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Il Gonzalo Higuain Show. Il Napoli batte l’Udinese e dimostra di saper vincere anche nelle serate meno brillanti

Il Gonzalo Higuain Show. Il Napoli batte l’Udinese e dimostra di saper vincere anche nelle serate meno brillanti

Gonzalo Higuain. È lui a segnare il gol-vittoria del Napoli contro l’Udinese. È lui a tenere gli azzurri lassù, nell’Olimpo del campionato. Sempre a segno al San Paolo. In tutte e sei le partite. Doppietta alla Sampdoria, doppietta alla Lazio, gol alla Juventus, alla Fiorentina, al Palermo e stasera all’Udinese. Otto delle nove reti che lo proiettano in testa alla classifica cannonieri li ha segnati a Fuorigrotta. A lui ancora una volta si affida la squadra di Sarri per sbloccare una partita che stava diventando insidiosa. È il minuto 53: Jorginho ruba palla ai 25 metri, anche grazie a un rimpallo con l’arbitro, serve il Pipita che dalla sinistra in area incrocia alla perfezione sul secondo palo: legno interno e Karnezis battuto. Il San Paolo dei 36mila spettatori esplode. È il gol numero 200 del centravanti argentino in un club. Un calciatore che forse sta vivendo la metamorfosi più importante della sua carriera: da campione a fuoriclasse. Il percorso è lungo ma lui si sta incamminando su questa strada.

Il Napoli di Sarri centra così l’undicesimo risultato utile consecutivo (ancora una volta senza subire reti, è la quarta di fila in campionato) e resta incollato alla testa della classifica: a due punti dall’Inter (in attesa che giochi la Fiorentina) che ha battuto il Torino e a uno dalla Roma che ha vinto il derby. Un Napoli meno pimpante di altre occasioni, com’è normale che sia. Non è pensabile di vincere tutte le partite segnando quattro o cinque gol. Ma il Napoli dimostra ancora una volta di esserci con la testa. E di saper vincere anche 1-0 dopo averlo fatto a Verona contro il Chievo. Anche in quella occasione fu decisivo Higuain, sempre di sinistro. In un campionato è fondamentale vincere anche nelle giornate in cui non riesce a offrire prestazioni brillanti.

Sarri schiera quella che ormai può essere considerata la formazione tipo. Solito lo schema: 4-3-3. L’Udinese di Colantuono (priva di Di Natale che soffre il tradizionale mal di Napoli) risponde con un 3-5-1-1 con Thereau e Fernandes là davanti. Gasperini ha fatto scuola e i friulani sono molto aggressivi a centrocampo, giocano a uomo con Badu su Hamsik, Lodi su Jorginho e Iturra su Allan. L’ex udinese inizialmente sembra un po’ contratto. Il Napoli nel primo tempo, soprattutto nel prima mezz’ora, non riesce a mettere in mostra la solita manovra fluida, ritmica, con cui fin qui ha annientato gli avversari. L’Udinese si difende bene, talvolta andando in affanno ma senza mai fare barricate. Quarantacinque minuti durante i quali Higuain è il più pericoloso pur avendo toccato meno palloni di tutti: quattordici.

Nonostante le fonti di gioco ben marcate, il Napoli va più volte vicino al gol anche se non impegna il portiere avversario. Al 15esimo Insigne fallisce l’aggancio su rilancio lunghissimo di Reina che lo libera da solo davanti a Karnezis.

Da questo momento comincia il Gonzalo Higuain Show. Al 19’ colpisce il palo su sforbiciata ma è tutto fermo: fuorigioco sul cross di Callejon. Due minuti dopo aggancia da centravanti vero in area un cross di Ghoulam, si gira su se stesso e tira a fil di palo. È il primo tiro in porta della squadra di Sarri. Al 28’, ben servito da Allan, ancora Higuain si trova solo davanti a Karnezis e incredibilmente gli tira addosso: quasi un ritorno al passato. Ma il Napoli cresce. È il Pipita a lanciare Callejon solo in area che controlla bene ma Karnezis è bravissimo a intercettare il pallone. Sulla respinta ci prova Hamsik da fuori di sinistro: a lato. Lo show si conclude al 37esimo con un diagonale di sinistro di pochissimo fuori che chiude un’azione tutta di prima Albiol, Insigne, Allan che serve Gonzalo.

Nel secondo tempo, la direzione della partita non cambia. È sempre il Napoli che aggredisce. Al 48esimo bella azione di Hamsik su calcio d’angolo, si accentra dopo aver superato tre avversari e tira: respinto, poi Hysaj in diagonale: parato. Cinque minuti dopo, il gol. Al 56’ è ancora Higuain a sfiorare il raddoppio con un pallonetto che esce di pochissimo. Colantuono toglie Fernandes, al suo posto Aguirre.

Il Napoli prova a controllare la partita. Si capisce che è più stanco di altre volte. Non arriva con la solita semplicità al tiro L’Udinese non molla e al 65’ grande parata di Reina che va sotto la traversa a deviare un colpo di testa di Danilo su corner di Lodi. Due minuti dopo è Mertens ad avviare le sostituzioni del Napoli. C’è tempo per un’ammonizione ad Albiol (nel primo tempo giallo “pesante” per Koulibaly che sarà squalificato). Al 77esimo esce il nunero 7 Callejon per il numero 77 El Kaddouri (anche lui sarà ammonito). E all’81esimo esce Higuain, ovazione del San Paolo: al suo posto Gabbiadini.

All’85esimo bella azione Hamsik-Hysaj che tira forte sul primo palo e Karnezis devia in angolo. C’è tempo per quattro minuti di recupero. E poi la festa al fischio finale. Il Napoli resta legato alla testa della classifica. E dimostra di non essere solo squadra da futbol bailado: porta a casa il risultato anche nelle serate meno scintillanti.
Massimiliano Gallo

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