milano in Piemonte.

–  Tre cornetti oggi, tutti alla marmellata: Insigne, Hamsik e Higuain.

–  Una frolla a parte per Jorginho

–  Un abbraccio fortissimo e un grande in bocca al lupo ad Anna Trieste.

–  #IoStoConSarri.
Gianni Montieri

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